Il GP Indurain del Team Novo Nordisk e la storia di David Lozano

Il GP Indurain del Team Novo Nordisk e la storia di David Lozano

Continuiamo a seguire le avventure europee del Team Novo Nordisk raccontandovi quanto successo sabato 6 aprile durante i 183 km del Gran Premio Miguel Indurain, in Spagna.

Team Novo Nordisk, l’unica squadra al mondo di ciclisti professionisti composta solo da atleti affetti da diabete di tipo 1 ha piazzato due buoni risultati, che hanno contribuito a risvegliare l’attenzione del pubblico sulla campagna che è la ragione fondante del team.

Il primo a portare in evidenza la maglietta Changing Diabetes di fronte alle telecamere spagnole è stato Stephen Clancy. Al suo debutto stagionale, il ciclista irlandese ha partecipato alla fuga che ha portato nove atleti in testa alla gara. Dopo un’ora, però, Stephen Clancy è stato costretto a rientrare nei ranghi a causa di un attacco di crampi, evento che purtroppo è abbastanza comune in chi soffre di diabete di tipo 1.

Il finale della corsa ha visto sul podio, nell’ordine, Johnatan Ivert, Luis León Sanchez e Sergio Higuita. Il primo atleta del Team Novo Nordisk in classifica è stato David Lozano, che ha tagliato il traguardo a 12 minuti di distanza dal vincitore.

“È stata una gara molto dura” ha dichiarato David, il 29enne atleta spagnolo “io mi sentivo in forma, ma purtroppo ero in una cattiva posizione all’interno del gruppo e non sono riuscito a partecipare alle azioni di fuga. Avevo pianificato di tentare uno scatto sulla seconda salita, ma un problema tecnico con le ambulanze ha congelato la corsa per un po’. Sul finale purtroppo non ho avuto le gambe per seguire lo scatto degli altri”.

David e lo sport: una storia particolare

La storia di David Lozano è particolarmente interessante dal punto di vista del rapporto fra sport e terapia. Da bambino gli era stato diagnosticato un deficit dell’attenzione e iperattività (ADHD dall’inglese: Attention Deficit Hyperactivity Disorder), e i medici gli avevano consigliato l’attività sportiva come mezzo per sfogare le energie in eccesso.

David così è diventato più volte campione spagnolo di Mountain Bike, e quando a 22 anni gli è stato diagnosticato il diabete di tipo 1 è entrato subito in contatto con il Team Novo Nordisk, dimostrando a sé stesso che lo sport sarebbe riuscito ad aiutarlo anche questa volta. Il suo esempio ha contagiato anche il padre, anch’egli affetto da diabete di tipo 1, che sulle orme del figlio ha iniziato a vivere in modo più attivo, migliorando le proprie condizioni cliniche.

Una dimostrazione in più di come lo sport possa davvero cambiare il modo di vedere e di vivere il diabete.

Potrebbero interessarti