Calcola il tuo Indice di Massa Corporea
Peso corporeo, diabete e BMI
Esiste uno stretto rapporto tra l’eccesso di peso corporeo e lo sviluppo di diabete di tipo 2. La maggior parte dei soggetti con questo tipo di diabete manifesta, infatti, sovrappeso o obesità. Quest’ultima può essere addirittura causa di diabete tipo 2 e le due patologie si autoalimentano. Tenere sotto controllo il proprio peso è, quindi, di fondamentale importanza.
L’Indice di Massa Corporea (IMC o BMI dall’inglese Body Mass Index) è un indice ampiamente testato per valutare se si è in sovrappeso o si rientra in una delle 3 classi in cui viene ad oggi classificata l’obesità. Pur riconoscendo l’utilità del BMI come strumento di screening per individuare le persone potenzialmente con obesità, la Commissione Internazionale sull’Obesità Clinica, presieduta dal Prof. Francesco Rubino raccomanda di prendere le distanze dal diagnosticare l’obesità basandosi soltanto sul BMI.
Che cos’è il BMI?
L’Indice di Massa Corporea (IMC o BMI dall’inglese Body Mass Index) è uno strumento ampiamente testato per valutare se si è in sovrappeso o si rientra in una delle 3 classi in cui attualmente viene classificata l’obesità.
Il BMI mette in correlazione il peso con l’altezza di una persona: un conto infatti è se a pesare 130 kg è una persona alta 178 cm, un altro è se quel peso si riferisce a un soggetto alto 160 cm. Il BMI tiene dunque in considerazione la distribuzione del peso corporeo su una superficie – cioè un corpo – più o meno estesa.
Come si calcola il BMI?
♦ Calcolare il proprio Indice di Massa Corporea è molto semplice. Basta dividere il proprio peso corporeo, espresso in chilogrammi (kg) per l’altezza al quadrato, espressa in metri. Tanto più il BMI è alto, tanto più si tende al sovrappeso e all’obesità.
♦ La formula è la seguente: BMI = peso (kg) / altezza al quadrato (cm)
Il risultato di questa formula classifica il soggetto in un’area di densità corporea che può essere: magrezza; sottopeso; normopeso; sovrappeso; obesità di primo grado; obesità di secondo grado; obesità di terzo grado.
- OBESITÀ DI 1° GRADO: BMI compreso tra 30 e 34.9 kg/m2
- OBESITÀ DI 2° GRADO: BMI compreso tra 35 e 39.9 kg/m2
- OBESITÀ DI 3° GRADO: BMI superiore a 40 kg/m2
Oltre il BMI, altri parametri raccomandati per la diagnosi di obesità
È attualmente in corso un dibattito tra medici e rappresentanti delle istituzioni politiche sull’ approccio diagnostico all’obesità, che si presta a un’errata classificazione dell’eccesso di grasso corporeo e a un’errata diagnosi della patologia.
Parte del problema sta nel fatto che al momento l’obesità viene definita sulla base del BMI: un BMI superiore a 30 Kg/m2 è considerato un indicatore di obesità per i soggetti di discendenza europea. Vengono utilizzati anche diversi livelli di BMI, specifici per nazione, per rendere conto della variabilità etnica del rischio correlato all’obesità.
La Commissione Internazionale sull’Obesità Clinica, presieduta dal Prof. Francesco Rubino, King’s College Hospital di Londra, ha di recente (gennaio 2025) proposto e pubblicato sulla prestigiosa rivista The Lancet Diabetes & Endocrinology un nuovo e più articolato approccio diagnostico, per l’obesità. La nuova diagnosi di obesità – proposta con l’endorsement di oltre 75 associazioni mediche di diversi Paesi del mondo, inclusa l’Italia – si basa su altre misure di eccesso di grasso corporeo, in aggiunta all’Indice di Massa Corporea (BMI), e su segni e sintomi oggettivi di malattia a livello individuale.
Sebbene il BMI sia utile per individuare soggetti ad aumentato rischio di patologie, la Commissione sottolinea il fatto che il BMI non è una misura diretta del tessuto adiposo, non riflette la sua distribuzione corporea e non fornisce informazioni su salute o patologia a livello del singolo individuo.
Pur riconoscendo l’utilità del BMI come strumento di screening per individuare le persone potenzialmente con obesità, la Commissione raccomanda di prendere le distanze dal diagnosticare l’obesità basandosi solo sul BMI. Raccomanda invece di confermare la presenza di una massa adiposa in eccesso (obesità) e di studiare la sua distribuzione corporea usando uno dei metodi seguenti:
- almeno una misurazione corporea (circonferenza vita, rapporto vita-anche o vita-altezza) in aggiunta al BMI;
- almeno due misurazioni corporee (circonferenza vita, rapporto vita-anche o vita-altezza), a prescindere dal BMI
- Misurazione diretta del tessuto adiposo corporeo (attraverso la DEXA o scansione della densitometria ossea), a prescindere dal BMI
- Nelle persone con BMI molto alto (es. > 40 Kg/m2) si può presumere in modo empirico la presenza di un eccesso di grasso corporeo.
Il tuo peso dipende anche da te
Pesati regolarmente e controlla che il tuo BMI si mantenga nei limiti normali (20 – 25). In caso di sovrappeso od obesità consulta il medico, abituati a muoverti di più ogni giorno, evita le diete squilibrate o molto drastiche.
References
- Rubino F, Cummings DE, Eckel RH, et al – Definition and diagnostic criteria of clinical obesity. Lancet Diabetes Endocrinol 2025; published online Jan 14
- Global Commission proposes major overhaul of obesity diagnosis
- NCD Risk Factor Collaboration (NCD-RisC) – Worldwide trends in underweight and obesity from 1990 to 2022: a pooled analysis of 3663 population-representative studies with 222 million children, adolescents, and adults. Lancet 2024 Mar 16;403(10431):1027-1050
Calcola il tuo IMC
Attenzione: il calcolo richiede l’inserimento di due decimali.