Il frutto esotico mangostano (mangosteen), ancora poco conosciuto in Italia, pare abbia delle proprietà antinfiammatorie e benefiche nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e il diabete, in particolare nelle persone obese. È quanto suggerito da uno studio del centro di ricerca Medicus Research in California (Usa) che mette in evidenza come il succo di mangostano abbia abbassato i livelli delle proteina C-reattiva (CRP) nelle persone che lo hanno assunto.
Lo studio randomizzato controllato, ed eseguito in doppio ceco, è stato condotto dal dr. Jay Udani il quale ha scoperto che l’assunzione di oltre mezzo litro al giorno di succo di mangostano riducevano di 1,33 mg/L i livelli di CRP, contro un aumento di 0,9 mg/L nelle persone appartenenti al gruppo trattato con il placebo. Un risultato «statisticamente significativo» ha commentato Udani.
L’infiammazione che può essere misurata per mezzo della presenza di CRP – una proteina prodotta dal fegato che viene poi rilasciata nel circolo sanguigno – è un affidabile predittore della malattia cardiovascolare e un precursore della sindrome metabolica, ricordano i ricercatori del Medicus Research. In presenza d’infiammazione o di un’infezione i livelli di questa proteina nel sangue aumentano considerevolmente. Poter ridurre l’infiammazione nelle persone obese è un obiettivo altamente auspicabile e per mezzo del succo di questo frutto si potrebbe avere un buon alleato naturale che non presenta possibili effetti secondari derivanti da altri tipi di trattamenti, sottolineano i ricercatori. Nonostante i positivi risultati «ulteriori studi condotto su di un numero maggiore di persone sono tuttavia necessari per confermare e definire ulteriormente i benefici di questo succo di frutta, che si è dimostrato sicuro a tutti i dosaggi testati» conclude Udani.
Fonte: 22 ottobre 2009, lastampa.it