L’unione fa la forza è il messaggio che emerge dall’utilizzo dell’associazione di due molecole, semaglutide e cagrilintide. Sono i risultati degli studi REDEFINE 1, condotto su pazienti con sovrappeso o obesità, senza diabete e REDEFINE 2 che ha incluso anche persone con diabete di tipo 2 (DT2), pubblicati sul prestigioso New England Journal of Medicine e presentati alla comunità scientifica nel corso dell’ultimo Congresso dell’American Diabetic Association (85th Scientific Sessions ADA2025, Chicago 20-23 giugno). I risultati dei due trial condotti in tre continenti hanno superato le aspettative con risultati superiori a quanto sino ad oggi ottenuto con la monoterapia con semaglutide.
L’azione sinergica dei due farmaci associati
Le due molecole agiscono in sinergia su due vie ormonali complementari:
- semaglutide è un analogo del GLP-1 che aumenta il senso di sazietà;
- cagrilintide è un analogo a lunga durata dell’amilina, ormone che agisce a livello del tronco encefalico riducendo il senso di fame.
REDEFINE 1: riduzione del peso fino al 22.7% nei soggetti senza diabete
Lo studio REDEFINE 1 ha arruolato 3417 adulti senza diabete con Indice di Massa Corporea (BMI) pari o superiore a 30 o superiore a 27 con almeno una comorbidità correlata all’obesità. I pazienti venivano trattati in doppio cieco, at random con cagrilintide-semaglutide o placebo per 68 settimane (16 per raggiungere la dose finale e 52 a dosaggio massimo di 2,4 mg per ciascuna molecola). Obiettivo primario dello studio era valutare una variazione del peso corporeo di almeno il 5% a 68 settimane rispetto al placebo. Mentre riduzioni del peso corporeo superiori al 20%, 25% o 30% sono stati considerati obiettivi secondari.
Alla fine dello studio la variazione media di peso è stata di -20,4% della combinazione rispetto al -3% di quelli assegnati al gruppo placebo, performance che supera quella registrata con i singoli principi attivi: –11,5% per cagrilintide e –14,9% per semaglutide.
I pazienti completamente aderenti alla terapia hanno evidenziato una riduzione ponderale del 22,7%.
- Il 40,4% dei soggetti che hanno seguito il trattamento con cagrilintide e semaglutide ha raggiunto una riduzione ponderale di almeno il 25%.
- I marker metabolici hanno evidenziato miglioramenti notevoli nel gruppo trattato con l’associazione cagrilintide e semaglutide, mostrando riduzioni più pronunciate di pressione sistolica e diastolica, emoglobina glicata (HbA1c), glicemia, insulina, profilo lipidico e proteina C-reattiva quando comparati al gruppo assegnato al placebo.
Tra i soggetti con prediabete, l’87,7% ha ottenuto il ripristino dei livelli glicemici rispetto al 32,2% del gruppo di controllo.
“Si tratta di una combinazione che rappresenta una nuova opzione di particolare efficacia per la terapia dell’obesità” sottolinea il Prof. Francesco Giorgino, Senior Vice President della European Association for the Study of Diabetes (EASD) “È necessaria anche in questo caso una gestione attenta degli effetti collaterali gastrointestinali che, sia pure lievi e temporanei, potrebbero rappresentare un fattore di minore compliance. Questa nuova combinazione presenta inoltre il vantaggio della somministrazione sottocutanea settimanale che è in grado di favorire la compliance alla terapia”.
REDEFINE 2: risultati superiori rispetto alle monoterapie nel diabete di tipo 2
Lo studio REDEFINE 2 ha arruolato 1.206 pazienti adulti affetti da diabete tipo 2 con BMI ≥ 27 kg/m². Al termine della 68° settimana, la riduzione media ponderale è risultata del 13,7% nel gruppo trattato con l’associazione cagrilintide-semaglutide versus –3,4% del controllo placebo. Le percentuali di partecipanti che hanno conseguito riduzioni ponderali del 5% e del 20% sono state rispettivamente dell’83,6% e del 22,9% con l’associazione cagrilintide-semaglutide, confrontate al 30,8% e 0,5% nel gruppo placebo.
- La terapia combinata ha determinato miglioramenti significativi anche nel controllo metabolico: l’emoglobina glicata si è ridotta dell’ –1,8% rispetto al –0,4% ottenuto con il placebo.
- Tra i soggetti sottoposti a monitoraggio glicemico continuo, la permanenza nell’intervallo glicemico ottimale (70–180 mg/dL) è stata dell’86,8% nel gruppo trattato con cagrilintide e semaglutide contro il 50,2% del placebo a 86 settimane.
Una riduzione media del peso corporeo del 13,7% in soggetti con diabete tipo 2 rappresenta uno dei risultati più significativi mai documentati con un approccio farmacologico.
“Con una stima del 54% di adulti in sovrappeso o obesi nel mondo entro il 2035, è urgente invertire questa tendenza preoccupante” sottolinea la Prof. Raffaella Buzzetti, Presidente della Società Italiana di Diabetologia (SID) “Sappiamo infatti che l’eccesso di tessuto adiposo rappresenta non solo il principale fattore di rischio per il diabete di tipo 2 ma che è anche associato a numerose i complicanze da quelle articolari a quelle cardiometaboliche sino alle patologie oncologiche”.
References
- CagriSema Demonstrates Significant Weight Loss in Adults with Obesity. 85th Scientific Session ADA, Chicago, 20-23 giugno 2025
Melanie J Davies, Harpreet S Bajaj, Christa Broholm, Astrid Eliasen, W Timothy Garvey, Carel W le Roux, Ildiko Lingvay, Christian Bøge Lyndgaard, Julio Rosenstock, Sue D Pedersen; REDEFINE 2 Study Group – Cagrilintide-Semaglutide in Adults with Overweight or Obesity and Type 2 Diabetes. N Engl J Med 2025 Jun 22. doi: 10.1056/NEJMoa2502082. Online ahead of print. - Timothy Garvey, M.D., Matthias Blüher, M.D., Cynthia Karenina Osorto Contreras, M.D., Melanie J. Davies, M.D., Eva Winning Lehmann, M.D., Ph.D., Kirsi H. Pietiläinen, M.D., Ph.D., Domenica Rubino, M.D., Paolo Sbraccia, M.D., Ph.D., Thomas Wadden, Ph.D., Niels Zeuthen, M.Sc., and John P.H. Wilding, D.M., for the REDEFINE 1 Study Group*Author Info & Affiliations – Coadministered Cagrilintide and Semaglutide in Adults with Overweight or Obesity. Published June 22, 2025 DOI: 10.1056/NEJMoa2502081