Inizio con il botto del primo Congresso Nazionale “Diabetes and Unmet Needs Tutto ciò che gli studi non dicono” organizzato dall’Associazione Feder Diabetici Puglia (Taranto, 19-20 aprile ’24) per sensibilizzare su diabete e obesità, che incidono particolarmente tra la popolazione pugliese. La prevalenza del diabete in Puglia è del 7,6%, superiore alla media italiana, pari al 6,6% della popolazione. Superiore alla media anche il tasso di obesità infantile. Minori, invece le ospedalizzazioni per complicanze diabetiche renali, dell’apparato circolatorio e del cervello.
A cent’anni dalla scoperta dell’insulina, di diabete non si muore più e le complicanze gravi sono diminuite. Le sfide per il futuro continuano però ad essere importanti: “prevenire il diabete, e curarlo, ossia guarirlo”. È il messaggio lanciato dal Prof. Geremia Bolli, Dipartimento Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Perugia – Sezione Endocrinologia, luminare nazionale nel campo, durante la sua Lectio Magistralis al Convegno di Taranto, accolto alla Base Navale di Mar Grande, che lo ha patrocinato come Marina Militare.
Il Ministero della Salute deve capire che il Diabete dell’adulto e quello infantile sono malattie diverse.
Durante il suo excursus nel corso di un secolo in cui si è scoperto e imparato ad usare l’insulina, Bolli ha affrontato il tema del diabete di tipo 1, che insorge in età pediatrica o adolescenziale (ma le stime segnalato l’aumento di casi di esordio anche in età adulta), sottolineandone le differenze con il diabete tipo 2, che insorge prevalentemente in soggetti adulti o anziani. “Sono malattie diverse – ha scandito Bolli – sbaglia il Ministero della Sanità a tenerle sotto la stessa ‘targa’. In comune hanno soltanto la glicemia alta”. Il diabete tipo 1 è una malattia autoimmunitaria con esordio brusco, che necessita della terapia insulinica; il diabete tipo 2, in continua crescita, è una malattia metabolica, che può decorrere in modo silente (senza sintomi) per anni; se diagnosticata precocemente può essere tenuta sotto controllo con cambiamenti dello stile di vita (dieta sana; attività fisica, limitato consumo di alcolici e fumo); se questi non sono sufficienti, andrà associata una terapia con uno o più farmaci.
Paola Boldrini, Vice Presidente dell’Intergruppo Parlamentare su Diabete, Obesità e Malattie Croniche non Trasmissibili, ha focalizzato l’attenzione sul diabete di tipo I, noto anche come diabete infantile, benché contrariamente alla sua denominazione, persista o si manifesti anche in età adulta. Ha enfatizzato l’importanza della diagnosi precoce e della tempestività nell’avvio di un trattamento multidisciplinare. Un’attenzione particolare è stata posta sulla fase di transizione dall’infanzia all’adolescenza e all’età adulta.
L’aumento dei casi di diabete tipo 2 è da attribuirsi – secondo Cosimo Tortorella, Direttore del Dipartimento di Medicina Interna dell’Ospedale di Taranto, a cattivi comportamenti ed errate abitudini alimentari oltre alla sedentarietà, per molti soggetti sin dall’infanzia. “Le classi economicamente e socialmente svantaggiate sono le più colpite”, spiega Gabriella Ficocelli, Assessore ai Servizi Sociali, alle Politiche di Inclusione e alle Pari Opportunità del Comune di Taranto. Le persone svantaggiate economicamente e con minor istruzione tendono ad adottare comportamenti a rischio per vari motivi, come una percezione distorta dei rischi, maggiore stress psicosociale, scelte limitate nei modelli di consumo e un accesso inadeguato alle cure e all’educazione sanitaria.
Monica Priore, Presidente Feder Diabetici Puglia e Cosimo Rodia, responsabile scientifico del congresso consegnano il premio alla carriera, per l’impegno e l’umanità, al Prof. Geremia Bolli, Dipartimento Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Perugia.
A breve l’avvio di un progetto di screening dedicato al diabete
Paolo Stella, Responsabile della Sezione Farmaci del Dipartimento di Salute della Regione Puglia, ha comunicato il prossimo avvio di un progetto finalizzato a individuare attraverso programmi di screening dedicati i casi di diabete sommerso.
Per quanto riguarda il diabete, infatti, non esiste ancora un Registro Nazionale di raccolta, non esistono dati precisi ma solo stime. Si ipotizza che una persona su tre potrebbe non essere a conoscenza di essere affetta da questa patologia, come sottolineato da Stefano Nervo, Presidente di Diabete Italia.
La centralità del paziente, fondamentale per garantire un approccio olistico
Durante il convegno sono state affrontate molte tematiche, dando spazio anche a quelle meno note o sottovalutate ma comunque importanti per la qualità di vita dei pazienti con diabete. Tra i temi fondamentali, si è parlato di:
- gestione della terapia durante il ricovero, nel pre-intervento o prima di esami radiologici;
- uso di tecnologie innovative;
- intelligenza artificiale e personalizzazione delle terapie nei diversi setting clinici;
- diabete e sport, con focus sulla prevenzione e su trattamenti mirati a incentivare l’attività fisica intesa come terapia per migliorare il benessere psico-fisico dei pazienti.
Il sostegno della Marina Militare: il fiore all’occhiello
L’Ammiraglio di Divisione Giacinto Sciandra, Comandante della Seconda Divisione Navale di Taranto, ha illustrato il significato dell’ospitalità alla base navale. Ha sottolineato il privilegio di mettere a disposizione le strutture della Stazione Navale Mar Grande di Taranto e della Marina Militare per questo significativo convegno scientifico sulla gestione del diabete. L’aumento costante dei casi di questa patologia rappresenta una sfida importante per il nostro Paese e per la Regione, e l’importanza di un approccio multidisciplinare per affrontarla è sempre più evidente.
La Marina Militare è lieta di sostenere iniziative che promuovono la salute e il benessere della popolazione.
La collaborazione con Diabete Italia e FederDiabete Puglia evidenzia l’impegno della Forza Armata nel diffondere conoscenze e pratiche utili a migliorare la vita dei pazienti. L’Ammiraglio ha espresso gratitudine per l’opportunità di partecipare a questo evento e condividere esperienze e risorse con il personale sanitario e le associazioni di pazienti, con l’obiettivo di lavorare insieme per migliorare la qualità della vita delle persone con diabete e sensibilizzare sull’importanza di prevenire e – nel caso di una diagnosi – di gestire al meglio questa patologia cronica.
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“Diabetes and Unmet Needs. Tutto ciò che gli studi non dicono”, Taranto, 19 – 20 aprile ’24