Trattare inizialmente i pazienti con diabete di tipo 2 con farmaci antidepressivi pare sia poco efficace, questa la conclusione dello studio realizzato dal Dipartimento di Psichiatria della Washington University School of Medicine di St. Louis, Missouri (Usa). Sono stati aggregati i dati di due trial allo scopo di determinare gli elementi predittivi di risposta alla somministrazione di farmaci antidepressivi in diabetici adulti, utilizzando marker convenzionali di esito iniziale di trattamento (risposta, miglioramento, remissione parziale o remissione). 387 soggetti trattati con buproprione o sertralina per un periodo massimo di quattro mesi sono stati analizzati. Tra gli elementi candidati a predire un esito scarso della terapia sono stati inclusi: il punteggio iniziale alla Back depression inventory (Bdi), il trattamento ricevuto (sertralina o bupropione) e le complicazioni diabetiche esistenti (eDC). Sui pazienti esaminati l’85,3% (330) avevano soddisfatto i criteri per un miglioramento, il 59,9% (232) per una risposta al trattamento, il 53,5% (207)per una remissione parziale e il 46,3%(179) per una remissione completa. Elementi predittivi indipendenti significativi di scarso esito si sono rivelati l’eDC (nessun miglioramento) o il trattamento con sertralina, l’eDC e un’età giovane (nessuna risposta); o ancora, il trattamento con sertralina, l’eDC e un elevato Bdi (fallimento alla remissione parziale) o la giovane età e un elevato Bdi (fallimento alla remissione completa).
Fonte: Diabetes Care, 2010;33(3):485-9