Arriva dal CDC di Atlanta (Center for Disease Control and Prevention) il nuovo metodo per individuare i soggetti più a rischio di sviluppare diabete di tipo 2.
Si tratta in realtà di due sistemi per misurare il punteggio del rischio di ogni persona: uno, identificato come sistema base, che calcola la propensione a sviluppare il diabete sull’analisi di caratteristiche quali la circonferenza della vita, diabete materno o paterno, ipertensione, bassa statura, età superiore a 55 anni, alto indice di massa corporea e vizio del fumo; il sistema cosiddetto avanzato si basa sugli stessi dati del sistema base, aggiungendo inoltre informazioni legate agli esiti degli esami del sangue, che valutano i livelli di glucosio, lipidi e acido urico.
Dopo aver testato entrambi i sistemi su un gruppo di 12,729 individui di età compresa tra i 45 e i 64 anni e averli seguiti per 10 anni per valutare l’incidenza del diabete di tipo 2 (che nel periodo di osservazione è stato del 19% sul totale del gruppo), i ricercatori hanno confermato che il sistema base era risultato efficace nell’individuare i soggetti a rischio diabete, ma che il sistema avanzato permetteva di identificare ancora meglio gli individui ad alto rischio.
Questa nuova scoperta, che dovrà tuttavia essere confermata da ulteriori studi, potrebbe essere molto utile nel convincere le persone più esposte al rischio di sviluppare il diabete a cominciare e soprattutto mantenere uno stile di vita più sano possibile.
Fonte: Annals of Internale Medicine; 150: 741-751