Le differenze di genere nelle cure del diabete in Italia

In Italia esistono differenze di genere nella cura del diabete? E quale peso hanno i fattori culturali e biologici che le causano? A queste domande ha risposto una ricerca del Centro di Ricerche Farmacologiche e Biomediche Consorzio Mario Negri Sud, che ha evidenziato come l’approccio terapeutico al diabete sia diverso per i due sessi, e come a essere curate in modo peggiore siano le donne.
Nel diabete è particolarmente rilevante la differenza di genere nelle cure, poiché, rispetto agli uomini, le donne con questa malattia, indipendentemente dallo stato menopausale, non solo sono più a rischio di malattie coronariche, ma hanno anche una prognosi peggiore dopo l’infarto e più probabilità di morte a seguito di malattie cardiovascolari. Le donne diabetiche hanno profili di rischio cardiovascolare peggiore rispetto agli uomini a causa di una variante più grave di dislipidemia, oltre a una più alta percentuale di obesità addominale e di ipertensione; le donne diabetiche, inoltre, rispetto ai maschi, hanno il 50% in più di probabilità di avere un alto indice di massa corporea, il 42% di avere il colesterolo Ldl alto, malgrado il trattamento ipolipemizzante, e il 14% in più di avere l’emoglobina glicata alta, nonostante la terapia con insulina.
Dai dati della ricerca risulta anche che, se per la pressione arteriosa non si segnalano differenze, per gli adeguati controlli oculari e del piede diabetico, le differenze ci sono, visto che le donne hanno minori possibilità di riceverli.
Maria Chiara Rossi, del Laboratorio di Epidemiologia Clinica del Diabete e delle Malattie Croniche del Mario Negri Sud, spiega: «La medicina di genere integra aspetti culturali, biologici e sociologici spesso responsabili di risposte diverse al trattamento delle malattie di uomini e donne; documentare la disparità e individuarne le cause può aiutare gli operatori a fornire standard di cura più elevati. I nostri dati sottolineano la necessità di diversificare le cure e l’approccio clinico nei due sessi, sulla base di caratteristiche socio-demografiche, cliniche e psicologiche».
I ricercatori italiani hanno analizzato i dati contenuti nelle cartelle cliniche elettroniche di oltre 400mila (415.294) pazienti di entrambi i sessi, raccolti nel 2009 dall’Amd (Associazione Medici Diabetologi) in 236 centri diabetici ambulatoriali, con una leggera prevalenza di uomini: 227.169 e 188.125 donne. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Diabetes Care.

Fonte
Rossi MC et al – Sex Disparities in the Quality of Diabetes Care: Biological and Cultural Factors May Play a Different Role for Different Outcomes: A cross-sectional observational study from the AMD Annals initiative. Diabetes Care 2013 Oct;36(10):3162-8

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