Una ricerca condotta dal Diabetes Epidemiology: Collaborative Analysis of Diagnostic Criteria in Europe (DECODE) e dal Diabetes Epidemiology: Collaborative Analysis of Diagnostic Criteria in Asia (DECODA) ha fornito nuove prove a supporto dell’ipotesi che per una buona gestione delle patologie cardiovascolari (CVD) servano strategie su misura per i diversi gruppi etnici.
Analizzando campioni di sangue di 52,355 uomini e donne di età compresa tra i 25 e i 74 anni e di 12 diverse nazionalità, i ricercatori hanno suddiviso i soggetti, a seconda del livello di glucosio nel sangue, in quattro categorie: normoglicemici, prediabetici, diabetici non diagnosticati e diabetici diagnosticati. Da questa ricerca è emerso inoltre che i profili lipidici dei partecipanti variavano a seconda della loro nazionalità. Il colesterolo LDL, ad esempio, risultava sempre più basso in soggetti di nazionalità indiana rispetto agli altri gruppi etnici; le persone provenienti dall’Europa del sud avevano livelli di trigliceridi inferiori rispetto alle popolazioni asiatiche e rispetto agli europei del centro e del nord mentre questi ultimi mostravano una tendenza a più alti livelli di colesterolo LDL rispetto a persone di nazionalità asiatica.
I fattori che determinano questa differenza del profilo lipidico potrebbero essere di diversa natura: genetica, ambientale, psicosociale o culturale. Tuttavia imparare a conoscere le peculiarità di profili diversi condizionati dall’appartenenza etnica potrebbe aiutare a sviluppare linee guida su misura per la prevenzione e la cura delle malattie cardiovascolari nei diversi gruppi etnici.
Fonte: 9 febbraio 2010, Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism