L’inizio del viaggio

IL VIAGGIO DI CLAUDIO CON IL DIABETE DI TIPO 1. UN MODO PER CONOSCERSI E METTERSI ALLA PROVA

Prime tappe: Varsavia e Mosca

Viaggio di ClaudioLo scorso 4 maggio è finalmente iniziato il mio viaggio intorno al mondo senza aerei.
La prima tappa prevedeva arrivare a Varsavia con un bus che da Milano, attraverso la Svizzera, la Germania e la Repubblica Ceca mi ha portato a destinazione: in Polonia dopo circa 28 ore.

In viaggio verso la Mongolia: l’alimentazione nell’Europa dell’Est

La prima parte dell’avventura, almeno fino alla Mongolia dove arriverò dopo circa due settimane, non prevede clamorosi stravolgimenti alimentari. Il cibo nell’Est Europa è vario e simile al nostro, occorre solo prestare attenzione ai condimenti in quanto spesso esagerano con burro e salse di vario genere. I crauti sono ovunque, sia crudi che cotti, e sono un buon alimento.
Le prime accortezze hanno riguardato il viaggio da Milano a Varsavia: nelle oltre 28 ore di forzosa inattività, ho dovuto prestare attenzione ad evitare fastidiose lunghe iperglicemie e a tale scopo mi sono dotato di panini leggeri a base di prosciutto cotto e lattuga, un po’ di frutta come mele verdi e banane: dieta leggera, ma equilibrata.

Il viaggio è andato bene e sono arrivato a destinazione verso sera il 5 maggio. Mi sono svegliato la mattina dopo in ostello ed è stata una sensazione che mi mancava da troppo tempo, il mondo degli ostelli sarà la mia casa per un bel po’ da adesso in avanti e l’atmosfera è frizzante. Si divide tutto: la camera, i bagni e gli spazi comuni come la cucina. L’attenzione quindi è stata quella di riporre con cura l’insulina nel frigorifero comune. C’è molto rispetto tra i ragazzi ospiti e l’unico rischio è che ti venga rubata una birra, non certo i medicinali!

Varsavia, capitale della Polonia, è una città bellissima e molto economica, la consiglio assolutamente. C’è tanto verde e la possibilità di fare lunghe passeggiate in centro o nei parchi. Ho provato alcuni cibi tipici come i Bigos e i Pierogi. Il primo è una specie di stufato di carne e crauti accompagnato da prugne secche e mirtilli, i secondi, invece, sono ravioli ripieni in vari modi: formaggio, cavolo nero, carne o funghi. La glicemia va bene in questi giorni, sto attendo a mixare cibi tradizionali a verdura e frutta fresca.

Seconda tappa: Mosca (Mockba in russo)

Claudio-Mosca-diabete-intDopo un paio di giorni mi sono diretto a Mosca in treno per altre 18 ore di viaggio. Si viaggiava di notte quindi è risultato agevole gestire le glicemie con una cena leggera a base di una zuppa chiamata Salamka Sbornaje e un panino.

A Mosca il più grande problema è legato alla lingua: nessuno parla inglese, figuriamoci capire un menù scritto in cirillico o farsi dare indicazioni dai camerieri e ristoratori. Ad ogni modo è andata bene, molti piatti sono a base di salmone e sardine accompagnati dagli immancabili crauti. Mi sono concesso anche una vodka e caviale (rosso però, quello nero è troppo caro!!!), non potevo tirarmi indietro!
C’è tutto un rito per berla e mi son fatto consigliare da Alex, un ragazzo di Mosca che mi ha accompagnato tutto il giorno per la città: dopo il brindisi, prima di bere bisogna buttar fuori un bel respirone e poi giù la vodka tutta d’un colpo! Non mi è chiara la differenza, ma l’ho fatto di buon grado.

I russi accompagnano la vodka non solo con il caviale, ma soprattutto con crostini di salmone ed aneto oppure sardine sotto sale da intingere in una salsina a base di pomodoro e peperoni. Il tutto molto buono.

Claudio-Mosca-diabete-int-2I due giorni a Mosca li ho passati a visitare la città e sono stato molto fortunato a capitare nel giorno del Victory Day, una festa nazionale simile al nostro 25 aprile. Per strada c’era una parata di carri armati e altri mezzi militari, e il centro era invaso di persone che ballavano, mangiavano e facevano festa.
Il sole splendeva sulla città e ho colto l’occasione per un giro a Gorky Park: il parco più grande di Mosca dove tutte le famiglie si sono ritrovate a festeggiare.

Noto che con tutto questo movimento le glicemie van sempre meglio e ne sono proprio felice. Essere da soli in paesi stranieri ti porta ad ascoltare con cura il tuo corpo ed evitare situazioni che possano metterti in difficoltà come le ipoglicemie improvvise.

Ora mi aspettano tre giorni chiuso in un treno sulla Transiberiana dove raggiungerò dapprima Irkutsk, la “capitale” della Siberia, e poi la Mongolia.
In Mongolia mi attenderà un mondo nuovo e soprattutto, il primo vero approccio all’Asia. A presto, Mondo.

Per saperne di più:
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Tutte le foto riportate sono scattate e gentilmente concesse da Claudio Pelizzeni durante il suo viaggio senza aerei.

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