Prevenzione del diabete tipo 1: se n’è parlato all’81° Congresso dell’American Diabetes Association (#ADA2021), 25-29 giugno 2021, il più importante appuntamento mondiale nell’area della diabetologia.
Il primo trattamento della storia per la prevenzione del diabete di tipo 1
In tema di terapia preventiva del diabete di tipo 1, il teplizumab (un anticorpo monoclonale umanizzato anti-CD3) utilizzato nei soggetti ad alto rischio di sviluppare diabete di tipo 1, ha dimostrato di riuscire a ritardare la comparsa dei sintomi di diabete tipo 1 di circa 2 anni. L’Advisory Committee dell’FDA, Food and Drug Administration, agenzia governativa statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici ha già dato parere positivo per questa indicazione.
Teplizumab ritarda l’insorgenza del diabete di tipo 1 nei soggetti ad alto rischio. Attesa a breve l’approvazione dell’FDA
I dati attualmente disponibili, nei soggetti trattati con teplizumab mostrano un ritardo di insorgenza della malattia di 32,5 mesi con una riduzione del rischio del 54%. Ad oggi considerando la popolazione iniziale, il 22% dei soggetti con placebo è libero da malattia, contro il 50% dei soggetti trattati con teplizumab che al momento si è dimostrato un trattamento sicuro e di breve durata (10-14 giorni).
Il 27 maggio 2021 è stato discusso alla Advisory Committee di FDA e a giorni ci sarà la definitiva risposta di FDA. Il teplizumab diventerebbe così il primo trattamento della storia per la prevenzione del diabete di tipo 1. L’approvazione potrebbe cambiare radicalmente l’approccio alla malattia, soprattutto perché richiederebbe l’identificazione dei soggetti da trattare, che oggi sono esclusivamente ricercati nei soggetti con familiarità positiva all’interno di studi accademici.