Una diagnosi precoce di diabete è determinante per instaurare un corretto piano di controllo del diabete e di prevenzione delle complicanze a lungo termine che rappresentano il vero pericolo del diabete, malattia che oggi si può controllare molto bene. Per questo è fondamentale, anche prima dei 40-45 anni, controllare periodicamente la glicemia, in particolare nei soggetti sovrappeso od obesi, in chi soffre di ipertensione e in chi conduce uno stile di vita sedentario e segue una dieta squilibrata, molto ricca di grassi, zuccheri e superalcolici.
Come si fa a scoprire di avere il diabete?
Può avvenire in diversi modi, spesso avviene casualmente, facendo degli esami o una visita per tutt’altro. Nel caso del diabete di tipo 2, per esempio, potrebbe avvenire quando state eseguendo un check up completo o un esame del sangue oppure un esame dall’oculista. All’esame dell’occhio, infatti, si può riscontrare una retinopatia diabetica, una delle complicanze del diabete, in cui i vasi sanguigni dell’occhio vanno incontro ad alterazioni diabetiche. In altri casi, è il medico stesso a sottolineare che alcuni sintomi che lamentate potrebbero essere un campanello di allarme della malattia.
In tutti i casi in cui si sospetta un diabete che cosa occorre fare?
Se il vostro medico ha il sospetto che possiate avere il diabete, vi prescriverà un esame del sangue a digiuno, e un esame delle urine, per valutare il livello di glucosio, in entrambi. Potrebbe essere il vostro medico a effettuare il prelievo; molti dispongono dell’attrezzatura necessaria in ambulatorio e possono fornire direttamente i risultati.
In alternativa, se non sia ha un laboratorio di analisi facilmente raggiungibile, anche alcune farmacie sono in grado di fare entrambi gli esami: quello del sangue direttamente in farmacia, mentre le urine saranno da consegnare sigillate in un contenitore apposito sterile. Poco attendibile è, invece, il risultato ottenuto mediante sangue capillare (usando i reflettometri, ovvero gli strumenti che valutano la glicemia in pochi secondi pungendo un dito del soggetto). Se non potete fare una glicemia con un prelievo venoso, può andare bene anche questo metodo per avere un’idea di massima della vostra glicemia, ma è sbagliato fare diagnosi (o escluderla) con il solo uso del reflettometro.
È sufficiente solo l’esame delle urine per fare diagnosi di diabete mellito?
Per accertare con precisione la glicemia è meglio eseguire l’analisi del sangue; non esiste infatti una corrispondenza esatta tra la glicosuria (presenza di glucosio nelle urine) e la glicemia (presenza di glucosio nel sangue).
È sempre sufficiente un semplice esame del sangue e/o delle urine per fare diagnosi di diabete di tipo 2?
Non sempre. Il risultato ottenuto dall’esame delle urine è inaffidabile al pari di quello con il riflettometro, in quanto può variare in corso di patologie renali e alterarsi soltanto in fasi più avanzate della malattia. Mentre, una glicemia a digiuno può talvolta da sola permettere una diagnosi certa di diabete. Infatti, valori di glicemia a digiuno uguali o superiori a 126 mg/dl in almeno due occasioni distinte sono diagnostici di diabete. A volte la glicemia a digiuno può essere normale, anche in pazienti con un diabete conclamato, oppure essere soltanto lievemente aumentata (alterata glicemia a digiuno). In questi casi, può essere necessario un test da carico orale di glucosio per slatentizzare una condizione di diabete.
- Se i valori di glicemia sono normali, compreso il test da carico di glucosio, si è praticamente sicuri di non essere affetti da diabete (un certo margine di dubbio ci può sempre essere).
- Se i valori di glicemia sono più alti della norma, ma non abbastanza da giustificare una diagnosi di diabete (alterata glicemia a digiuno o ridotta tolleranza glicidica), il medico curante vi richiederà un controllo periodico (monitoraggio) della glicemia e un test da carico di glucosio ogni 1-3 anni a seconda del vostro grado di rischio. Questo perché è noto che la condizione di “pre-diabete” può “sfociare” in un diabete conclamato in futuro. Inoltre, il vostro medico di famiglia vi potrà fornire alcuni consigli sulla dieta e l’attività fisica che potrete mettere in atto per ridurre il rischio di diabete.
- Se i valori di glicemia sono indicativi di diabete il medico, se lo ritiene opportuno anche avvalendosi della consulenza di un diabetologo, stabilirà insieme a voi un programma personalizzato sulle vostre necessità per ottimizzare il controllo della malattia.
Anche per la diagnosi di diabete di tipo 1 vanno fatti gli stessi esami?
Gli esami sono sostanzialmente gli stessi, anche se per sua natura il diabete di tipo 1 si manifesta spesso in modo brusco, all’improvviso e questo può rendere necessario il ricovero in ospedale, dove verranno fatti tutti gli esami più indicati e si aspetterà che la situazione di stabilizzi. Se i risultati degli esami saranno indicativi di diabete di tipo 1, il paziente verrà seguito da un team di specialisti, anche se sempre più medici di base sono in grado di fornire tutte le informazioni e le indicazioni necessarie, per entrambi i tipi di diabete. Un esame che può indirizzarci verso questo tipo di diagnosi è la determinazione degli anticorpi anti GAD (decarbossilasi dell’acido glutammico), che vengono fatti in strutture specialistiche e che se positivi sono molto suggestivi per diabete mellito di tipo 1.