Continua l’alleanza tra Diabetologi e Nefrologi a protezione del rene

Continua l’alleanza tra Diabetologi e Nefrologi a protezione del rene

A cura della prof.ssa Maria Rita Montebelli* e del dr. Andrea Sermonti**, Ufficio stampa SID

Presentato al 60° Congresso Nazionale della Società Italiana di Nefrologia (SIN), Rimini, 2-5 ottobre 2019, un documento congiunto SIN-SID sul trattamento e la gestione dell’iperglicemia nei pazienti con diabete tipo 2 e malattia renale cronica.
Si tratta del primo passo verso la stesura delle Linee Guida Scientifiche Intersocietarie attese per il 2020.

In occasione del primo congresso congiunto della Società Italiana di Nefrologia (SIN) e della Società Italiana di Diabetologia (SID),Presente e Futuro dell’Approccio Integrato Nefro-Diabetologico alla Malattia Renale Diabetica (MRD)”, organizzato all’inizio del 60° Congresso Nazionale SIN, Rimini, 2-5 ottobre 2019, è stato presentato il documento congiunto delle due società scientifiche “Storia naturale della malattia renale nei soggetti con diabete e sul trattamento dell’iperglicemia nei soggetti con diabete di tipo 2 e insufficienza renale”.

Il documento messo a punto dal gruppo di lavoro intrasocietario SIN/SID è stato pubblicato in parallelo in lingua inglese sulle due riviste scientifiche internazionali Journal of Nephrology (IF 3.698) e Nutrition Metabolism & Cardiovascular Disease (IF 3.340).

“Il documento appena pubblicato sulle riviste delle due Società Scientifiche – dichiara Giuliano Brunori, Presidente della Società Italiana di Nefrologia – è un segno concreto dell’alleanza tra nefrologi e diabetologi che – come richiesto dal decreto Gelli – si sono poste come traguardo quello di arrivare entro il 2020 alla definizione di linee guida scientifiche condivise. Il documento presentato ai primi di ottobre ha il merito di focalizzare l’attenzione sulla Malattia Renale Diabetica, una patologia, che rappresenta a tutti gli effetti la principale comorbidità del diabete, e che incide in modo importante sul numero totale di persone in dialisi in Italia.”

I numeri del problema

Circa il 40% dei pazienti con diabete di tipo 2 sviluppa malattia renale diabetica (cioè un danno renale di varia entità). Considerando dunque che la prevalenza del diabete in Italia, nella popolazione generale è del 6,2%, la malattia renale diabetica è una condizione che interessa circa 1 milione e mezzo di italiani.
Il diabete rappresenta la prima causa di insufficienza renale nel mondo ed è responsabile del 25-40% dei casi di dialisi. La nefropatia diabetica conferisce inoltre un rischio cardiovascolare davvero molto alto.

“La Malattia Renale Diabetica è un tema di grande attualità sia per il suo impatto sociale, sia per il peso economico che rappresenta per il Servizio Sanitario Nazionale – sottolinea il Prof. Luca De Nicola, Presidente scientifico del Congresso SIN 2019 – Se, infatti, nelle ultime due decadi, le complicanze cardiovascolari del diabete come infarto o ictus hanno registrato una riduzione, l’insufficienza renale grave che richiede la dialisi non si è affatto ridotta. In questo scenario di grande impatto, però, la disponibilità di nuove efficaci armi terapeutiche, costituite dai farmaci inibitori SGLT-2 che, oltre ad abbassare la glicemia, possono arrivare a ridurre del 30 per cento (- 30%) la progressione verso la dialisi e diminuire il rischio cardiovascolare in pazienti che hanno già un’insufficienza renale, ha posto le premesse per uno sforzo congiunto di nefrologi e diabetologi, con l’obiettivo finale di arrivare insieme a una migliore gestione del paziente con malattia renale diabetica.”

“Il trattamento del paziente diabetico nefropatico rappresenta una sfida impegnativa per il diabetologo e il nefrologo – sottolinea Il Prof. Giuseppe Pugliese, Coordinatore SID del Gruppo di lavoro che ha messo a punto il documento per conto delle due società scientifiche – Da una parte, è necessario evitare o aggiustare la dose di alcuni farmaci anti-iperglicemici, ma anche di altri farmaci, per una serie di ragioni che dipendono dal ruolo centrale del rene nel metabolismo ed escrezione dei farmaci stessi e anche nell’omeostasi glucidica. Dall’altra parte, è importante adottare tutte le misure atte a proteggere il rene al fine di rallentarne il declino funzionale. Sono queste le motivazioni che ci hanno indotto a sviluppare un documento su quegli aspetti della malattia renale nel diabete che, negli ultimi anni, hanno visto le maggiori novità”.

“Quest’iniziativa congiunta delle due società SIN-SID vuole mettere a fuoco le principali questioni aperte relative alla malattia renale nel diabete, che rappresenta una delle più temibili complicanze di questa patologia – afferma il Prof. Francesco Purrello, Presidente SID, che prosegue – In particolare, si vuole fornire agli specialisti diabetologi e nefrologi una visione aggiornata di tutti gli aspetti di una complicanza – la nefropatia diabetica – che è in continuo mutamento e che a tutt’oggi non siamo ancora in grado di controllare in maniera efficace. Per questo è necessario richiamare gli specialisti coinvolti ad uno sforzo unitario e coerente e fornire loro gli strumenti adeguati affinché ciò si traduca in una migliore gestione della malattia renale nel diabete, nelle sue varie fasi, da quelle iniziali, che sono di competenza prevalente del diabetologo, a quelle più avanzate, che sono di competenza prevalente del nefrologo”.

References

*La dott.ssa Maria Rita Montebelli è medico specialista in endocrinologia al Dipartimento di Scienze gastroenterologiche, endocrino-metaboliche e nefro-urologiche del Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Roma.
Si occupa da molti anni di divulgazione medico-scientifica, come giornalista, moderatore di incontri scientifici, addetto stampa. Scrive per Quotidiano Sanità e per il portale Salute di Repubblica.

**Il dr. Andrea Sermonti è giornalista, laureato in Giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma, attualmente Direttore di StudioNews, Bruxelles, Società di servizi stampa, specializzata nell’offerta di service giornalistici per i quotidiani e on line nonché nell’organizzazione di conferenze ed eventi media.

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