Il test della glicemia per la diagnosi di diabete gestazionale è lo spauracchio di tutte le donne in gravidanza. Ore da passare in ambulatorio, una soluzione di glucosio poco gradevole da buttar giù a stomaco vuoto, svariati prelievi: un disagio non da poco, tanto che a oggi il 30% delle donne in gravidanza evita di sottoporsi al test. Tutto questo potrebbe cambiare da gennaio del 2010 quando arriverà in clinica una nuova modalità di diagnosi del diabete in gravidanza. La semplicità è l’elemento di forza del nuovo approccio. “Finora per la diagnosi di diabete gestazionale, che riguarda il 4-6 per cento di tutte le donne in gravidanza, si sono impiegati test da effettuare in due passaggi: una mini-curva con un carico di glucosio di 50 grammi e un prelievo a distanza di un’ora e una curva con 100 grammi di glucosio e 4 prelievi successivi”, spiega Domenico Mannino, coordinatore del Gruppo di studio sulla gravidanza della Società Italiana di Diabetologia: “Lo studio internazionale HAPO, condotto su oltre 25.000 donne e al quale ha partecipato anche l’Italia, ha dimostrato che è possibile ottenere una diagnosi precisa con una sola curva, con un carico di 75 grammi e 3 prelievi. Sono già stati stabiliti i nuovi valori-soglia per la diagnosi di diabete gestazionale con questo test, l’ultimo passaggio è l’approvazione da parte delle Società internazionali di diabetologia, che dovrebbe arrivare a breve”. Quando l’esame sarà definitivamente approvato, presumibilmente entro l’inizio del 2010, in tutto il mondo verrà utilizzato lo stesso test, più semplice, veloce e in grado di dare subito la diagnosi.
Fonte: 18 ottobre 2009, agi.it