Obesità: approvata la Legge Pella. L’Italia è il primo Paese al mondo a riconoscerla come malattia

Obesità: approvata la Legge Pella. L’Italia è il primo Paese al mondo a riconoscerla come malattia

Onorevole Roberto Pella, primo firmatario della Legge sull’obesità.

La PdL Pella diventa legge: via libera dal Senato

Roma, 1 ottobre 2025 – Storico passo in avanti nella lotta all’obesità. Il Senato ha approvato in via definitiva la proposta di legge n. 741 della XIX Legislatura, di iniziativa dell’On. Roberto Pella, Presidente dell’Intergruppo parlamentare “Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili”.
La Legge Pella riconosce ufficialmente l’obesità come malattia cronica e ne inserisce le prestazioni nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), garantendone così la presa in carico dal Servizio Sanitario Nazionale.

Un approccio integrato: prevenzione, cura e sensibilizzazione

La normativa approvata in Senato non si limita al solo riconoscimento, ma promuove un approccio multidimensionale che comprende:

  • prevenzione dell’obesità e del sovrappeso
  • cura e accesso alle terapie tramite il SSN
  • campagne di sensibilizzazione sociale per ridurre stigma, discriminazione e bullismo

Fondo per la prevenzione e la cura dell’obesità

L’approvazione della Legge Pella si aggiunge al traguardo già raggiunto con la Legge di Bilancio 2024, che ha istituito un Fondo nazionale per la cura e la prevenzione dell’obesità.

  • 1 milione di euro all’anno dal 2025 al 2027 (primo emendamento Pella)
  • ulteriori 200mila euro nel 2025, 300mila nel 2026 e 700mila nel 2027 (secondo emendamento Forza Italia)

Queste risorse consentiranno di rafforzare le politiche di prevenzione e posizionare l’Italia come Paese guida in Europa.

Obesità in Italia: i numeri dell’emergenza

  • 12% degli adulti italiani (circa 6 milioni di persone) soffre di obesità
  • oltre 40% è in sovrappeso
  • in totale, più della metà della popolazione adulta ha un problema di peso
  • 1 bambino su 3 in Europa soffre di sovrappeso o obesità: i dati italiani sono in linea con la media (30%)

Le parole dell’On. Roberto Pella

«L’obesità è un’emergenza globale e riconoscerla come malattia significa affrontarla come priorità nazionale – ha dichiarato Pella –. Ringrazio colleghi e istituzioni che hanno reso possibile questa legge». L’obiettivo, sottolinea Pella, è che l’Italia diventi anche portavoce a livello europeo, promuovendo campagne di prevenzione collegate a eventi sportivi, iniziative territoriali e attività di contrasto allo stigma.

Motivo di orgoglio dalla SIO riunita a Trieste per il Nazionale

L’approvazione della prima Legge al mondo volta a contrastare l’obesità è avvenuta in coincidenza con l’apertura a Trieste del XII Congresso Nazionale della Società Italiana dell’Obesità (SIO) che vede ogni anno riuniti i maggiori esperti italiani e internazionali di obesità.

“La Società Italiana dell’Obesità è molto felice per l’approvazione della legge Pella sull’obesità, un passaggio storico che conferma in maniera definitiva per la prima volta al mondo una legislazione specifica e sistematica dell’obesità come malattia, un punto di non ritorno e motivo di orgoglio per l’Italia – dichiara Rocco Barazzoni, Presidente SIO – siamo soddisfatti anche perché la nostra Società scientifica ha contribuito alla realizzazione di questo importante passo avanti. Ringraziamo l’On. Pella e tutti i parlamentari; ci attende ancora molto lavoro per portare nella pratica clinica quotidiana e tra i pazienti la possibilità di accedere alla prevenzione e alle cure che sono centrali nella Legge, ma ancora non sono disponibili per tutti i cittadini”.

Le Associazioni dei pazienti hanno giocato un ruolo importante insieme al mondo scientifico e accademico nel portare a compimento il Ddl Pella.

L’intervento di Iris Zani (FIAO): «Una legge storica per la tutela delle persone con obesità»

«Oggi è una giornata molto importante, finalmente le persone con obesità vedono riconosciuta da una legge dello Stato la propria malattia e il diritto a essere tutelate – dichiara Iris Zani, Presidente di FIAO – Federazione Italiana Associazioni Obesità –. Con l’approvazione di una legge, la prima al mondo, che riguarda la salute delle persone che vivono con obesità viene finalmente lanciato un chiaro messaggio: non si tratta di un atteggiamento sbagliato nei confronti del cibo, né di una condizione di esclusiva responsabilità del paziente, ma di una malattia che come tale va affrontata» con lo stesso rispetto che si rivolge ad altre malattie croniche.

«L’approvazione di una legge come questa – prosegue Zani – significa assicurare ai pazienti un accesso migliore alle cure e garantire finanziamenti che nei prossimi anni permettano di gestire in modo autonomo le azioni di prevenzione, in particolare sulla popolazione più giovane e quindi a livello scolastico. È altrettanto fondamentale poter avviare campagne di sensibilizzazione, sia verso i pazienti – che spesso non sono consapevoli del proprio problema – sia verso la collettività, per aumentare la comprensione e ridurre lo stigma sociale sul peso».

«Il risultato raggiunto oggi – conclude Zani, anche Presidente di Amici Obesi Onlus – non va inteso però come un punto di arrivo, ma come un punto di partenza. Bisognerà lavorare su una programmazione strutturata delle azioni da mettere in campo, puntando sull’inserimento nei LEA di tutte le prestazioni necessarie per una presa in carico multidisciplinare dei pazienti. Auspichiamo infine il rapido riconoscimento dell’obesità come malattia cronica attraverso l’approvazione del Piano Nazionale Cronicità, passo fondamentale per un sistema di prevenzione e accesso alle cure efficace e omogeneo sul territorio nazionale».

Soddisfazione della Società Italiana di Pediatria (SIP)

La SIP esprime profonda soddisfazione per l’approvazione definitiva della legge che riconosce l’obesità come malattia cronica e recidivante.
“L’obesità è una malattia complessa, influenzata da fattori genetici, ambientali e comportamentali, che incide sulla salute fin dall’infanzia. Con questa legge – sottolinea Rino Agostiniani, Presidente SIP  – si sancisce finalmente che l’obesità non può più essere considerata solo come una questione di stili di vita, ma come una patologia a tutti gli effetti. Riconoscerla significa ridurre stigma e discriminazioni e garantire cure adeguate”. “Prevenire significa investire sul futuro dei bambini – conclude Agostiniani –. Solo intervenendo precocemente, attraverso programmi scolastici, sostegno alle famiglie e una rete sanitaria preparata, sarà possibile ridurre l’impatto di questa epidemia globale sulla salute dei nostri giovani e sul sistema sanitario.”

Plauso dei diabetologi per l’approvazione in Senato

La Federazione delle Società Diabetologiche Italiane (FeSDI) esprime grande soddisfazione per l’approvazione della prima legge al mondo per la prevenzione e la cura dell’obesità, riconosciuta come patologia cronica.

“Si tratta di un provvedimento di grande rilievo per la salute pubblica”, ha dichiarato la prof.ssa Raffaella Buzzetti, Presidente FeSDI e Presidente SID. “Diabete ed obesità sono strettamente connessi, il diabete di tipo 2 è una delle principali emergenze sanitarie, e l’eccesso di peso ne aumenta in modo significativo il rischio e la gravità. La condizione che definiamo diabesità esprime bene questa interazione, che comporta conseguenze non solo cliniche ma anche sociali ed economiche per il nostro Paese”.

Bene, quindi, che le Legge punti su:

  • prevenzione;
  • formazione dei medici e dei pediatri;
  • presa in carico delle persone con obesità con un approccio strutturato.

Solo così sarà possibile intervenire precocemente, anche sul diabete, di cui l’obesità rappresenta il primo fattore di rischio, e migliorare la gestione e gli outcome di salute delle persone con obesità”, ha aggiunto il prof. Riccardo Candido, Presidente AMD e Past president FeSDI. “Siamo disponibili a collaborare con le Istituzioni e con gli altri professionisti sanitari, affinché questa legge diventi uno strumento concreto per ridurre l’impatto della cronicità e multicronicità,  garantendo un accesso equo e omogeneo alle cure su tutto il territorio nazionale”.

