Seguire un programma di auto-controllo dell’ipertensione aiuta i pazienti a migliorare non solo i valori della pressione sanguigna ma anche il livello di glucosio presente nell’emoglobina.
Lo hanno ipotizzato i ricercatori della Duke University di Durham (North Carolina, USA) dopo aver osservato un gruppo di partecipanti del V-STITCH ( Veterans Study to Improve the Control of Hypertension): questo programma per il controllo dell’ipertensione prevedeva che un gruppo di pazienti seguisse i normali trattamenti per combattere la pressione alta, mentre un altro gruppo ricevesse l’intervento telefonico per l’auto-controllo da parte di un’infermiera ogni 2 mesi.
Secondo le osservazioni dei ricercatori americani i pazienti diabetici che facevano parte del gruppo con intervento telefonico mostravano una riduzione dell’emoglobina glicata (HbA1c) dello 0.28% mentre i pazienti che seguivano le normali procedure di controllo pressorio facevano registrare addirittura un aumento dello 0.18% dell’HbA1c. Una riduzione del colesterolo LDL aveva invece interessato entrambi i gruppi in maniera pressoché uguale.
Questi risultati fanno pensare che un programma che abbia l’obiettivo di tenere sotto controllo i valori legati a una certa patologia possa comunque rivelarsi molto utile per prevenire altri disturbi, inducendo il paziente a controllare maggiormente il proprio stato di salute.
Fonte: American Journal of Medicine 2009; 122: 639–646