I minerali

I minerali

In confronto alle vitamine che sono composti organici complessi, i minerali – singoli elementi inerti – possono sembrare molto semplici. Tuttavia, questi micronutrienti compiono un’ampia e affascinante varietà di tappe metaboliche essenziali alla nostra vita.

I minerali sono sostanze inorganiche presenti nelle rocce e nel terreno che entrano a fare parte della dieta umana attraverso le piante e gli animali di cui ci nutriamo. Come le vitamine, anche i minerali sono necessari in piccole quantità, in assenza delle quali, però l’organismo non è in grado di funzionare correttamente.

Dei 54 minerali noti della tavola periodica, 22 sono ritenuti indispensabili per l’organismo umano. Tra i più importanti, vi sono il calcio e il fosforo, che partecipano alla formazione dello scheletro, il ferro, che è un importante costituente dei globuli rossi, il sodio e il potassio che regolano il funzionamento dei muscoli, tra cui il cuore.

Una carenza alimentare di minerali può provocare l’insorgenza di malattie ma anche un’assunzione eccessiva può essere altrettanto pericolosa: è importante, perciò, non eccedere con gli apporti, sia tramite gli alimenti sia mediante gli integratori.

Minerali: le forme presenti nel nostro organismo

I minerali corporei si possono trovare in diverse forme in rapporto alle differenti funzioni. Esistono due forme base:

  • ioni liberi nei liquidi organici: per esempio, il sodio nei fluidi corporei, che controlla il bilancio idrico;
  • minerali combinati con altri minerali, come il calcio con il fosforo per formare l’osso (fosfato di calcio), o con altre sostanze organiche, come il ferro con l’eme e la globina per formare l’emoglobina.

Funzioni principali dei minerali

I minerali svolgono una quantità impressionante di funzioni metaboliche per l’organismo umano. Essi costruiscono, attivano, regolano, trasmettono e controllano. Per esempio, il calcio e il fosforo costruiscono lo scheletro, il sodio e il potassio controllano il bilancio idrico. Il ferro è essenziale nella formazione dell’emoglobina, ben noto trasportatore di ossigeno all’interno dei globuli rossi. Il cobalto costituisce il cuore della vitamina B12 (cianocobalamina). Lo iodio è implicato nella formazione dell’ormone tiroideo, che a sua volta regola il ritmo globale di tutto il metabolismo corporeo. Il selenio è fondamentale, insieme alla vitamina E, e in parte alla vitamina C per la sua spiccata attività anti-ossidante, che combatte l’ azione devastante dei radicali liberi, ritardando l’invecchiamento cellulare. Pertanto, lontano dall’essere statici e inerti, i minerali sono partecipanti attivi, coinvolti nel controllo di molti processi metabolici utili.

Varietà del fabbisogno

I minerali richiedono quantità variabili per ciascun elemento. Per esempio, il calcio costituisce una quota relativamente elevata del peso corporeo – circa il 2%. La maggior parte di questo macroelemento si trova nel tessuto osseo. Un soggetto maschio adulto che pesi 80 kg avrà circa 2.5 kg di calcio nel corpo. D’altra parte il ferro è un minerale traccia e si trova quindi in minime quantità. In entrambi i casi, l’entità di ciascun elemento è essenziale per il suo specifico compito.

I minerali presenti nei tessuti in quantità dell’ordine del grammo sono chiamati macroelementi. Gli oligoelementi presenti nell’ordine di misura del milligrammo sono denominati minerali o elementi traccia; infine, quelli presenti nell’ordine del microgrammo sono definiti minerali o elementi ultratraccia.

MacromineraliElementi tracciaElementi ultratraccia
  • Calcio (Ca)
  • Fosforo (P)
  • Sodio (Na)
  • Potassio (K)
  • Magnesio (Mg)
  • Cloro (Cl)
  • Zolfo (S)
  • Ferro (Fe)**
  • Selenio (Se)**
  • Iodio (I)**
  • Rame (Cu)**
  • Manganese (Mn)**
  • Cobalto (Co)**
  • Zinco (Zn)**
  • Molibdeno (Mo)**
  • Fluoro (Fl)
  • Vanadio (V)
  • Silicio (Si)
  • Litio (Li)
  • Nichel (Ni)
  • Arsenico (As)
  • Piombo (Pb)
** Oligoelementi considerati essenziali

Fonte: Costantini AM, Cannella C, Tomassi G – Fondamenti di nutrizione umana, Il Pensiero Scientifico Ed, 1999

Controllo della quantità e distribuzione

La corretta assunzione di minerali per il fabbisogno regolare dell’organismo è in genere controllata al momento dell’assorbimento intestinale e della captazione (uptake) a livello dei tessuti.

Assorbimento
I minerali sono assorbiti e utilizzati nell’organismo nella loro forma ionica attivata [caricata elettricamente in modo positivo (“+”) o negativo (“-“)]. Tre fattori influiscono generalmente sulla quantità effettiva di minerale che viene assorbito:

(1) la forma del cibo; i minerali contenuti nelle fonti animali sono in genere più prontamente assorbiti rispetto a quelli negli alimenti vegetali;

(2) il fabbisogno corporeo; se l’organismo è in deficit, si osserva un maggiore assorbimento;

(3) lo stato di salute dei tessuti; l’alterazione della superficie tissutale riduce la sua capacità di assorbimento.

Captazione tissutale (uptake)
Alcuni minerali vengono controllati a livello del loro tessuto “bersaglio” da alcuni ormoni, in modo che l’eccesso possa essere eliminato attraverso le urine. Per esempio, l’ormone stimolante la tiroide (TSH o tireotropina) controlla la captazione dello iodio dal sangue per formare l’ ormone tiroideo tiroxina. Quando l’organismo necessita di una maggiore quantità di tiroxina, viene captato più iodio dal sangue attraverso una maggiore stimolazione di TSH e ne viene escreto di meno per via urinaria. Viceversa, se il fabbisogno cala, meno iodio viene prelevato e una quota maggiore viene eliminata.

References

  • LARN – Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana, Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), IV Revisione, ottobre 2014
  • Amanda Ursell – Guida alle vitamine e ai minerali. Tecniche Nuove, 2003
  • Bruno Brigo – Vitamine e minerali. Prevenzione e cura. Tecniche Nuove, 2015

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