Diabethon 2023: la maratona benefica di FID che conclude un anno speciale per il diabete tipo 1

Diabethon 2023: la maratona benefica di FID che conclude un anno speciale per il diabete tipo 1

Diabethon è un’infinità di cose, soprattutto quest’anno. Non è semplicemente una maratona benefica e informativa di alto spessore con alcuni tra i migliori clinici e ricercatori nell’ambito internazionale del diabete tipo 1. È entusiasmo, passione, emozioni a mille, impegno, consapevolezza, voglia di re-incontrarsi dopo la pandemia o di incontrarsi magari per la prima volta, di stare insieme, di condividere, di ridere e di sentirsi bene in mezzo agli altri sapendo di stare facendo la cosa giusta, con le persone giuste, nel posto giusto! Dare un volto e un abbraccio a chi si è conosciuto solo online e sentirlo vicino, come se ci si conoscesse da sempre. Imparare cose nuove, alcune affascinanti e avveniristiche come la creazione di pancreas in laboratorio con la stampante 3D; sciogliere i dubbi, re-incontrare con grande emozione il pediatra che ti ha seguito durante l’infanzia, abbracciarsi in un abbraccio collettivo che è speranza condivisa di arrivare prima possibile a una cura definitiva per il diabete tipo 1 e a una migliore qualità di vita per tutte le persone che ne soffrono e i loro familiari o care-giver.

Quando è finito ti chiedi: “Ma come, è già finito?!”  perché ci sei stato bene e quando torni sei sicuramente una persona migliore, più consapevole, con una carica di energia per continuare con entusiasmo a sostenere e diffondere le iniziative e i messaggi di Fondazione Italiana Diabete, la vera anima di tutta l’iniziativa e delle tante conquiste ottenute negli ultimi mesi, compresa la Legge sullo Screening per il diabete tipo 1 e celiachia – unica al mondo che vede l’Italia come apripista – di recente approvata in Parlamento e che sarà applicata a partire dal 2024.

La 4^ Edizione di Diabethon: un evento ricco di scienza, solidarietà e novità proiettate verso il futuro

Sabato 25 e Domenica 26 novembre, nel mese dedicato al diabete, presso la Fondazione Cariplo in pieno centro a Milano, si è svolta la 4^ edizione del Diabethon – per la prima  volta dal vivo – la maratona benefica per il diabete di tipo 1, che si impegna a formare e informare le persone con diabete, raccogliendo fondi per la ricerca di una cura definitiva alla malattia autoimmune.

Il Diabethon, creato dalla Fondazione Italiana Diabete, è un vero e proprio congresso medico-scientifico costruito su misura per le persone con diabete, in particolare diabete tipo 1 (ricordiamo che dagli ultimi dati, il DT1 si manifesta nel 50% dei bambini e adolescenti e nel 50% negli adulti): una due giorni di conferenza sullo stato della ricerca scientifica e sulle ultime novità cliniche e terapeutiche, con la possibilità di relazionarsi direttamente con medici e ricercatori. Ed è anche una festa per tutti i volontari della Fondazione e gli altri partecipanti, con la possibilità di prendere parte a Master Class di attività fisica, screening per i familiari di persone con diabete di tipo 1, sedute di supporto psicologico e di counseling.

Nato nel 2020, in pieno lockdown come strumento di sostegno e supporto alle persone con diabete, impossibilitate, a causa del Covid persino a recarsi in ospedale per le visite periodiche, il Diabethon è subito divenuto un appuntamento immancabile per le persone con diabete di tipo 1 e per i clinici e ricercatori che generosamente si mettono a loro disposizione.

Solitamente previsto per il periodo di Natale, quest’anno è stato anticipato alla fine del mese di novembre, a simbolica chiusura del mese dedicato alla consapevolezza sul diabete.

Diabethon 2023

L’edizione 2023 del Diabethon è stata particolarmente densa di novità, così come lo è l’ambito della ricerca in questo momento nell’avvicinamento ad una cura al diabete di tipo 1. Si è partiti sabato alle 14 con la sessione “Predire, Prevenire, Curare il Diabete di tipo 1: l’ultimo miglio della ricerca per un mondo senza diabete”, presieduta da uno dei massimi esperti mondiali del trapianto di isole pancreatiche, il prof. Lorenzo Piemonti, direttore del Diabetes Research Institute di Milano e del Dipartimento Trapianti e Terapie Avanzate dell’I.R.C.C.S. San Raffaele di Milano e di recente nominato presidente di IPITA, principale organizzazione dedicata alle terapie cellulari per il diabete. Assieme a due ricercatori del suo team, la dott.ssa Valeria Sordi e il Dott. Antonio Citro hanno  presentato tutti gli aggiornamenti nell’ambito della cura definitiva del diabete di tipo 1 attraverso i trapianti di cellule staminali che producono insulina, con o senza necessità di terapia immunosoppressiva.

