La dieta SMART FOOD

la dieta smart foodAutore: di Eliana Liotta con PG Pelicci e L. Titta
Editore: Rizzoli Ed, Milano, 2016

Nota bene: per ogni copia venduta del libro, 1 euro sarà devoluto alla ricerca ovvero alla Fondazione IEO-CCM (Istituto Europeo di Oncologia – Centro Cardiologico Monzino) per il progetto di ricerca Smartfood.

Smartfood è la prima dieta italiana con un marchio scientifico: nasce in collaborazione con un grande centro, l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano. Facile da seguire, propone un metodo in due fasi per cambiare senza sacrifici le abitudini a tavola. I risultati? Si combattono i chili di troppo e si prevengono cancro, patologie cardiovascolari, metaboliche e neurodegenerative.

Alcuni alimenti, infatti, si comportano come farmaci, capaci di proteggere l’organismo. E i protagonisti della Dieta SmartFood sono proprio questi 30 cibi smart, cioè brillanti, intelligenti, perché saziano, contrastano l’accumulo di grasso, allontanano le malattie e allungano la vita. Si tratta di alimenti comuni: dalla lattuga ai cereali integrali, dalle fragole ai pistacchi.

In questo libro, la giornalista Eliana Liotta spiega in modo semplice come inserirli nei menù e rivoluzionare in poche mosse il nostro stile di vita.

Abbiamo chiesto al Dr. Danilo Cariolo, Nutrizionista di Milano che cosa ne pensi di questo nuovo libro, ecco che cosa ci ha detto: “A oggi si sa che ci sono alimenti che contengono determinate sostanze che hanno la capacità di influenzare l’espressione di alcuni dei nostri geni; in termini ancora più semplici alcuni alimenti possono accendere i geni della salute e altri spegnere quelli della malattia e viceversa.

Dall’altra parte conoscere queste proprietà non è sempre garanzia che ciò avvenga nel singolo individuo perché la complessità metabolica della persona non è tale da poter avere questa certezza. Occorre considerare i livelli ormonali, lo stile di vita e soprattutto la risposta individuale al cibo e alle sostanze in esso contenute, ossia la nutrigenetica, come noi siamo predisposti a metabolizzare quel cibo o meglio le sostanze in esso contenute. E poi c’è da considerare il grande mondo tutto da scoprire del microbiota intestinale, un argomento di grande attualità e su cui molte ricerche sono in corso.

Perciò ritengo che sia molto utile conoscere che nella popolazione esistono 30 alimenti con certi poteri come fa il libro ma non è detto che ognuno risponda allo stesso modo al loro consumo. Queste conoscenze di nutrigenomica, implementate con dei test del DNA di nutrigenetica per conoscere certe predisposizioni e la consulenza di un esperto nutrizionista possono rappresentare l’alba di un nuovo modo di alimentarsi e di concepire la prevenzione della salute.”

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