Caldo da record, diabete e altre malattie croniche

Caldo da record, diabete e altre malattie croniche

La corretta assunzione dei farmaci e tutti i consigli per superare questo periodo di caldo estremo senza complicanze. Intervista alla dott.ssa Panigada, direttore Area Medicina della Asl Toscana centro.

Caldo estremo e salute

L’ondata di caldo estremo non sembra arrestarsi: ancora temperature elevate, con punte di oltre 40 gradi, alto tasso di umidità e scarsa ventilazione con possibili effetti nocivi sulla salute.

“Il caldo – sottolinea la dott.ssa Grazia Panigada, direttore Area Medicina della Asl Toscana Centro – causa problemi alla salute nel momento in cui altera il sistema di regolazione della temperatura corporea”. La dottoressa spiega che normalmente, il corpo si raffredda sudando, ma in certe condizioni fisiche e ambientali questo non è sufficiente. Se, ad esempio, l’umidità è molto elevata, il sudore non evapora rapidamente e il calore corporeo non viene eliminato in modo efficace. La temperatura del corpo, quindi, aumenta rapidamente.

Un’esposizione prolungata a temperature elevate può provocare disturbi lievi, come crampi, ma anche svenimenti, edemi per la vasodilatazione, la disidratazione fino al colpo di calore.

Condizioni di caldo estreme, – sottolinea inoltre la dottoressa-, possono determinare un aggravamento delle condizioni di salute di persone con malattie croniche preesistenti, in particolare in caso di assunzione di farmaci che possono favorire l’eliminazione di liquidi (per esempio diuretici, lassativi)”.

Occhio ai sintomi del colpo di calore

“La vittima di un colpo di calore in un primo momento può avvertire un malessere generale con sintomi piuttosto vaghi, quindi possono manifestarsi crampi, vertigini, debolezza, confusione, annebbiamento della vista, cefalea, nausea e vomito, fino ad arrivare a stati d’ansia ingiustificata e stati confusionali, con possibile perdita di coscienza. La temperatura corporea aumenta rapidamente (in 10-15 minuti) anche fino a 40-41° C, la pressione arteriosa diminuisce in modo repentino, la pelle appare secca ed arrossata, perché cessa la sudorazione”.

Tra i più fragili, le persone ipertese, i cardiopatici, i diabetici soprattutto se anziani

“Sicuramente ma anche molte persone sane possono manifestare episodi di diminuzione della pressione arteriosa, soprattutto nel passare dalla posizione sdraiata alla posizione eretta. In questi casi, è consigliabile evitare il brusco passaggio dalla posizione orizzontale a quella verticale, che potrebbe causare anche perdita di coscienza. È importante non alzarsi bruscamente dal letto, soprattutto nelle ore notturne, per evitare cadute con possibili conseguenze”.

“Le persone anziane, soprattutto se con malattie croniche come il diabete, cardiopatie, ipertensione etc – prosegue Panigada – sono le persone più a rischio di complicanze a causa di una maggiore sensibilità al calore, di una riduzione dello stimolo della sete e di una minore efficienza di meccanismi della termoregolazione”.

Caldo da record, diabete e altre malattie croniche

Alcuni farmaci possono favorire disturbi causati dal caldo?

“Si, perché interferiscono con i meccanismi della termoregolazione o perché influenzano lo stato di idratazione del soggetto. Ad esempio i farmaci assunti per ipertensione e malattie cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie croniche. Per questo, è importante effettuare un controllo più frequente della pressione arteriosa, durante la stagione estiva, e richiedere il parere del medico curante per eventuali aggiustamenti della terapia segnalando senza timori gli eventuali malesseri. Una raccomandazione: non devono essere sospese autonomamente terapie in corso: una sospensione, anche temporanea, della terapia senza il controllo del medico può aggravare severamente uno stato patologico”.

Anche i diabetici sono maggiormente a rischio di scompensarsi in caso di disidratazione?

“A chi soffre di diabete, in caso di forte caldo, si raccomanda di aumentare i controlli della glicemia, soprattutto tra gli anziani che accumulano più fattori di rischio.
La reidratazione dovrebbe essere assicurata aumentando l’assunzione di acqua. I soggetti diabetici con neuropatia periferica sono inoltre incapaci di produrre una sudorazione efficace per via della interruzione del segnale diretto alle ghiandole sudoripare e sono quindi particolarmente sensibili agli effetti del caldo“.

E i pazienti sottoposti a dialisi?

“Rischi più elevati nel periodo di caldo riguardano anche i pazienti dializzati a domicilio, sia emodializzati sia in dialisi peritoneale.
Durante il periodo caldo questi pazienti devono prestare particolare attenzione al loro peso e alla pressione arteriosa; in caso di marcata riduzione del peso o abbassamento della pressione arteriosa, devono consultare il medico curante.
Alcuni farmaci possono interagire negativamente con il caldo, potenziandone in alcuni casi gli effetti negativi.
Anche in questi casi, le terapie farmacologiche non devono mai essere sospese autonomamente e occorre consultare il medico curante per un eventuale adeguamento della terapia”.

“Nel periodo estivo è inoltre buona regola fare attenzione alla corretta conservazione dei farmaci, tenendoli lontani da fonti di calore”.

Quali sono i consigli generali per tutti per evitare di recarsi al Pronto Soccorso con questo clima torrido?

  1. Fondamentale per tutti è bere molto, per reidratarsi e contrastare la perdita dei liquidi e dei sali minerali con la sudorazione;
  2. non esporsi direttamente ai raggi solari coprendosi il capo (meglio con un berretto bianco) o riparandosi sotto l’ombrellone, se al mare;
  3. non praticare sport o sforzi fisici nelle ore più calde della giornata per prevenire l’insolazione e il colpo di calore;
  4. vestirsi in modo leggero, con tessuti naturali, per facilitare la termoregolazione;
  5. bagnarsi spesso con acqua fresca le mani, i polsi, le caviglie, i piedi, il viso, ed il collo. In spiaggia, utilizzare spesso il vaporizzatore;
  6. prediligere frutta e verdura di stagione (ricchi in acqua e potassio), latticini e frutta secca (ricchi di acqua, calcio, potassio e magnesio), preferire il consumo di pesce alle carni; eliminare gli alcolici perché peggiorano la termoregolazione, aumentando la sudorazione che favorisce la disidratazione.

“Tutte norme utili per superare questo periodo di gran caldo senza complicanze”- conclude la dottoressa Panigada.

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