In occasione della Giornata Mondiale del Diabete 2025 (14 novembre), arriva nel cuore di Milano un’iniziativa gratuita e aperta a tutti i cittadini tra 1 e 45 anni per scoprire in anticipo la presenza del diabete di tipo 1.
Riconoscere la malattia prima che si manifestino i sintomi può davvero fare la differenza: una diagnosi precoce riduce drasticamente il rischio di esordio in chetoacidosi diabetica, una complicanza acuta che può richiedere il ricovero in terapia intensiva, e migliora la prognosi a lungo termine.
Oltre il 95% dei nuovi casi di diabete di tipo 1 si verifica in persone senza familiarità, quindi anche chi non ha parenti con la malattia può esserne colpito.
Un’iniziativa in piazza Duomo per la salute di tutti
Dal 6 al 9 novembre 2025, la Fondazione Italiana Diabete (FID) sarà presente a “Il Tempo della Salute”, l’evento promosso dal Corriere della Sera, per offrire gratuitamente lo screening per il diabete di tipo 1 a bambini e adulti.
L’appuntamento è al Palazzo dei Giureconsulti (Piazza dei Mercanti 2, a due passi dal Duomo di Milano), dalle 10 alle 18.
A eseguire il test sarà il personale medico e infermieristico dell’Ospedale San Raffaele, affiancato dallo staff organizzativo della FID e dai volontari della Fondazione. Il procedimento è semplice e indolore: con un piccolo pungidito vengono raccolte alcune gocce di sangue su un cartoncino assorbente, che poi viene inviato ai laboratori del San Raffaele per l’analisi. I risultati saranno successivamente comunicati da medici specializzati.
Non è necessario essere a digiuno e, per i minori di 18 anni, è richiesta la presenza di un genitore o di chi esercita la responsabilità genitoriale per autorizzare l’esame. Durante la prova verrà anche misurata la glicemia.

Perché fare lo screening anche senza sintomi
Il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune che colpisce circa una persona su 250 e può insorgere a qualsiasi età, anche nei bambini molto piccoli.
Rilevare precocemente gli autoanticorpi specifici che segnalano il rischio della malattia consente di intervenire prima della comparsa dei sintomi e di prevenire l’esordio in chetoacidosi diabetica, condizione che – purtroppo- riguarda ancora circa la metà dei casi al momento della diagnosi.
Inoltre, chi scopre in anticipo la propria predisposizione può accedere più rapidamente a percorsi terapeutici e sperimentali innovativi, come le nuove terapie con anticorpi monoclonali, capaci di rallentare la progressione del diabete e migliorare la qualità della vita.
Prevenzione e conoscenza: le chiavi per il futuro
Lo screening promosso dalla FID anticipa quanto previsto dalla Legge n. 130/23, prima al mondo in Italia, che mira a estendere questo test di prevenzione ai bambini su tutto il territorio nazionale (procedura già avviata e conclusa con successo in quattro Regioni campione del nostro Paese).Con questa iniziativa, la Fondazione conferma il proprio impegno nel diffondere la cultura della prevenzione e della consapevolezza, strumenti fondamentali per ridurre le complicanze e garantire una vita più serena a chi convive con il diabete di tipo 1 che – ricordiamolo è una malattia autoimmune e non metabolica come il diabete di tipo 2.
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