«Mai così tanta attenzione al diabete autoimmune» dichiara Raffaella Buzzetti, Presidente della Società Italiana di Diabetologia.
Al 61° Congresso EASD 2025 (Vienna, 15-19 settembre), il diabete di tipo 1 è stato protagonista come mai prima d’ora. La prof.ssa Raffaella Buzzetti, Presidente della Società Italiana di Diabetologia (SID), ha sottolineato:
«Stiamo vivendo un momento estremamente rilevante per il diabete autoimmune, grazie alla grande quantità di dati che stanno emergendo su prevenzione, immunoterapia e beta-cell replacement».
INNODIA: il consorzio che cambia la ricerca sul diabete tipo 1
Un’intera giornata del congresso è stata dedicata a INNODIA, il Consorzio internazionale che riunisce università, ospedali, aziende farmaceutiche e associazioni di pazienti con diabete. Iniziativa unica nel suo genere, Innodia svolge un ruolo fondamentale nel coordinare diversi studi clinici di fase 2 e 3 che sono stati presentati durante la sessione. Tali studi aprono prospettive innovative sulla prevenzione e il trattamento precoce del diabete tipo 1.
Immunoterapia: novità dal Congresso EASD
L’immunoterapia è stata tra i temi centrali del Congresso, sottolinea la prof.ssa Buzzetti, in particolare:
- Teplizumab: anticorpo monoclonale, dalla fine del 2024 disponibile per uso compassionevole anche in Italia nello stadio 2 della malattia, caratterizzato da disglicemia e dalla presenza di almeno due autoanticorpi. Il teplizumab rallenta la progressione del diabete tipo 1. Il meccanismo d’azione è immunomodulante: il teplizumab riduce l’aggressività dei linfociti T verso le cellule beta pancreatiche che producono insulina, posticipando così l’esordio e il conseguente inizio della dipendenza dall’ormone.
- MELD-ATG: presentato uno studio in corso che utilizza la globulina antitimocitaria (Anti-Thymocyte Globulin, ATG) a basso dosaggio.
- VER-A-T1D: una sperimentazione che studia il verapamil, calcio-antagonista noto in cardiologia.
Entrambi questi ultimi trial – commentati dal Prof. Francesco Dotta – hanno mostrato risultati incoraggianti per chi ha ricevuto una diagnosi recente di diabete tipo 1.
Beta-cell replacement: il futuro del trapianto di cellule β
Rappresenta un altro tema di grande rilievo all’EASD2025: il trapianto di cellule β, una delle strategie più promettenti, attualmente. I progressi compiuti e la letteratura più recente indicano la possibilità concreta, nel prossimo futuro, di ridurre o sospendere l’immunosoppressione, aprendo nuove prospettive terapeutiche per i pazienti. Sicuramente uno degli obiettivi dei prossimi anni. La ricerca continua.
Nuovi farmaci: SGLT2-inibitori e GLP1-agonisti anche nel tipo 1
L’uso di SGLT2-inibitori e GLP1-agonisti nel diabete di tipo 1 è stato oggetto di una spotlight session. “Con l’aumento di sovrappeso e obesità anche nei pazienti con diabete tipo 1 – sottolinea Buzzetti – questi farmaci possono avere un impatto positivo, contribuendo a ridurre il rischio di complicanze macrovascolari”.
Diabete LADA: verso una ridefinizione dei criteri diagnostici
Ampio spazio è stato dato alla forma di diabete LADA (Latent Autoimmune Diabetes in Adults), che riguarda circa il 50% delle persone con diabete autoimmune.
“I criteri diagnostici attuali, definiti dall’IDS (Immunology of Diabetes Society), risalgono a diversi anni fa, – sottolinea Buzzetti. – Tra questi, la non necessità di terapia insulinica nei primi sei mesi appare oggi superata, in quanto troppo dipendente dal setting clinico e dall’esperienza del diabetologo. È probabile, dunque, una prossima ridefinizione dei criteri di diagnosi alla luce delle più recenti evidenze».
La Prof.ssa Tuomi (Università di Helsinki) ha descritto il LADA come una pecora mezza bianca e mezza nera, a metà tra diabete di tipo 1 e tipo 2.
Gestione del diabete tipo 1 nell’adulto: focus sul C-peptide
Un update clinico ha ribadito la centralità del dosaggio del C-peptide nella gestione del diabete tipo 1 in età adulta. È attesa per l’inizio del 2026 una nuova pubblicazione congiunta ADA/EASD.
Screening nei bambini: Italia pioniera con la Legge 130/2023
Diverse sessioni durante l’EASD2025 di Vienna hanno parlato dello screening precoce del diabete tipo 1 (e celiachia) nei bambini. Come è noto l’Italia è pioniera in questo ambito grazie all’illuminata Legge 130 emanata nel 2023. Gli ottimi risultati ottenuti nelle quattro regioni (Lombardia, Marche, Campania e Sardegna) del progetto pilota hanno dimostrato la fattibilità di uno screening su larga scala del diabete tipo 1 e della celiachia e rappresentano un’occasione preziosa per dare nuovo slancio al percorso di implementazione della Legge 130/2023 su tutto il territorio.
«Siamo in attesa dei decreti attuativi e presto lo screening sarà implementato su tutto il territorio nazionale» conclude Buzzetti.
References
- Innodia »
- 61st EASD Annual Meeting of the European Association for the Study of Diabetes
Vienna, Austria, 15 – 19 September 2025
Abs Published: 26 August 2025
Diabetologia, Volume 68, pages 1–754, (2025)