Un impegno per un’Italia senza disparità territoriali. Istituzioni, clinici e associazioni di pazienti uniti per assicurare un accesso equo ai sensori di monitoraggio della glicemia e garantire la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Le nuove tecnologie per il diabete: opportunità e sfide
Le tecnologie innovative rappresentano una svolta per la gestione del diabete, migliorando la qualità di vita dei pazienti, dei caregiver e dei familiari. Tuttavia, l’accessibilità rimane ancora molto disomogenea sul territorio nazionale. Per questo motivo è fondamentale assicurare equità di accesso in tutte le Regioni italiane, salvaguardando al contempo la sostenibilità del Servizio Sanitario Regionale.
Il confronto tra Regioni: la Summer School di Venezia
Dopo il tavolo di confronto Centro-Sud della fine di maggio, Motore Sanità, nell’ambito della Summer School di Venezia, ha organizzato l’incontro “Equità di accesso all’innovazione, le Regioni a confronto. Focus sui sistemi di monitoraggio glicemico nella cronicità diabete”.
L’iniziativa fa parte di un percorso avviato lo scorso anno con tavoli di confronto regionali multistakeholder, che hanno coinvolto oltre 100 stakeholder e 17 Regioni italiane, e che quest’anno prosegue con due tavoli di lavoro dedicati al Nord e al Centro-Sud.
Diabete in crescita: i numeri in Italia
Il diabete è una delle malattie croniche a più rapida crescita a livello globale. In Italia:
- oltre 4 milioni di persone convivono con la patologia;
- entro il 2050, il numero salirà a circa 6 milioni;
- più di 700.000 persone sono già in terapia insulinica per diabete di tipo 1 o 2.
Nonostante ciò, l’uso dei sensori glicemici – integrati o meno con microinfusori – resta inferiore al 50% nella maggior parte delle Regioni Italiane.
Innovazione e sostenibilità: la sfida dell’equità
Le nuove tecnologie in ambito sanitario possono aumentare efficacia, aderenza e appropriatezza delle cure. Tuttavia, le disparità regionali nell’accesso ai sistemi di monitoraggio della glicemia restano significative.
Per questo, i tavoli di confronto hanno l’obiettivo di analizzare i progressi raggiunti e le azioni ancora necessarie.
Le voci di alcune Regioni
Veneto: appropriatezza e concorrenza per garantire equità
“La Regione Veneto persegue obiettivi di appropriatezza prescrittiva e di accesso all’innovazione tecnologica” ha dichiarato Rita Mottola, Direzione Farmaceutico-Protesica-Dispositivi Medici, Regione del Veneto.
“Questi obiettivi vengono garantiti da un organo tecnico regionale multidisciplinare (TTAIRDiabete), che definisce le regole per l’utilizzo delle tecnologie basate anche sia su valutazioni di health tecnology assesstment, rapportata al bisogno clinico del paziente, sia attraverso l’introduzione di strumenti che consentano di mettere in concorrenza il mercato al fine di garantire equità e sostenibilità dell’SSN” conclude Mottola.
Toscana: medicina basata sul valore e approccio multidisciplinare
“Il diabete è tra le patologie che più possono beneficiare delle nuove tecnologie” ha sottolineato Andrea Ulmi, Vice Presidente Terza Commissione Sanità e politiche sociali Regione Toscana. “Per questo abbiamo promosso un’indagine conoscitiva e un intergruppo politico ad hoc. La medicina basata sul valore, con prevenzione e approccio multidisciplinare in team, può migliorare il monitoraggio del diabete. Anche l’uso dei sensori nei pazienti con unica somministrazione insulinica può aumentare in modo significativo la compliance.”
Friuli-Venezia Giulia: rete diabetologica e investimenti
“Nella nostra Regione è attiva una rete diabetologica organizzata in Piani triennali, che consente ai professionisti di operare in modo coordinato” ha sottolineato Gianna Zamaro, Direttore centrale salute, politiche sociali e disabilità della Regione Friuli-Venezia Giulia. “Grazie a INSIEL – una delle principali società italiane di Information Technology – sviluppiamo programmi omogenei che permettono agli specialisti di condividere strategie e prescrizioni. La Rete si avvale di ambulatori distrettuali, MMG, ambulatori specialistici e centri diabetologici.
Nel 2024 abbiamo investito oltre 20 milioni di euro per l’erogazione alle persone affette da diabete di dispositivi medici innovativi sia a bassa che a media ed alta complessità. Inoltre, le farmacie territoriali collaborano con gli specialisti per aumentare l’aderenza terapeutica dei pazienti, nell’ambito della farmacia dei servizi” conclude Zamaro.
Conclusioni: verso un’Italia senza disparità
Garantire l’equità nell’accesso ai sistemi di monitoraggio della glicemia significa non solo migliorare la qualità di vita dei pazienti con diabete, ma anche rendere più sostenibile il SSN.
Il percorso avviato con i tavoli multistakeholder rappresenta un passo concreto verso un’Italia senza disparità territoriali, in cui ogni persona con diabete possa usufruire delle migliori tecnologie disponibili.