Le carte del rischio cardiovascolare

La valutazione del rischio globale di sviluppare una malattia cardiovascolare è importante in particolare per la persona diabetica di tipo 2 e/o obesa per prendere contromisure adeguate, a partire dall’adozione di stili di vita più sani.

Qual è l’utilità delle carte del rischio

Le 4 carte del rischio cardiovascolare servono per stimare la probabilità di andare incontro a un primo evento cardiovascolare importante (infarto cardiaco o ictus cerebrale) nei 10 anni successivi, conoscendo e incrociando i valori di sei fattori di rischio presi in esame: genere (F/M), diabete, abitudine al fumo, età, pressione arteriosa massima (sistolica) e valori di colesterolo nel sangue (colesterolemia). Al fine della valutazione del rischio cardiovascolare, i valori degli esami clinici di glicemia e colesterolemia sono utilizzabili se eseguiti da non più di tre mesi. La propria carta del rischio va usata preferenzialmente in presenza del proprio medico nel corso di una visita, in modo da poter essere discussa con lui e da poter ricevere i consigli più adeguati in base al proprio risultato.

Chi può utilizzare la carta del rischio cardiovascolare

  • Ciascuna delle 4 carte può essere utilizzata per valutare il rischio cardiovascolare di donne e uomini di età compresa fra 40 e 69 anni che non hanno avuto precedenti eventi cardiovascolari
  • non va utilizzata nelle donne in gravidanza
  • non può essere utilizzata su persone che hanno valori estremi dei fattori di rischio: pressione arteriosa massima (sistolica) superiore a 200 mmHg o inferiore a 90 mmHg e colesterolemia totale superiore a 320 mg/dl o inferiore a 130 mg/dl.

Ogni quanto valutare il rischio cardiovascolare – Gli Esperti consigliano di eseguire la valutazione del rischio cardiovascolare attraverso la carta almeno:

  • ogni sei mesi per persone a elevato rischio cardiovascolare (rischio superiore o uguale al 20%)
  • ogni anno per persone a rischio da tenere sotto controllo attraverso l’adozione di uno stile di vita sano (rischio superiore o uguale al 5% e inferiore al 20%)
  • ogni 5 anni per persone a basso rischio cardiovascolare (rischio inferiore al 5%).

Come utilizzare la carta del rischio?

Come prima cosa, insieme al proprio medico, andrà identificata la carta corrispondente al proprio genere, femminile o maschile,  e alla presenza o meno di diabete:

  1. donna non diabetica
  2. donna diabetica
  3. uomo non diabetico
  4. uomo diabetico

All’interno di ognuna di queste quattro categorie, le carte sono suddivise ulteriormente per fumatori e non fumatori.
A questo punto si sceglie il proprio decennio di età e ci si posiziona nella casella in cui ricadono i propri valori di colesterolemia e pressione arteriosa massima (sistolica) misurati in precedenza (max 3 mesi prima).

Le 6 categorie (da I a VI) di rischio a 10 anni

Il rischio cardiovascolare viene espresso in sei categorie di rischio MCV: ogni categoria di rischio MCV indica quante persone su 100 con quelle stesse caratteristiche sono attese ammalarsi nei 10 anni successivi. Le categorie di rischio sono espresse in:

rischio cardiovascolare

I 6 fattori di rischio considerati sono:

  1. GENERE: viene espresso in due categorie, uomini e donne
  2. DIABETE: espresso in due categorie, diabetica/o e non diabetica/o.
Viene definita diabetica la persona che presenta, in almeno 2 misurazioni successive nell’arco di una settimana, la glicemia a digiuno uguale o superiore a 126 mg/dl oppure è sottoposta a trattamento con ipoglicemizzanti orali o insulina oppure presenta storia clinica personale di diabete.
  3. ETÁ:  viene espressa in anni e considerata in 3 decenni, 40-49, 50-59, 60-69
  4. FUMO DI SIGARETTA: si esprime in due categorie, fumatori e non fumatori.  Viene definito fumatore chi fuma regolarmente ogni giorno (anche una sola sigaretta) oppure ha smesso da meno di 12 mesi. Si considera non fumatore chi non ha mai fumato o ha smesso da più di 12 mesi.
  5. PRESSIONE ARTERIOSA MASSIMA (SISTOLICA):  viene espressa in millimetri di mercurio (mmHg). Rappresenta la pressione massima (sistolica) come media di due misurazioni consecutive, eseguite secondo la metodologia standardizzata. Viene suddivisa in quattro categorie:
    1.    uguale o superiore a 90 mmHg e inferiore a 130 mmHg
    2.    uguale o superiore a 130 mmHg e inferiore a 150 mmHg
    3.    uguale o superiore a 150 mmHg e inferiore a 170 mmHg
    4.    uguale o superiore a 170 mmHg e inferiore o uguale a 200 mmHgNOTA BENE. Per le persone che hanno il valore della pressione arteriosa sistolica superiore a 200 mmHg o inferiore a 90 mmHg non è possibile utilizzare la carta per la valutazione del rischio.
  6. COLESTEROLEMIA TOTALE: viene espressa in mg/dl; è suddivisa in cinque intervalli:
    1.    uguale o superiore a 130 mg/dl e inferiore a 174 mg/dl
    2.    uguale o superiore a 174 mg/dl e inferiore a 213 mg/dl
    3.    uguale o superiore a 213 mg/dl e inferiore a 252 mg/dl
    4.    uguale o superiore a 252 mg/dl e inferiore a 291 mg/dl
    5.    uguale o superiore a 291 mg/dl e inferiore o uguale a 320 mg/dlIl prelievo di sangue va eseguito a digiuno da almeno 12 ore e va eseguito su sangue venoso, non capillare, in laboratori regolari, sottoposti a periodici controlli di qualità.NOTA BENE. Per le persone che hanno il valore della colesterolemia totale superiore a 320 mg/dl o inferiore a 130 mg/dl non è possibile utilizzare la carta per la valutazione del rischio.


È possibile scaricare la propria carta del rischio, cliccando su ciascuna delle 4 voci: donne non diabetiche, donne diabetiche, uomini non diabetici, uomini diabetici.

DONNE
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Reference

– Progetto Cuore »

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