Nasce l’AIR, Accademia Italiana di Roncologia: quando “russare” è un problema di salute

Nasce l’AIR, Accademia Italiana di Roncologia: quando “russare” è un problema di salute

Un nuovo approccio medico al russamento e alla roncopatia

Il russamento non è solo un fastidio notturno, ma un vero e proprio campanello d’allarme per la salute. Un disturbo che colpisce oltre il 54% della popolazione adulta italiana (tra i 15 e i 74 anni), per un totale di circa 24 milioni di persone. Di queste, ben il 65% è di genere maschile. Quando il russamento si associa ad apnee notturne, il quadro si complica fino a diventare una patologia cronica multiorgano.

Per studiare e affrontare questi problemi, nasce oggi una nuova disciplina: la roncologia, e con essa l’Accademia Italiana di Roncologia (AIR), presentata all’Ospedale Auxologico San Luca di Milano. L’iniziativa ben si integra con la consolidata esperienza dell’Auxologico nella Medicina del Sonno, un ambito strettamente legato alla roncopatia e alle sue complicanze cliniche, tra cui obesità, malattie metaboliche, cardiopatie e patologie respiratorie.

Cos’è la roncologia e perché è importante

«La roncologia è lo studio del russamento», spiega la prof.ssa Carolina Lombardi, specialista in Medicina del Sonno e direttore del Centro di medicina del sonno di Auxologico – Lombardia.
«Il russamento può essere uno dei primi segnali di un disturbo respiratorio notturno, come le apnee ostruttive del sonno. Riconoscerlo precocemente consente diagnosi e trattamenti tempestivi, prevenendo complicanze cardiovascolari e cerebrovascolari».

La roncopatia è una patologia infida… si verifica solo quando siamo incoscienti e dà conseguenze dappertutto, eccetto che dove si estrinseca.

Quali sono gli obiettivi dell’Accademia Italiana di Roncologia?

«L’AIR nasce per fornire un punto di riferimento a tutte le figure professionali che si occupano di russamento e apnee notturne – sottolinea il dott. Fabrizio Salamanca, presidente AIR – La roncopatia è un disturbo multidisciplinare, che coinvolge otorinolaringoiatri, pneumologi, cardiologi, neurologi, dentisti e specialisti del sonno. La nostra missione è promuovere la condivisione scientifica, la formazione continua, e lo sviluppo di terapie sempre più efficaci, partecipando a congressi e studi a livello nazionale e internazionale».

Quali dati ci sono sull’epidemiologia della roncopatia?

«Nel 2019, The Lancet Respiratory Medicine ha stimato 936 milioni di persone con roncopatia apneica nel mondo, tra i 30 e i 69 anni. Di questi, 456 milioni con forme gravi. In Italia, secondo un report del Cergas SDA Bocconi, il 54% della popolazione adulta soffre di roncopatia apneica, con un impatto economico stimato di ben 31 miliardi di euro annui. Tuttavia, solo il 3% dei pazienti si rivolge al medico, e solo la metà riceve una diagnosi corretta».

Come si manifesta il russamento patologico? Sintomi e forme di roncopatia

«La roncopatia è causata dal rilassamento muscolare delle prime vie aeree durante il sonno. Il passaggio d’aria fa vibrare i tessuti molli, generando il suono tipico del russamento.
Nei casi più gravi, si possono verificare apnee ostruttive del sonno (OSAS), cioè blocchi respiratori temporanei con rischi cardiovascolari e neurologici significativi».

Esistono diverse forme di roncopatia?

«Sì, possiamo distinguere tre categorie principali:
Roncopatia semplice: russamento continuo, senza implicazioni cliniche evidenti, ma spesso disturbante per chi dorme accanto.
Roncopatia patologica: il sonno diventa frammentato, non ristoratore, con sonnolenza diurna e stanchezza al risveglio.
Roncopatia apneica: russamento intermittente accompagnato da pause respiratorie. È una vera malattia sistemica, con rischi anche per la sicurezza stradale: il 22% degli incidenti è correlato a colpi di sonno».

