In Italia è stato stimato che il 5,2% delle donne abbia il diabete e secondo la ”medicina di genere” il sesso della persona influisce sullo stato di salute e sulla percezione della malattia. La prevenzione è decisiva per limitare la diffusione del diabete e per ritardarne la cronicizzazione; con la prevenzione diminuiscono i disagi per i malati e i costi per la sanità. L’efficacia della prevenzione aumenta se viene applicata per genere, in modo da definire più appropriatamente i fattori di rischio, le diagnosi e i trattamenti.
Nella conferenza stampa che si è recentemente tenuta nella Sala Nassiriya del Senato della Repubblica il tema era ”Diabete: donne e domani. Quale prevenzione?”.
La senatrice Laura Bianconi, vice presidente dei senatori del Popolo delle libertà e componente della Commissione Igiene e Sanità ha spiegato che sempre più donne, attualmente, si svolgono contemporaneamente molteplici ruoli nella famiglia, nel lavoro e nella società e spesso non trovano né il tempo né il modo per occuparsi di sé e della propria salute. «L’incidenza del diabete e le sue conseguenze negative di solito non vengono correlate al sesso dei malati. Da qualche tempo si è passati a fare questa distinzione che ha evidenziato una netta prevalenza delle complicazioni connesse a questa patologia nel caso in cui i malati coinvolti siano donne. I dati confermano una peggiore qualità e una minore aspettativa di vita, soprattutto per le donne con diabete».
La senatrice del Partito Democratico Emanuela Baio spiega che «La ricerca è la vera sfida per il diabete. In Italia a livello diagnostico e terapeutico si ottengono buoni risultati ma è fondamentale investire nella ricerca per riuscire a rintracciare la vera causa dell’insorgenza del diabete, ancora oggi sconosciuta. È una malattia silenziosa a causa della quale in un anno muoiono circa 18.000 persone, e ogni anno il Servizio Sanitario Nazionale spende cinque milioni di euro per far fronte alle complicanze. Il diabete coinvolge indistintamente uomini e donne, ma per queste ultime esiste una specificità maggiore, sia nella procreazione che nella menopausa e questi fattori causano spesso nelle donne diabetiche complicanze molto critiche.
Se prevenzione, diagnosi e cura sono essenziali, ancora tanto si può fare per garantire alle donne con diabete una maggiore attenzione mirata ad aumentare le loro aspettative di vita».
Fonte: 9 febbraio 2010, asca.it