“Un ringraziamento particolare all’Onorevole Roberto Pella, promotore e convinto sostenitore di questo provvedimento, per l’impegno costante e la sensibilità dimostrata verso una delle sfide più urgenti per la salute dei cittadini”, hanno concluso i Presidenti.

Gli articoli della Legge Pella: cosa prevede articolo per articolo

Articolo 1 – Principi e finalità
Tutela della salute e miglioramento delle condizioni di vita dei pazienti con obesità, riconosciuta come malattia cronica, progressiva e recidivante.

Articolo 2 – Accesso alle cure nei LEA
Al fine di assicurare l’equità e l’accesso alle cure, i pazienti affetti da obesità usufruiscono delle prestazioni contenute nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) erogati dal Servizio Sanitario Nazionale.

Articolo 3 – Programma nazionale e finanziamenti
Finanziamento di un programma nazionale per la prevenzione e la cura dell’obesità:

  • 700mila euro nel 2025
  • 800mila euro nel 2026
  • 1,2 milioni di euro annui dal 2027

Le risorse saranno ripartite tra le Regioni per:

  • prevenzione del sovrappeso e dell’obesità, in particolare infantile, e delle relative complicanze nonché al miglioramento della cura delle persone con obesità;
  • promozione dell’allattamento al seno (fino a 6 mesi), quale nutrimento necessario a prevenire l’obesità infantile;
  • educazione alimentare per famiglie e scuole
  • sostegno all’inserimento sociale, scolastico e lavorativo delle persone con obesità
  • promozione delle attività sportive e corretti stili di vita
  • diffusione, mediante campagne di informazione, tramite i mass media e le reti di prossimità, in collaborazione con gli enti locali, le farmacie, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, di regole semplici ed efficaci per mantenere un corretto stile di vita.
  • informazione sui centri per la prevenzione e cura dell’obesità già esistenti, in modo da favorire l’accesso a tali strutture anche in una prospettiva di prevenzione delle malattie connesse all’obesità.

Verranno inoltre stanziati 400mila euro annui dal 2025 per la formazione di medici, pediatri e operatori sanitari

Articolo 4 – Istituzione dell’ Osservatorio Nazionale
È istituito, presso il Ministero della Salute, l’Osservatorio per lo Studio dell’Obesità (OSO).

Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministro della salute, con proprio decreto, definirà la composizione dell’OSO, prevedendo la partecipazione di rappresentanti del Ministero della salute, del Ministero dell’istruzione e del merito nonché delle Società scientifiche maggiormente rappresentative nelle discipline della nutrizione e dell’alimentazione. Ai componenti dell’OSO non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi di spese o altri emolumenti comunque denominati.

L’OSO contribuirà alla redazione del Programma Nazionale di cui all’articolo 3, verificherà l’attuazione degli obiettivi e delle azioni previsti nel programma stesso da parte delle regioni e delle province autonome e svolgerà compiti di monitoraggio, studio e diffusione di stili di vita corretti. L’Osservatorio lavorerà con strutture, mezzi e personale già in dotazione al Ministero della Salute, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

Articolo 5 – Campagne di sensibilizzazione
Il Ministero della salute promuoverà e coordinerà campagne di informazione, sensibilizzazione ed educazione rivolte alla popolazione e finalizzate a sviluppare la conoscenza di un corretto stile di alimentazione/nutrizione nonché a favorire la pratica dell’attività fisica e la lotta contro la sedentarietà, anche mediante le amministrazioni locali, gli istituti scolastici, le farmacie, i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e le reti socio-sanitarie di prossimità. Ai fini dell’attuazione del primo periodo è autorizzata la spesa di 100.000 euro annui a decorrere dall’anno 2025.

Articolo 6 – Disposizioni finanziarie
Copertura di 1,2 milioni di euro nel 2025, 1,3 milioni nel 2026 e 1,7 milioni dal 2027, tramite riduzione del Fondo previsto nella Legge di Bilancio.

Italia apripista nella lotta globale all’obesità

Con questa legge, l’Italia diventa il primo Paese al mondo a riconoscere l’obesità come malattia per legge e ad adottare una cornice normativa completa.
Un passo che unisce prevenzione, cura, sensibilizzazione sociale e sostegno istituzionale, tracciando la strada per le future politiche sanitarie europee e globali.

References

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