Una staffetta lunga circa 260 km, che verrà corsa ininterrottamente dagli atleti del team di We Love Insulina, con partenza nelle prime ore di sabato 24 settembre dalla riva del Mar Adriatico a Lido di Pomposa e arrivo nel pomeriggio di domenica 25 sulla riva del Mar Tirreno sulla celebre Passeggiata lungomare di Viareggio (Lu), dove verrà allestito uno stand informativo allestito.
L’associazione We Love Insulina intende dimostrare sul campo che col il diabete di tipo 1 si può fare tutto, e anche di più, ma solo se al momento dell’esordio della malattia c’è stata una diagnosi tempestiva, e se si ha alle spalle un valido centro diabetologico che ti segue. L’evento è stato presentato ai media il 4 agosto 2016 a Comacchio e una seconda conferenza stampa è prevista nel mese di settembre a Viareggio, versante tirrenico.
WELOVEINSULINA Coast to Coast, 23-24-25 settembre 2016
“Weloveinsulina Coast to Coast” è un evento che nasce dall’amara consapevolezza che, ancora oggi, nonostante il grande lavoro svolto negli anni dalle molte Associazioni di pazienti con diabete che operano sul territorio, si continua spesso ad assistere a diagnosi di diabete di tipo 1 (DMT1) ritardate, tanto che nel mese di marzo 2016 la SIEDP (Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica), società scientifica aderente a Diabete Italia, ha lanciato con la collaborazione dei coordinamenti nazionali di associazioni dell’ambito pediatrico una massiccia campagna di sensibilizzazione nazionale (“Tanta pipì? Tanta sete? Anche i bambini possono avere il diabete. Parlane con il suo pediatra.”) che ha visto distribuire materiale informativo presso gli studi di 10.000 pediatri e nelle scuole di tutta Italia, e che ha commissionato la realizzazione di uno spot televisivo, con il simpatico duo di comici: Ale e Franz.
L’evento di WeLoveInsulina Team si inserisce in questo contesto, nel quale, con la tipica semplicità e capacità di arrivare in mezzo alla gente dell’Associazione, vuole tessere un filo da costa a costa dell’Italia unendo simbolicamente in un messaggio dirompente Comuni e Regioni, dal Mar Adriatico al Mar Tirreno, con lo scopo di rendere sempre meno invisibile chi convive con il DM1, e di far conoscere a tutti quelli che ci incontrano quali sono i sintomi di insorgenza (comunemente definita “esordio”) del diabete di tipo 1, che può manifestarsi in bambini anche molto piccoli.
Un filo lungo circa 260 km, che saranno corsi ininterrottamente a staffetta dagli atleti del team WeLoveInsulina, con partenza nelle prime ore di sabato 24 settembre dalla riva del Mar Adriatico a Lido di Pomposa (FE) ed arrivo nel pomeriggio di domenica 25 settembre sulla riva del Mar Tirreno sulla celebre passeggiata lungomare di Viareggio (LU), dove saranno accolti dai propri simpatizzanti che si riuniranno già qualche ora prima attorno ad uno stand informativo allestito insieme ad una rappresentanza di Associazioni di persone con DM1 del territorio.
Un obiettivo nobile e di crescente coinvolgimento e visibilità
L’associazione Weloveinsulina Team intende dimostrare sul campo e non seduti dietro un tavolo che col DM1 si può far tutto, e anche di più, ma solo se al momento dell’esordio della malattia c’è stata una diagnosi tempestiva, e se si ha alle spalle un valido centro diabetologico che ti segue.
Atleti con e senza diabete di tipo 1, correranno ininterrottamente in una staffetta, con la bandiera del team che li rappresenta e che da anni si adopera a favore di una battaglia, una crociata, che avanza a colpi d’amore, di cuore in cuore, di sorriso in sorriso, fino a non sentirsi più soli. Gli atleti saranno supportati da un pulmino e da un camper, entrambi con il logo dell’associazione, accompagnati da fotoreporter e cameramen che aggiorneranno in tempo reale i social network e la stampa sullo svolgimento dell’evento, dandone ampia visibilità all’opinione pubblica.
