Un gruppo di ricercatori della New York University School of Medicine ha scoperto che le dimensioni del cervello sono influenzate negativamente dai chili in eccesso e che questo provoca un’alterazione delle aree preposte all’alimentazione che induce a mangiare sempre di più. Il cervello di 44 soggetti obesi è stato confrontato con quello di 19 soggetti normopeso sottoponendoli alla risonanza magnetica con il risultato che l’amigdala degli obesi contiene più acqua e la loro corteccia orbito-frontale – che controlla il comportamento alimentare – è più piccola. Come spiega Antonio Convit, autore della ricerca: «Con questa ricerca abbiamo dimostrato per la prima volta che l’infiammazione provocata nell’organismo dall’obesità compromette l’integrità di alcune delle strutture cerebrali che sono coinvolte nel meccanismi della sazietà: potrebbero esserci meno neuroni o potrebbero essere meno attivi. La probabile causa del danno potrebbe essere nei livelli elevati di fibrinogeno che l’organismo produce per reazione all’infiammazione». La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Brain Research.
Fonte: Mente e Cervello marzo 2011