Consigli per evitare una crisi ipoglicemica

Di seguito vengono riportati alcuni consigli o piccole regole da rispettare per minimizzare il rischio di una grave crisi ipoglicemica e delle sue conseguenze, permettendoti di ottenere un miglioramento del tuo equilibrio metabolico.

  • Imparare a riconoscere una crisi ipoglicemica seguendo i consigli e i suggerimenti forniti dal proprio medico durante la visita (annotarseli nel diario o nell’agenda per evitare di dimenticarseli).
  • E’ importante parlare di un’eventuale crisi ipoglicemica sia con il personale sanitario e con il medico, sia con i propri familiari, amici e colleghi più stretti.
  • Seguire la dieta stabilita insieme al proprio specialista sia nelle quantità che negli orari. In questo senso, gli errori più gravi vengono commessi dai bambini e/o ragazzi che dimenticano uno spuntino oppure non riescono a consumare tutti i piccoli pasti previsti.
  • In caso di gite o di attività fisica imprevista, va ridotta la dose insulinica sia prima che dopo. In caso di dubbio e per sapere di quanto ridurre meglio chiedere al proprio medico. L’entità della riduzione è soggettiva, va personalizzata in base al proprio allenamento fisico ed è diversa anche in base all’età.
    IMPORTANTE: una crisi ipoglicemica non si ha in genere durante l’esercizio fisico bensì dopo: per questo è importante ridurre la dose anche dopo l’attività fisica.
  • Eseguire regolarmente i controlli della glicemia in modo da evitare le ipoglicemie “annunciate” e prevedibili. Se temi un prossimo attacco, è meglio averne la conferma effettuando subito un test del sangue.
  • E’ importante individuare in anticipo (giorno per giorno) tutte le situazioni in cui si può essere a rischio di ipoglicemia (per es. quando si mangia di meno, si bevono alcol, ci si trova in un ambiente surriscaldato, tipo bagno turco o sauna, si deve fare uno sforzo fisico maggiore del solito, si deve partire etc). Se pensi possa essere utile chiedi ad amici, familiari e colleghi di ricordarti di misurare la glicemia o di fare uno spuntino.
  • Ogni variazione della dose di insulina non deve avvenire in base a sensazioni ma in seguito a una misurazione oggettiva del valore della glicemia (la percezione individuale può essere diversa dal valore reale).
  • Portare sempre con sé ed assumere del cibo nelle ore considerate “a rischio”, per esempio una bustina di zucchero, un succo di frutta, caramelle al miele o tavolette di glucosio) che possono offrire un immediato sollievo. Latte e biscotti non sono l’ideale perché non vengono assorbiti rapidamente ma possono essere utili dopo la correzione iniziale.
  • Le bevande dietetiche contengono dolcificanti artificiali e quindi non sono utili in caso di ipoglicemia.
  • Il cioccolato non è adatto come fonte di zucchero perché è un carboidrato a rilascio lento.
  • Informare familiari, amici, colleghi e conoscenti in modo che in caso di necessità ci siano persone vicine che possano rendersi utili rapidamente e in modo consapevole conoscendo già quello che devono fare. In caso di ipoglicemia grave il diabetico non è lucido e può essere più difficile sapere come aiutarlo se non si è già parlato prima.
  • E’ sempre bene avere di scorta qualche siringa pre-riempita di glucagone (0,5 mg bambini più piccoli di 12 anni e 1 mg per bambini dai 12 anni in su e adulti) molto utile in caso di emergenza da iniettare nel braccio o nei glutei. E’ consigliabile tenere sempre a portata di mano le istruzioni ed eventuali consigli e informazioni ricevute dal medico, in modo che anche una terza persona possa rapidamente capire che cosa e come eseguire l’iniezione. Informarsi dal medico anche se il glucagone è indicato nel proprio caso.
  • Se si sta guidando e ci si rende conto di poter avere un episodio di ipoglicemia, è tassativo fermarsi e aspettare di stare meglio. In caso di persone anziane che ancora guidano è importante che siano sempre accompagnate.
  • Se l’ipoglicemia anche lieve si verifica in modo ricorrente, è molto importante parlarne con il personale sanitario e con il diabetologo del proprio team per discutere della correzione del trattamento o della dieta, per prevenirla.

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