L’evento sarà presentato ai media in occasione di due conferenze stampa, la prima organizzata il 4 agosto 2016 a Comacchio (FE), versante adriatico, la seconda prevista per il mese di settembre a Viareggio, versante tirrenico. A entrambi gli eventi parteciperanno il Dr. Valentino Cherubini, Direttore della Diabetologia Pediatrica dell’AOU Ospedali Riuniti di Ancona e la D.ssa Sonia Toni dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, dove il piccolo Plinio, lì giunto in condizioni disperate, ritornò alla vita, grazie alle cure e all’amore dei medici e della famiglia.
“Alito che sa di frutta? Tanta sete? Tanta pipì? Potrebbe essere diabete di tipo 1, rivolgiti subito al pediatra!”
Nel 1977 Oman Craig, famoso medico, diceva che “Il diabete di tipo 1 è una diagnosi facile, se la si ha in mente”. Sui volantini dell’associazione WeLoveInsulina si legge: “Alito che sa di frutta? Tanta sete? Tanta pipì? Potrebbe essere diabete di tipo 1, rivolgiti subito al pediatra!” E lo si vuole dire a tutti, con lo sport, col sorriso, con il Coast To Coast, perché quello che è accaduto a Plinio Ortolani non accada #maipiùanessuno!
Chi è Weloveinsulina Team
“Weloveinsulina Team” è un’associazione sportiva dilettantistica fondata nel 2015 a Sansepolcro (AR), dopo che un gran movimento di persone si era creato attorno a una tragica vicenda avvenuta nel 2009, narrata nel libro “La forza che ho dentro” di Iacopo Ortolani, il cui figlio Plinio, allora un bambino di soli 18 mesi, fu coinvolto in una catena di eventi di malasanità che lo hanno portato sulla soglia della morte lasciandolo oggi con gravi disabilità che lo segneranno a vita.
Plinio è affetto da diabete mellito di tipo 1 (DM1), malattia autoimmune che non si può prevenire ma per la quale il riconoscimento tempestivo dei sintomi è presupposto fondamentale per evitare la morte o danni permanenti. Recentemente il Dr. Valentino Cherubini, Direttore della Diabetologia Pediatrica dell’AOU Ospedali Riuniti di Ancona ha dichiarato che “dal 2004 al 2013 oltre 9.500 bambini al di sotto di 15 anni hanno avuto una diagnosi di DM1 e purtroppo 4 di loro sono morti ed altri 7 hanno subito lesioni permanenti a causa di una diagnosi tardiva”.
La vicenda di Plinio, finita anche all’attenzione di famosi programmi televisivi, se da un lato ha impegnato Iacopo Ortolani dal punto giudiziario e lo sta impegnando ancora, e chissà per quanto tempo e con quali risultati, in estenuanti percorsi riabilitativi per il figlio, dall’altro gli ha dato la forza, aiutato da tantissime persone, di trasformare la tragedia di suo figlio in energia positiva a servizio di tutta la collettività, affinché quello è accaduto a Plinio non accada #maipiùanessuno, obiettivo trasformato nell’omonimo slogan ormai di utilizzo comune sui social networks e in tutte le altre occasioni di sensibilizzazione.
Da una tragedia è nata quindi Weloveinsulina, che non è un’associazione per persone con diabete ma rappresenta una risposta per chi, come molti, ritiene che debba esser fatto qualcosa di innovativo per fare informazione sul DM1, la cui diagnosi, anche se priva di complicanze, è di per se stessa evento dirompente nella vita dei pazienti e delle famiglie dei bambini ed adolescenti colpiti, in quanto non coinvolge solo aspetti in ambito medico in senso stretto, ma anche di tipo psicologico e sociologico, specie se la collettività ne ignora caratteristiche ed esigenze delle persone colpite.