A cura dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD)
In occasione dei suoi primi 50 anni, l’Associazione Medici Diabetologi (AMD) festeggia “esportando” gli Annali: durante il XII Convegno di Fondazione AMD – che si è svolto a Roma il 16-18 maggio ‘24 – la Fondazione ha infatti celebrato le sue cinque decadi di storia con l’avvio di una partnership internazionale al fianco dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS/WHO Europe) e dell’International Diabetes Federation (IDF) – Europe per migliorare la gestione del diabete e delle sue complicanze nel Vecchio Continente.
Durante il gremitissimo convegno, gli specialisti diabetologi, hanno fatto il punto sulle principali innovazioni dell’universo diabete. Grazie alla digitalizzazione, si sta sperimentando la possibilità di collegare i dati dei sensori del glucosio direttamente al Fascicolo Sanitario Elettronico dei pazienti con diabete. Sfruttando le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale, AMD sta mettendo a punto un algoritmo per individuare precocemente i pazienti più a rischio di sviluppare complicanze diabetiche.
In un Simposio congiunto con WHO Europe e IDF Europe, gli “Annali” sono stati presentati come best practice da esportare all’estero.
Il fulcro della collaborazione con OMS/IDF, è individuare metodi efficaci per misurare e/o migliorare l’assistenza diabetologica nei diversi Paesi Europei.
Gli “Annali AMD”, storica indagine condotta periodicamente dall’Associazione Medici Diabetologi per fotografare la qualità delle cure erogate in Italia alle persone con diabete, hanno destato l’interesse degli esperti OMS e IDF intervenuti al Convegno commemorativo di Roma per conoscere più da vicino i dettagli di questo Sistema di Monitoraggio e valutarne l’applicabilità in altri Paesi. I risultati dell’Ultima Edizione degli Annali saranno presentati ufficialmente giovedì 23 maggio presso l’Auditorium Cosimo Piccino del Ministero della Salute, in Lungotevere Ripa 1.
Assistenza diabetologica: un grande futuro dietro le spalle
“In questi 50 anni la nostra Associazione ha saputo rispondere alle diverse sfide che i cambiamenti della società e l’evoluzione della diabetologia ci hanno posto, ma è anche stata in grado di influenzare quest’evoluzione, portando continua innovazione”, ha dichiarato Riccardo Candido, Presidente AMD che ha aperto i lavori del Convegno. “Abbiamo sviluppato una grande esperienza nella raccolta dei dati che ha permesso agli Annali AMD di diventare una ‘best practice’ da esportare fuori dai confini nazionali. Misurare e analizzare le performance delle strutture di diabetologia non è una questione solo per addetti ai lavori, assume importanza anche per le persone con diabete, perché permette di capire se il sistema sanitario stia o meno offrendo loro la migliore assistenza possibile”.
Soddisfare gli obiettivi terapeutici e assistenziali tuttora disattesi
La Dichiarazione di Belgrado del 2023 sulla necessaria accelerazione di prevenzione, diagnosi e trattamento del diabete ha riaffermato con forza una serie di obiettivi che i Paesi Europei si sono impegnati a raggiungere. Tuttavia, tali obiettivi risultano ancora disattesi, considerato il crescente impatto del diabete nella Regione Europea dell’OMS, incidenza che non accenna a diminuire. Secondo l’IDF, un terzo dei casi non viene diagnosticato e fino alla metà dei pazienti non raggiunge gli obiettivi terapeutici. È urgente quindi implementare sistemi per analizzare i punti critici dell’assistenza; senza contare che molti Paesi ne sono ancora privi. Per questo motivo, gli Annali hanno attirato l’attenzione di OMS Europa e IDF Europe, con i quali AMD ha avviato un percorso di collaborazione, formalizzato durante un simposio dedicato congiunto, che si è svolto all’interno del Convegno.
Focus sull’evoluzione dell’approccio al diabete e alle complicanze
Durante l’evento a Roma (16-18 maggio), gli specialisti dell’AMD hanno fatto il punto anche sulle significative trasformazioni che stanno interessando il mondo del diabete. “Oggi l’innovazione avanza su diversi fronti,” ha sottolineato Graziano Di Cianni, Presidente della Fondazione AMD. “Nel campo farmacologico, con nuove molecole che hanno guadagnato attenzione per la loro efficacia nella riduzione del peso e nel trattamento dell’obesità; nel campo tecnologico, con continui aggiornamenti sui sensori per il monitoraggio continuo del glucosio, microinfusori di insulina e sistemi integrati. Ma l’innovazione è anche organizzativa. Grazie alla digitalizzazione, alla telemedicina e al teleconsulto, si stanno aprendo scenari in cui sarà possibile, ad esempio, caricare i dati glicemici rilevati dai sensori direttamente nel Fascicolo Sanitario Elettronico, rendendoli accessibili al medico di famiglia o allo specialista. Per noi medici, sarà più facile raggiungere alcune categorie specifiche di pazienti, come i residenti in RSA o i malati in carcere.”
Il contributo dell’Intelligenza Artificiale
Da considerare anche “il grande capitolo dell’Intelligenza Artificiale,” sostiene l’esperto, “dove i dati sono fondamentali. Grazie agli ‘Annali’, che costituiscono un patrimonio immenso di informazioni, abbiamo recentemente sviluppato un protocollo di studio per testare un algoritmo basato proprio sul nostro database. Questo algoritmo permetterà ai diabetologi di individuare precocemente i pazienti più a rischio di complicanze diabetiche.”
Un occasione di dialogo e confronto fattivo tra tutti gli attori
Il Convegno della Fondazione AMD rappresenta da sempre un punto di incontro per i Gruppi di Studio societari e intersocietari, le Sezioni Regionali, i Comitati scientifico, didattico ed editoriale, nonché i Board editoriali, che condividono le loro iniziative. Oltre a favorire il confronto sulle più recenti innovazioni cliniche, terapeutiche e di ricerca scientifica, la tre giorni del congresso ha offerto anche un’opportunità di dialogo con le istituzioni, altri specialisti, la medicina generale e le persone con diabete. Moltissimi i temi su cui confrontarsi:
- la prevenzione del diabete;
- la riorganizzazione dell’assistenza per il diabete e le patologie croniche multiple;
- la gestione multiprofessionale e multidisciplinare.
Sono state anche programmate sessioni clinico-pratiche per i giovani diabetologi, condotte da esperti nei diversi settori delle complicanze croniche del diabete.