Apnea ostruttiva nel sonno: sintomi e segni nell’adulto

SINTOMI DIURNI

  • Sonno non ristoratore
  • Cefalea al risveglio
  • Eccessiva sonnolenza
  • Astenia
  • Alterazioni psichiche superiori(deficit di attenzione, memoria e/o concentrazione)
  • Disfunzioni sessuali (riduzione della libido, disfunzione erettile)
  • Disturbi dell’umore (irascibilità, aggressività, depressione)

SINTOMI NOTTURNI

  • Russamento abituale (tutte le notti) e persistente (da almeno 6 mesi)
  • Interruzioni del respiro riferite dal partner
  • Risvegli con sensazione di soffocamento
  • Sonno frammentato con frequenti risvegli o movimenti del corpo
  • Risvegli con sensazione di bocca asciutta
  • Nicturia (diuresi notturna maggiore di 3-6 volte rispetto a quella diurna)
  • Diaforesi

Il russamento riguarda solo gli uomini? Differenze di genere e roncopatia

«Assolutamente no. Sebbene la prevalenza sia maggiore negli uomini (24% vs 9% nelle donne), nelle donne in post-menopausa i tassi si equivalgono.
Inoltre, molte donne sottovalutano il problema, o ne provano molto più imbarazzo rispetto agli uomini Questo porta a una diagnosi più tardiva e a maggiori rischi cardiovascolari nel sesso femminile».

Quali sono le innovazioni diagnostiche?

«L’esame diagnostico classico è la polisonnografia, che analizza la qualità del sonno e monitora parametri fondamentali come la presenza e la durata delle apnee notturne, l’ossigenazione del sangue, le variabili cardio-respiratorie, i movimenti notturni e la posizione del paziente».

«Una delle più importanti innovazioni è la Sleep Endoscopy, ovvero un’endoscopia eseguita durante un sonno indotto farmacologicamente, che permette di osservare in tempo reale le zone di collasso delle vie aeree. È un esame breve (10-15 minuti) e molto informativo» sostiene il Dott. Salamanca.

Come si cura oggi la roncopatia?

Esistono diverse opzioni:

  • Dieta e attività fisica: perdere peso aiuta a ridurre le apnee notturne e il russamento.
  • Dispositivi orali personalizzati, efficaci e ben tollerati. Si tratta di speciali apparecchi ortodontici (MAD: Mandibular Advancement Device) che evitano la caduta all’indietro della mandibola durante il sonno.
  • Terapia ventilatoria (CPAP), è un’efficace soluzione domiciliare che elimina le apnee notturne e il russamento. Grazie all’uso di una mascherina collegata a una macchina, il paziente riceve una pressione positiva all’aria inspirata che evita il collasso delle parti molli dei muscoli respiratori.
  • Terapia posizionale, con l’ausilio di dispositivi meccanici o elettronici è possibile facilitare una posizione corretta nel sonno.
  • Farmaci che migliorano il tono muscolare e la qualità del sonno.
  • Chirurgia mininvasiva (roncochirurgia), sempre più precisa e con minori tempi di recupero; le tecniche più moderne riescono ad eliminare ostruzioni o anomalie delle vie aeree, responsabili del russamento e delle apnee ostruttive del sonno (OSAS).
  • Dopo l’intervento, il paziente dovrà proseguire con un’alimentazione sana ed equilibrata, evitare il fumo e limitare il consumo di alcolici.

Inoltre, l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la diagnosi e la personalizzazione dei trattamenti» sottolinea il Dott. Salamanca.

Quali sono le caratteristiche del Centro di Roncopatia di Auxologico?

«È un centro d’eccellenza dedicato alla diagnosi e cura del russamento e delle apnee notturne, patologie spesso sottovalutate ma con impatti sistemici gravi.
L’obiettivo è intercettare il disturbo precocemente, trattare il russamento prima che evolva in OSAS, e migliorare la qualità della vita del paziente e del partner. Dormire bene è vivere meglio» conclude  il Dott. Salamanca.

Informazioni e prenotazioni

Auxologico Capitanio
Via Mercalli, 28-30, Milano
Smart Tel 02 619112501
Plus/Convenzioni Tel 02 619112500
Online www.auxologico.it/centro-roncopatia

NB: Il Centro di Roncopatia collabora con il Centro di Medicina del Sonno di Auxologico che è accreditato dalla Società Italiana di Medicina del Sonno (AIMS).

 

Potrebbero interessarti