Amici Obesi: 20 anni di ascolto, sostegno e lotta per i diritti. Al via il progetto “Meno Zucchero, più salute”

Amici Obesi: 20 anni di ascolto, sostegno e lotta per i diritti. Al via il progetto “Meno Zucchero, più salute”

Amici Obesi Onlus compie vent’anni e rinnova la sua missione più autentica: dare voce alle persone con obesità nelle Istituzioni e nei tavoli di lavoro, offrendo al tempo stesso uno spazio sicuro di auto-mutuo-aiuto, ascolto e condivisione. Due decenni di presenza costante, impegno civile e comunità.

Amici ObesiSabato 15 novembre, nella splendida cornice dello storico Teatro Tordinona di Roma, l’associazione ha celebrato l’anniversario 2005–2025 con uno spettacolo teatrale e momenti di confronto tra esperti, pazienti, famiglie e sostenitori: una giornata pensata per guardare al presente con gratitudine e al futuro con responsabilità.

Ed è proprio guardando alle nuove generazioni che Amici Obesi annuncia il lancio del progetto “Meno Zucchero, più Salute”, dedicato ai bambini in età scolare: un intervento educativo urgente in un Paese in cui circa il 29% dei bambini è in eccesso ponderale e il 9,8% vive una condizione di obesità.

Venti anni di impegno e il riconoscimento dell’obesità come malattia

Il traguardo dei vent’anni di Amici Obesi arriva in un momento storico cruciale. L’Associazione ha infatti contribuito in modo determinante all’approvazione della Legge Pella (legge n. 741, 1° ottobre 2025) che riconosce l’obesità come malattia: un passo epocale, unico in Europa, che segna un cambio di paradigma culturale e sanitario.

Amici ObesiL’evento, realizzato in collaborazione con ADI – Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica, FIAO – Federazione Italiana Associazioni Obesità, SICOB – Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle malattie metaboliche, SIO – Società Italiana dell’Obesità, e con il contributo non condizionante di Bioitalia srl, Boehringer Ingelheim, Eli Lilly Italia e Novo Nordisk Italia, ha visto come moderatore d’eccezione il prof. Renato Giordano: regista, attore, autore teatrale, musicista, operatore culturale e medico endocrinologo presso l’UOC Diabetologia e Dietologia dell’Ospedale Santo Spirito di Roma.

 

Le testimonianze raccolte hanno riportato lo spirito con cui l’associazione è nata e cresciuta: «Senza il supporto di Amici Obesi non credo che ce l’avrei fatta. È vero, da soli si va veloci, ma insieme si va più lontano», racconta uno dei partecipanti.

Amici Obesi

Una visione condivisa dalla presidente Iris Zani, alla guida di Amici Obesi e FIAO:
«In questi vent’anni ho conosciuto persone straordinarie. Tutto è iniziato nel 2003, dall’incontro con quelli che poi sarebbero diventati amici e, dal 2005, cuore pulsante di Amici Obesi. Volevamo un luogo in cui sentirci accolti, senza giudizio, e trovare il coraggio di cambiare. E l’abbiamo creato. Ricordo con affetto Marina Biglia, presidente fino alla sua prematura scomparsa nel 2018: portare avanti il suo lavoro è un modo per onorarla ogni giorno».

Anche lo psicologo e psicoterapeuta Emanuel Mian, tra i massimi esperti italiani di immagine corporea e disturbi alimentari, ha inviato un caloroso messaggio di vicinanza: «Amici Obesi è stato un punto di riferimento sin dall’inizio: non solo per dare voce ai pazienti, ma per creare un dialogo realmente paritario con i professionisti. Ha abbattuto pregiudizi e contribuito in maniera decisiva al riconoscimento dell’obesità come malattia».

Amici Obesi

Quando il teatro parla di amicizia, identità e rispetto

La giornata si è aperta con lo spettacolo “¿META! – La partita più importante: essere sé stessi”, prodotto dall’Associazione SbilanciArti – Compagnia di Arti Performative APS.

Tre adolescenti – Sara, Marco e Giulia – appassionati di football americano, portano in scena una storia di amicizia messa alla prova da discriminazioni, grassofobia e superficialità. La squadra diventa metafora delle relazioni autentiche e dei legami che sostengono e proteggono.

L’interesse della compagnia verso il tema dello stigma del peso nasce dalla collaborazione con il pedagogista e scrittore Francesco Baggiani, autore del volume “P(r)eso di mira – Pregiudizio e discriminazione dell’obesità” (Edizioni Clichy, 2014), il primo trattato italiano dedicato al fenomeno della discriminazione ponderale.

L’interesse della compagnia verso il tema dello stigma del peso nasce dalla collaborazione con il pedagogista e scrittore Francesco Baggiani, autore del volume “P(r)eso di mira – Pregiudizio e discriminazione dell’obesità” (Edizioni Clichy, 2014), il primo trattato italiano dedicato al fenomeno della discriminazione ponderale.

 

Dopo lo spettacolo, si è aperto un dialogo molto partecipato con gli psicologi e psicoterapeuti Paola Medde, Emanuela Paone, Sami Schiff, cui si è aggiunto il contributo virtuale di Emanuel Mian.
«Il teatro – ha spiegato la Dott.ssa Paone – arriva dritto al punto. Gli attori hanno dato voce a una sofferenza spesso invisibile. Il messaggio deve raggiungere giovani e adulti, perché lo stigma e soprattutto l’autostigma sono difficili da scardinare anche in terapia».

 

La storia di Mario Forlano: trasformare il cambiamento in ispirazione

Tra i momenti più emozionanti, la testimonianza di Mario Forlano (@ma.rione), cantante, performer e content creator che sui social racconta con ironia e autenticità la sua vita tra emozioni, cibo e musica.

Dal gennaio 2025 ha intrapreso un percorso di benessere personale, seguito da una nutrizionista e una psicologa alimentare, che lo ha portato a perdere quasi 60 kg. Sul palco ha condiviso la sua storia come un invito a non smettere mai di volersi bene.

«Mi ha colpito la sua capacità di trasformare i social in un diario di consapevolezza» commenta Iris Zani. «Le sue parole sono una guida per chi si sente fragile e solo, soprattutto tra i più giovani».

Meno Zucchero, più Salute

Un progetto per il futuro: educare bambini e famiglie a un consumo più consapevole di zucchero

La parte conclusiva dell’evento è stata dedicata alla prevenzione dell’obesità infantile, tema cruciale per la salute pubblica.

La prof.ssa Stefania Mariani, endocrinologa, ha illustrato il quadro scientifico che accompagna il lancio del progetto “Meno Zucchero, più Salute”, promosso originariamente nel 2017 da SAFE – Safe Food Advocacy Europe, organizzazione belga impegnata nella tutela dei consumatori nel settore alimentare.

Ora il progetto arriva in Italia grazie ad Amici Obesi e sarà rivolto ai bambini in età scolare e alle loro famiglie, con l’obiettivo di informare, educare e favorire scelte alimentari più sane e consapevoli.

«Questi 20 anni raccontano un intreccio di vite che si sostengono e si incoraggiano» conclude Iris Zani. «Molte sfide ci attendono ancora, e crediamo che la prevenzione sia uno dei passi più importanti. Le persone sono l’anima della nostra associazione, e questa storia continua grazie a loro».

Abbiamo cambiato il presente, continuiamo a costruire il futuro.

 

CONTATTI
Amici Obesi Onlus
Cell +39 329 213 6641
Email: [email protected]
Web: https://www.amiciobesi.it/

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