Diabethon 2023

I lavori sono proseguiti con un’altra scienziata di fama internazionale, Manuela Battaglia, Direttrice Generale di INNODIA, che ha risposto alla non facile domanda “E se potessimo non ammalarci mai?”; suo il non facile compito di far conoscere le terapie che modificano la storia naturale della malattia con l’obiettivo di rallentarne l’insorgenza, prevenirla del tutto o modificarne il corso clinico.

Diabethon 2023Tema cruciale del Diabethon 2023 è la Legge n.130/2023 di recente approvazione che istituisce nel nostro paese – primo al mondo – lo screening della popolazione pediatrica per diabete di tipo 1 e celiachia, promossa da Fondazione Italiana Diabete (FID). Ne ha parlato in collegamento il vice- Presidente della Camera dei Deputati, onorevole Giorgio Mulè, del quale la legge porta il nome e che l’ha fortemente voluta e sostenuta,  con la Presidenza della Fondazione Italiana Diabete e i professori Emanuele Bosi (Direttore della medicina Interna e Diabetologia del San Raffaele di Milano) e Carlo Catassi (Direttore della Clinica Pediatrica dell’ospedale Salesi di Ancona), che hanno definito le basi scientifiche del provvedimento.

Diabethon 2023

Domenica 26 novembre è dedicata alle nuove tecnologie, alle terapie e alla gestione del diabete di tipo 1

Ha aperto la sessione sulle nuove tecnologie il Prof. Tadej Battelino, primario della pediatria dell’ospedale dei bambini di Lubiana e Presidente del più importante congresso internazionale sulle tecnologie e terapie del Diabete (ATTD), che assieme al dottor Andrea Scaramuzza, direttore della diabetologia pediatrica di Cremona e alla dottoressa Daniela Bruttomesso, dell’Ospedale di Padova, tra le prime in Italia a sperimentare il Pancreas Artificiale, racconteranno come l’uso della tecnologia ha di fatto modificato la gestione del diabete di tipo 1.

Diabethon 2023

Nel pomeriggio, il dottor Federico Bertuzzi, Primario della Diabetologia di Niguarda e il suo team hanno tenuto un apprezzatissimo corso di Conta dei Carboidrati con laboratori, esercitazioni e moltissimi consigli pratici (“Quanto conta la conta?”).
Nel corso di tutta la giornata di domenica era possibile partecipare a Master Class di attività fisica, colloqui psicologici e di counseling e infine, per i familiari di persone con diabete di tipo 1, sottoporsi allo screening degli autoanticorpi per comprendere il rischio di  malattia, grazie al team medico infermieristico del Centro FID-Innodia-San Raffaele, presente in loco.

Premi meritatissimi a volontari e Associazioni di pazienti

Ultima novità di questa edizione 2023, i FID Awards, ovvero i premi ai volontari che più hanno aiutato FID nell’ultimo anno. A premiare i volontari sono intervenuti, con grande entusiasmo della platea: Massimo Ambrosini e Davide Cassani, entrambi molto vicini alla Fondazione e sostenitori della ricerca di una cura al diabete di tipo 1.

Diabethon 2023

Il Presidente della Fondazione Italiana Diabete Nicola Zeni ha dichiarato “Pensiamo sia nostro dovere aiutare, sostenere e aggiornare la comunità di persone con diabete tipo 1, che tanto generosamente finanzia la ricerca. Il Diabethon è il nostro regalo di Natale e consigliamo a tutti di partecipare perché in soli due giorni si ricevono tutte le informazioni per gestire al meglio la malattia e si guarda letteralmente negli occhi la ricerca che ci guarirà, con un dialogo diretto e franco”.

Diabethon 2023

Il Diabethon 2023 ha ricevuto il Patrocinio del Municipio 1 del Comune di Milano.
Un grazie speciale a Francesca Ulivi, Direttore Generale e Comunicazione FID.

