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Diabete tipo 2, sovrappeso e attività fisica: tra miti e realtà
Un’attività fisica moderata e regolare fa sempre bene a tutti, persone sane e con diabete o in sovrappeso, a qualsiasi età. L’esercizio fisico aiuta a tenere sotto controllo i valori della glicemia, del colesterolo cattivo e dei trigliceridi riducendo il rischio di ipertensione, obesità e altre malattie.

Anche per i bambini il grasso addominale è un fattore di rischio di diabete
Si è svolto nelle scorse settimane a Milano il Meeting internazionale di Endocrinologia pediatrica, nel corso del quale è stato affrontato il problema del grasso viscerale, quello che circonda gli organi interni, come fattore predittivo del rischio di diabete anche nella popolazione pediatrica.

Lo scheletro funziona come un organo e produce ormoni
Nel corso di un convegno sull’endocrinologia dell’osso che si è tenuto recentemente a Roma, è stata presentata una scoperta che apre nuove scenari diagnostici: il rischio di diabete o l’infertilità potranno essere previsti grazie a una radiografia o ad altri esami delle ossa.

Scoperta la relazione fra diabete, obesità e aterosclerosi
Importanti novità per la cura di patologie invalidanti come il diabete e l’obesità sono prospettate dalle ricerche di Saverio Cinti, direttore dell’istituto di Anatomia dell’Università Politecnica delle Marche.

Nuove terapie dell’obesità possibili grazie alle cellule adipose
Lo studio delle cellule adipose apre nuove prospettive per la biologia cellulare e per la terapia del diabete, dell’obesità e di tutte le patologie che potranno giovarsi dell’uso delle cellule adipose staminali

La dimensione delle cellule adipose predice rischio diabete nelle donne
Le donne con cellule adipose grandi hanno più probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2 con il passare degli anni. Lo sostengono gli studiosi della University of Gothenburg, in Svezia, in seguito a una ricerca condotta su 1302 donne tra i 38 e i 60 anni a partire dagli anni 1974-1975.

Studio identifica un nuovo gene del diabete e il suo "interruttore"
Alcuni scienziati finanziati dall'Unione europea hanno identificato un gene associato con un aumentato rischio di sviluppare il diabete e un "gene saltante" che ne disturba l'attività e che favorisce la riduzione della malattia.

Il livello di angiotensina II segnala accumulo di grasso corporeo e insulino-resistenza
Secondo uno studio giapponese negli individui obesi e con diabete di tipo 2 la presenza di angiotensina II nel plasma è strettamente associata al peso corporeo e ai marcatori dell'insulino-resistenza.