Il glucagone è un ormone secreto dal pancreas coinvolto nei meccanismi di regolazione della glicemia, insieme all’insulina di cui è antagonista; ha il compito di controllare che i livelli di glucosio nel sangue si mantengano nei limiti: se scendono, viene rilasciato glucosio nel sangue. Ora, secondo una ricerca della University of Texas, il glucagone potrebbe aiutare nella cura del diabete, accanto all’insulina. Spiega il coordinatore della ricerca, Richard J. Stock: « Abbiamo sperimentato che l’azione sul glucagone è molto efficace nel ridurre la glicemia. Anche quando la malattia è ben controllata, la maggior parte dei pazienti con il diabete di tipo 2 presentano un eccesso di attività del glucagone; inibire la sua attività potrebbe essere un nuovo modo per abbassare lo zucchero nel sangue e curare meglio la malattia. Sebbene il glucagone sia tato scoperto nello stesso periodo dell’insulina, la ricerca su questo ormone è stata carente, a differenza di quella effettuata sull’insulina». Dopo decenni in cui il diabete di tipo 2 è stato trattato solo con l’insulina, la nuova ricerca americana offre ora nuove e più sicure prospettive di cura, grazie alla possibilità di inibire l’effetto del glucagone sul glucosio, senza impedire le altre funzioni dell’ormone. La ripresa della ricerca sul glucagone è stata stimolata in anni recenti dal successo clinico delle incretine (INtestine SeCREtion INsulin), nuovi farmaci per la cura del diabete di tipo 2 che stimolano la secrezione di insulina; secondo le nuove ricerche infatti, il successo delle incretine sarebbe da attribuire agli effetti inibitori sulla secrezione di glucagone, finora sconosciuti. Lo studio statunitense è stato pubblicato sulla rivista Cell Metabolism.
Fonte: Stock RJ, Cell Metabolism, 12 aprile 2012