A cura dell’Associazione Medici Diabetologi*
Il piede diabetico è una condizione ancora troppo diffusa tra le persone con diabete. Si stima che in Italia, più del 15% incorra almeno una volta nella vita in un’ulcerazione del piede, una grave complicanza del diabete che, nei casi più complessi, può portare all’amputazione.
I fattori di rischio del piede diabetico
Neuropatia periferica (riduzione della sensibilità tattile e termica a livello dei piedi, sensazioni di bruciore e crampi soprattutto durante la notte), arteriopatia (riduzione della circolazione arteriosa) a livello degli arti inferiori, calzature non adeguate, conformazione del piede, delle dita o della caviglia, abitudine al fumo di sigaretta sono i fattori di rischio da tenere sotto controllo per un’adeguata prevenzione e per evitare che la complicanza peggiori nel tempo. Infatti, uno dei principali obiettivi nella gestione del paziente con piede diabetico è la riduzione del numero delle amputazioni maggiori, vale a dire a carico degli arti inferiori.
La Certificazione delle Competenze per lo Specialista Diabetologo
Con l’obiettivo di fornire al medico diabetologo tutti gli strumenti utili per una corretta valutazione del rischio di insorgenza del piede diabetico nonché per una corretta presa in carico del paziente, l’Associazione Medici Diabetologi (AMD) ha avviato nuovi percorsi formativi ECM, nell’ambito del ‘Progetto Certificazione delle Competenze AMD’, che saranno propedeutici alla certificazione delle competenze per il profilo di ‘medico diabetologo esperto competente in piede diabetico’.
“L’inquadramento del livello di rischio dell’ insorgenza e dell’eziopatogenesi del piede diabetico è essenziale per indirizzare il paziente verso una corretta prevenzione e un percorso di cura appropriato” – commenta Roberto Da Ros, Responsabile Scientifico dei percorsi formativi Piede Diabetico AMD. “L’obiettivo dei percorsi formativi AMD è quello di fornire allo specialista diabetologo non solo le conoscenze, ma anche le competenze per una adeguata presa in carico della persona con piede diabetico e per una corretta gestione della complicanza in tutti i suoi aspetti: dal trattamento delle ulcere o di situazioni più complesse – patologia vascolare, neuroartropatia di Charcot, alla gestione delle comorbidità, alle terapie farmacologiche da integrare nel percorso di cura.
Inoltre, come sottolinea Cesare Miranda, componente del board scientifico dei percorsi formativi Piede Diabetico AMD, “gli aspetti di comunicazione ed educazione non devono essere sottovalutati: il diabetologo deve saper offrire al paziente a rischio di piede diabetico o con manifestazioni già evidenti della complicanza informazioni ed indicazioni chiare per la corretta autogestione, così da rendere il paziente consapevole ed autonomo nell’adottare accorgimenti e buone abitudini che evitino o rallentino decorsi più complessi”.
“Come AMD da anni ci impegniamo per guidare i nostri associati diabetologi verso una formazione completa, che tenga conto di tutti gli aspetti legati alla patologia diabetica, estremamente complessa per comorbidità e rischi di complicanze diabetiche – commenta Paolo Di Bartolo, Presidente AMD. “Con l’avvio di questo nuovo percorso FAD ECM, l’Associazione Medici Diabetologi vuole arricchire il progetto di certificazione delle competenze AMD con un percorso dedicato specificatamente al piede diabetico per offrire agli specialisti tutti gli strumenti idonei per un corretto inquadramento clinico e una diagnosi tempestiva di questa complicanza diabetica”.
È importante che il paziente con diabete possa chiedere senza vergogna al proprio diabetologo di controllare anche la salute dei piedi e possa ricevere i consigli più adeguati da un professionista con competenze certificate.
Reference
* L’Associazione Medici Diabetologi (AMD), costituita nel 1974, con oltre 2000 iscritti è la più grande associazione scientifica della diabetologia italiana. Affiliata all’International Diabetes Federation (IDF), AMD: (1) promuove la diffusione sul territorio di strutture idonee alla prevenzione, diagnosi e cura del diabete mellito; (2) si occupa della qualificazione professionale e dell’aggiornamento culturale del personale sanitario operante in tali strutture; (3) si adopera affinché la diabetologia e la figura del medico diabetologo acquisiscano e mantengano la loro autonomia dal punto di vista didattico e clinico e costituiscano il principale punto di riferimento nella cura del paziente con diabete.
L’AMD promuove la ricerca in campo diabetologico, clinico e terapeutico e collabora con le altre istituzioni che hanno finalità e interessi comuni.