Si è conclusa sabato 16 dicembre 2023 un’intensa due giorni che ha fatto il punto sul diabete mellito di tipo 2, dalla prevenzione alla gestione terapeutica e non solo. Responsabili scientifici quattro delle figure di eccellenza dell’endocrinologia e diabetologia italiana: Prof. Franco Folli, Prof. Paolo Fiorina, Dott. Cesare C.F. Berra, Prof. Livio Luzi con una Faculty di notevole prestigio scientifico.
“Milano Diabete” rappresenta un momento di confronto e di formazione per la comunità diabetologica lombarda e nazionale. L’edizione 2023 ha riproposto la centralità fisiopatologica e clinica del binomio diabete e obesità e ha visto l’alternarsi di letture tematiche tenute da esperti e di momenti di confronto tra le figure specialistiche in prima linea nella gestione del diabete.
Razionale del corso di aggiornamento “Milano Diabete”
La prevalenza e l’incidenza del diabete di tipo 2, spesso associato a obesità, sono in costante aumento nelle ultime decadi e rappresentano un’emergenza sanitaria mondiale. Sia nei Paesi più industrializzati che nei Paesi in via di sviluppo si assiste da molti anni a un costante incremento dei casi di prediabete come dei casi di diabete conclamato.
Parallelamente si manifestano con sempre maggiore frequenza le complicanze micro- e macro-vascolari legate alla malattia: tutto ciò comporta un aumento esponenziale dei costi umani e sociali legati a un numero di pazienti sempre più difficile da gestire dal punto di vista clinico e organizzativo.
In questo scenario epidemiologico e operativo si collocano gli interventi di prevenzione e terapia a cui sono chiamate le Istituzioni e la comunità scientifica.
E proprio la terapia ha mostrato nell’ultimo decennio una serie di progressi che ha profondamente cambiato la lettura del diabete e soprattutto la sua gestione clinica.
La disponibilità di nuove e più moderne insuline, di farmaci capaci di agire sugli assi entero-metabolici e sul riassorbimento renale del glucosio ha aperto scenari impensabili solo una decina di anni orsono.
Altre molecole sono allo studio e presto nuovi strumenti terapeutici saranno a disposizione. Nuovi scenari, dunque, capaci di determinare un cambio radicale nella gestione del diabete con il passaggio da un approccio volto al solo controllo della glicemia a una visione di più ampio respiro che contempla la prevenzione diretta delle complicanze e delle traiettorie infauste della malattia, quando la diagnosi sia precoce.
Nel programma hanno trovato spazio anche momenti di approfondimento relativi ad altri aspetti strategici nella gestione della malattia, come l’attività fisica, gli aspetti nutrizionali, la chirurgia bariatrica o metabolica e la tecnologia.
Inoltre, in una prospettiva di continuità e di passaggio di testimone generazionale, sono stati previsti interventi e contributi dei diabetologi più giovani.