Diabete di tipo 1: la JDRF lancia il TD1 Global Index consultabile da tutti

Diabete di tipo 1: la JDRF lancia il TD1 Global Index consultabile da tutti

A cura di Francesca Ulivi, Assessore salute e welfare Municipio 1 di Milano, Direttore Generale FID (Fondazione Italiana Diabete), Giornalista, Attivista digitale

La Juvenile Diabetes Research Foundation (JDRF) ha di recente lanciato il “T1D Global Indexun indice globale del diabete di tipo 1, basato su uno studio appena uscito su Lancet Diabetes and Endocrinology, rivista di grande prestigio scientifico.

Chi è la Juvenile Diabetes Research Foundation (JDRF)?

JDRF è una fondazione nata e sostenuta dalle persone affette dal diabete di tipo 1 e dai loro familiari negli Stati Uniti. Rappresenta l’agenzia internazionale più importante per il finanziamento della ricerca sul diabete di tipo 1. I criteri di selezione dei numerosi progetti che sostiene sono molto rigorosi e competitivi con il resto dei ricercatori in tutto il mondo.

Qual è l’obiettivo di avere un indice globale del diabete di tipo 1?

Il “T1DIndex” è disponibile online e consultabile da tutti: riporta in maniera finalmente chiara e attendibile i numeri globali del diabete di tipo 1 nel mondo, paese per paese, gli anni di vita sana persi dai malati, quante persone sarebbero vive oggi se non avessero avuto il diabete di tipo 1.

Si tratta di un indice che rivela il reale impatto globale del diabete tipo 1 ed evidenzia quali azioni possano essere intraprese in ciascun paese per alleggerire il peso umano e sociale della malattia.

Il “T1DIndex” è curato da oltre 500 clinici e ricercatori in tutto il mondo e creato da JDRF, la Juvenile Diabetes Research Fundation, in collaborazione con le principali società scientifiche internazionali e le principali figure che si occupano dei diritti delle persone con diabete di tipo 1 nel mondo.

Il partner italiano di JDRF per il T1D Global Index è la Fondazione Italiana Diabete, che sostiene la ricerca di una cura definitiva alla malattia.

L’indice è consultabile al sito: https://www.t1dindex.org
Sul sito è presente anche lo studio pubblicato su Lancet (vedi reference).

References

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