La resistenza all’insulina è un fattore che predice la progressione della calcificazione dell’arteria coronarica, la quale viene a sua volta considerata un segnale di avanzamento della malattia all’arteria coronarica.
A rivelarlo sono stati Keane Lee, della Stanford University School of Medicine, in California, e i suoi collaboratori, in seguito a una ricerca condotta di recente. Lo studio, durato due anni, si è basato su un gruppo di 869 persone tra i 60 e i 72 anni, sane e senza disturbi cardiocircolatori, alle quali è stato chiesto di rispondere a un’indagine circa le diagnosi mediche, l’utilizzo di farmaci e i fattori di rischio per disturbi all’arteria coronarica.
Tali fattori di rischio risultavano essere piuttosto diffusi nel gruppo di studio: il 44% ha infatti segnalato problemi di ipertensione, il 38% di dislipidemia, il 17% di diabete, il 58% ha segnalato di essere o essere stato un fumatore e il 46% ha comunicato familiarità per la malattia.
I risultati dello studio hanno quindi confermato le ricerche precedenti che individuavano nei fattori di rischio sopra elencati dei segnali predittori per la progressione della calcificazione coronarica, aggiungendo inoltre la resistenza insulinica come ulteriore fattore di rischio.
Un altro dato interessante registrato dai ricercatori è stato la tendenza delle persone Afro-Americane a subire una progressione della calcificazione significativamente più lenta rispetto agli Europei.
Resta tuttavia da capire se e come i trattamenti per ridurre la resistenza insulinica possano migliorare anche la salute del sistema cardiocircolatorio
Fonte: America Heart Journal 2009 ; 157: 939-945