Entrambe le giornate del Diabethon2023 sono disponibili sulla pagina Facebook di Fondazione Italiana Diabete (@Fondazione ItalianaDiabeteETS) per le sessioni autorizzate dai ricercatori, oltreché su youtube a questi link:

Guarda anche

INTERVISTE ALLA D.SSA VALERIA SORDI

  1. La terapia del diabete tipo 1 con cellule staminali »
  2. La terapia del diabete tipo 1 con cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC) »
  3. Diabete tipo 1: proteggere dal rigetto le cellule staminali trapiantate »

INTERVISTE AL DOTT. ANTONIO CITRO

  1. Medicina rigenerativa e ingegneria tissutale: quali applicazioni per il diabete tipo 1? »
  2. Il pancreas bioartificiale. Il progetto in corso al DRI, San Raffaele di Milano »
  3. La biostampa. Che cos’è? Che ruolo ha nella rigenerazione del tessuto pancreatico? »
  4. Il pancreas bioartificiale. A che punto è la ricerca? »

Diabethon2023: di seguito il programma in dettaglio delle due giornate.

Diabethon 2023

 

Chi è Fondazione Italiana Diabete – FID

Da quasi quindici anni FID è l’unica Fondazione in Italia dedicata esclusivamente a sostenere la ricerca di una cura definitiva al diabete di tipo 1, la forma autoimmune della malattia, che nella metà dei casi esordisce da bambini o adolescenti.  La Fondazione è stata creata dai genitori di un ragazzo che si è ammalato di diabete di tipo 1 a 18 mesi ed è gestita interamente da persone colpite dalla malattia. L’obiettivo è arrivare ad un mondo senza diabete di tipo 1, il prima possibile. Fondazione Italiana Diabete raccoglie fondi in maniera autonoma e indipendente da aziende farmaceutiche, istituzioni e società scientifiche e li distribuisce, su base competitiva, ai migliori istituti di ricerca e università, impegnati nel trovare una cura definitiva a questa malattia autoimmune che sconvolge la vita dei malati e delle loro famiglie. La Fondazione ha inoltre la missione di far conoscere la patologia alla società civile e interviene presso le istituzioni per promuovere riforme che sostengano la ricerca in materia. In questo ambito, recentemente è stata approvata la Legge che istituisce lo Screening Nazionale Pediatrico per il diabete di tipo 1 e la celiachia, promossa e sostenuta dalla fondazione (l.13 settembre 2023, n. 130). www.fondazionediabete.org

Che cos’è il diabete mellito di tipo 1

Il diabete di tipo 1, spesso confuso con il più diffuso diabete di tipo 2, con il quale però non ha nulla a che fare, è infatti una malattia autoimmune, causata da un “corto circuito” del sistema immunitario che scatena contro le cellule pancreatiche che producono l’insulina (beta cellule) degli autoanticorpi che le distruggono. La scienza conosce questo processo, tipico di tutte le altre malattie autoimmuni come ad esempio la più nota Sclerosi Multipla, ma non sa ancora a quale causa si debba la sua origine. La malattia non è quindi oggi guaribile né prevenibile, anche se alcuni anticorpi monoclonali stanno dando i primi risultati nel rallentarne l’evoluzione in fase di esordio. L’unico modo per sopravvivere per le persone colpite è iniettare insulina molte volte al giorno, per tutta la vita. La terapia insulinica per un diabetico di tipo 1, il cui corpo non produce più insulina, è una delle terapie più complesse che esista in clinica, perché il fabbisogno è determinato da molti fattori diversi (non solo dal cibo ingerito ma anche, ad esempio, dal livello di attività fisica e dall’ansia anche solo per un compito in classe), le dosi nella quotidianità – dopo un iniziale set-up con il diabetologo – vengono decise autonomamente dai pazienti e l’ormone esogeno, se iniettato in eccesso o in difetto, può causare svariate complicanze acute o croniche, tra cui il coma (per ipoglicemia o all’opposto per chetoacidosi diabetica) e la morte. Secondo gli studi più aggiornati, un diabetico di tipo 1 ha una aspettativa di vita di circa dieci anni inferiore rispetto alla media. La vita con il diabete di tipo 1 è migliorata incredibilmente grazie alla ricerca su farmaci e tecnologie (nuove insuline, sensori, microinfusori, pancreas artificiale), ma la malattia rimane inguaribile, non prevenibile e di estrema complessità gestionale. L’esordio è spesso un trauma per famiglie e malati, nel 50% dei casi il diabete di tipo 1 infatti insorge nei bambini. In tutto i malati nel nostro paese sono circa 190 mila.

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