Yoga: amico del cuore, anzi di più

Effetti sul diabete tipo 2 di Yoga, Tai Chi, Qigong e altre pratiche meditative

Tutti sappiamo che l’attività fisica fa bene alla salute, ma lo yoga è qualcosa di più, una disciplina complessa con effetti benefici su corpo, mente, anima. In particolare, alcuni studi hanno evidenziato i suoi effetti positivi nella prevenzione del rischio cardiovascolare, nel miglioramento della sindrome metabolica e nel mantenimento di livelli glicemici ottimali.

Yoga è un termine formato da due parole “Yo” e “ghan“; Yo significa unione e ghan completezza. Possiamo definire lo yoga come un percorso, che attraverso l’unione dell’individuale con l’universale, porta al completamento dell’essere.
Lo yoga aiuta a ripristinare l’equilibrio fisico e mentale, laddove una malattia o una cattiva gestione dello stress e delle emozioni ne provocano un turbamento. E’ un complesso di pratiche che comprendono non solo il movimento, ma anche esercizi per la respirazione, la postura e la meditazione.

Oltre ai benefici psicologici già noti da tempo, come l’attenuazione dell’ansia e della sensazione di essere sopraffatti dallo stress, recenti studi hanno messo in evidenza gli effetti benefici di questa disciplina in termini di prevenzione del rischio cardiovascolare e della sindrome metabolica. Lo yoga si è rivelato un vero “amico del cuore”, che abbassa la glicemia, la pressione arteriosa, i trigliceridi e il colesterolo LDL (quello “cattivo”).

Alcuni studi si sono focalizzati soprattutto sugli effetti dello yoga a livello della glicemia e sui potenziali benefici per le persone diabetiche o a rischio di diabete, compreso il diabete gestazionale. È emerso che l’esercizio fisico moderato, la tonificazione e lo stretching, praticati con lo yoga, migliorano la glicemia a digiuno e riducono il rischio di sviluppare diabete di tipo 2. Questa evidenza ha diverse spiegazioni, alcune riconducibili a fattori biologici, altre a fattori psicologici. A livello biochimico, con la pratica dello yoga, si evidenzia una diminuzione dell’insulino-resistenza, della glicemia e dell’insulinemia a digiuno, verosimilmente attraverso una riduzione dei livelli circolanti di alcuni mediatori dell’infiammazione (IL-6 e IFN-y) e un aumento dei livelli plasmatici di vitamina D. Anche la diminuzione del peso e del rapporto vita/fianchi, che si ottiene con l’esercizio fisico moderato e costante, esercita un effetto benefico sul profilo glucidico.

Per quanto riguarda l’aspetto psicologico, nelle persone che praticano Yoga si riscontrano livelli più bassi di ansia e depressione. Di conseguenza si denota una minore probabilità di essere soggetti a fame emozionale, principale causa di comportamenti alimentari scorretti, che innalzano la glicemia e favoriscono l’aumento di peso.

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