Continua l’attività del Forum italiano dedicato al diabete (EUDF Italia) che il 4 ottobre 2023 ha partecipato ad Amburgo alla Tavola rotonda organizzata dallo European Diabetes Forum (EUDF Europe) nell’ambito del Meeting annuale della European Association for the Study of Diabetes #EASD2023.
Come aiutare i sistemi sanitari a far fronte alla attuale pandemia di diabete e ottenere i migliori risultati possibili per le persone che soffrono di questa malattia?
Come garantire la traduzione in azioni politiche dei risultati della ricerca in questo settore per migliorare la cura del diabete nei singoli contesti nazionali?
Sono queste le tematiche di estrema attualità al centro della Tavola rotonda di oggi “From Concept to Coalition: national responses to the diabetes epidemic” organizzata dallo European Diabetes Forum (EUDF), nell’ambito dell’EASD (European Association for the Study of Diabetes) Annual Meeting di Amburgo (2-6 ottobre 2023). All’incontro partecipa, accanto ai rappresentanti del Forum francese, romeno, belga e tedesco, il neonato European Diabetes Forum Italia (EUDF Italia), rappresentato dal suo Coordinatore prof. Agostino Consoli e dal suo Executive Director & General Manager Federico Serra, portando l’esperienza nazionale italiana alla luce del confronto avvenuto, solo due settimane fa, nel primo Forum italiano a Roma il 19 settembre. Fra i temi cruciali:
- l’importanza dei registri;
- il ruolo dell’assistenza integrata e degli strumenti digitali;
- la predisposizione di misure adeguate al contrasto per il diabete di tipo 1 e di tipo 2.
La presenza italiana nell’ambito di EUDF, con il neonato Forum italiano e con la presidenza italiana del Forum Europeo da parte del prof. Stefano del Prato, rappresenta un importante segnale di attenzione da parte del mondo del diabete in Italia alla necessità di stimolare l’azione politica nel miglioramento del sistema.
«L’European Diabetes Forum ha indicato chiaramente delle priorità tra le criticità da affrontare per assicurare la migliore assistenza possibile alle persone con diabete e per ciascuna di esse ha fornito delle indicazioni di massima circa le azioni da intraprendere. Queste azioni, tuttavia, hanno bisogno di essere declinate a livello nazionale, tenendo conto delle diversità, a volte imponenti, che esistono nella struttura e nella filosofia dei sistemi sanitari dei diversi paesi membri. Questa difficoltà è ancor più sentita in Italia, dove esistono addirittura differenze regionali nell’accesso alle cure e nella erogazione dell’assistenza. EUDF Italia vuole raccogliere intorno ad una piattaforma di pensiero tutte le figure, le intelligenze, le professionalità e gli expertise di chi è coinvolto nel “panorama diabete” per elaborare progetti e fornire soluzioni capaci di trasferire fattivamente nella realtà italiana le linee di indirizzo fornite dall’European Diabetes Forum», dichiara il prof. Agostino Consoli, Coordinatore di EUDF Italia.
EUDF vuole rappresentare il punto di raccordo tra il mondo della ricerca diabetologica e il tavolo politico-amministrativo con l’obiettivo di:
- favorire la corretta implementazione delle innovazioni;
- migliorare la qualità di vita delle persone con diabete;
- permettendo loro di essere sempre di più parte attiva dello sviluppo economico e sociale;
- garantendo una maggiore omogeneità di accesso alle cure in tutti paesi europei.
L’azione che si prefigge è quella di fornire spunti d’azione, quali appunto:
- la digitalizzazione;
- l’implementazione di registri;
- le cure integrate;
- i processi di screening e prevenzione,
raccogliendo allo stesso tempo le istanze nazionali attraverso fora locali così come accaduto con l’istituzione di EUDF Italia. L’idea è quella di uno sforzo comune che porti, grazie anche all’implementazione della moderna tecnologia, a una rivisitazione del modello di erogazione delle cure per le persone del diabete», dichiara il prof. Stefano Del Prato, Presidente EUDF.
«Attualmente, i sistemi sanitari non sono organizzati in maniera adeguata per gestire malattie croniche, complesse e in crescita come il diabete e, di conseguenza, prevale l’inerzia clinica. Vi è un allineamento limitato sui risultati appropriati per le persone che soffrono di diabete e la loro relazione con la spesa socio-economica. Permane un forte stigma verso le persone che hanno questa malattia e la prevenzione del diabete non è vista come una priorità, nonostante siano aumentati i casi di diabete di tipo 2, principalmente a causa dell’obesità. Occorre allinearsi con lʼambizione di migliorare i risultati, misurandoli e registrandoli, migliorare e innovare continuamente la cura del diabete, con la guida dellʼazione politica, aprire la strada allʼassistenza integrata e al finanziamento sostenibile del diabete in futuro», dichiara Federico Serra, Executive Director & General Manager di EUDF Italia.
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