Nutrition & Diabetes ha pubblicato una ricerca dell’University of Western Australia, di Perth, che ha messo a punto un metodo semplice, basato su un punteggio attribuito ai fattori di rischio cardiometabolici, per valutare il rischio di sviluppare il diabete mellito di tipo 2 dopo il diabete gestazionale, alla luce dell’aumento dell’obesità in gravidanza, che è un fattore di rischio per il Gdm (Diabete Mellito Gestazionale), e in seguito per le malattie cardiovascolari e il diabete di tipo 2. La ricercatrice del Dipartimento di Medicina e Farmacologia dell’ateneo australiano che ha coordinato lo studio, Anne Barden, spiega: «Le donne con Gdm hanno elevati tassi di complicazioni in gravidanza, fra cui un aumento della mortalità neonatale, macrosomia e pre-eclampsia, e alte probabilità di sviluppare il diabete negli anni successivi; la gravidanza può smascherare gli elementi latenti della sindrome metabolica, e questo studio si è proposto di verificare se la presenza di questi elementi è in grado di predire il rischio a lungo termine di diabete di tipo 2. Il nostro metodo migliora la valutazione delle probabilità di futuro sviluppo di diabete mellito di tipo 2 nelle gestanti, consentendo ai medici di identificare le pazienti ad alto rischio dopo la gravidanza, e offrendo alle neomamme l’opportunità di modificare lo stile di vita dopo il parto». Nel corso dello studio sono stati confrontati i fattori di rischio cardiometabolico (indice di massa corporea, pressione arteriosa sistolica, glicemia a digiuno, trigliceridi e lipoproteine ad alta densità) a 28 settimane di gravidanza, a sei mesi, e 10 anni dopo la gravidanza, di 150 donne con diabete mellito gestazionale, con quelli di 72 donne in sovrappeso ma con una tolleranza al glucosio normale. La studiosa australiana prosegue: «L’analisi dei raggruppamenti (cluster) dei fattori di rischio cardiometabolico in gravidanza è stata utilizzata per stratificare le partecipanti con alte o basse probabilità di sviluppare il diabete 10 anni dopo il parto, mettendo a punto un semplice punteggio di valutazione del rischio cardiometabolico futuro. I risultati indicano che il cluster ad alto rischio era presente nel 35% delle gestanti, dove il rischio di diabete a 10 anni era sei volte superiore a quello del gruppo a basso rischio».
Fonte
Barden A et al – A simple scoring method using cardiometabolic risk measurements in pregnancy to determine 10-year risk of type 2 diabetes in women with gestational diabetes. Nutr Diabetes. 2013 Jun 3;3:e72. doi: 10.1038/nutd.2013.15