Il decalogo della Società Italiana di Diabetologia per gestire il diabete

In occasione della Giornata Mondiale del Diabete 2014, la Società Italiana di Diabetologia (SID) ha emanato un decalogo che raccoglie i consigli di base per calare nella vita di tutti i giorni i principi sul vivere sano. Non è necessario essere drastici nella dieta o campioni olimpionici nel praticare un’attività fisica. Bastano poche regole. Da seguire però con costanza tutti i giorni. La vera protagonista è la persona con il diabete e la sua determinazione nel volersi più bene e nel non darla vinta al diabete.

Lo stile di vita, l’aderenza alle terapie e ai controlli prescritti, l’abitudine all’autocontrollo della glicemia fanno la differenza e possono far vincere la battaglia contro questa subdola malattia.

1 AUTOCONSAPEVOLEZZA. Il diabete non impedisce di condurre una vita normale, se tenuto sotto controllo. Per questo non può essere banalizzato o considerato un semplice disturbo. E’ una malattia cronica, potenzialmente grave se trascurata – che richiede grande consapevolezza e massima aderenza al piano di cura stabilito con il proprio medico.

2 DIETA. Non esistono alimenti vietati alla persona con diabete. Alcuni cibi vanno però consumati con moderazione. I cibi e le bevande che contengono zucchero possono far salire molto la glicemia, ma piccole quantità non sono tassativamente vietate. E i dolcificanti probabilmente fanno più male che bene. È importante riferirsi al proprio medico o nutrizionista per avere tutte le informazioni necessarie in base al proprio tipo di diabete e alla propria condizione di salute (peso corporeo, pressione, malattie concomitanti etc).

3 PESO CORPOREO. Il controllo del peso corporeo è fondamentale per il buon compenso del diabete. Per rimanere in forma (o ritrovare il peso forma) non è necessario adottare diete drastiche (o strane), impossibili comunque da seguire per tutta la vita. Meglio scegliere una dieta ragionevole basata su pochi accorgimenti che possa essere seguita con facilità e regolarità: per esempio un po’ meno pasta, un po’ meno pane, pesce e legumi come alternativa alla carne, poco formaggio e pochi salumi, molta verdura, sempre la frutta, pochissimi dolci (e in piccole quantità), un bicchiere di buon vino, preferibilmente rosso, a pasto.

4 ATTIVITA’ FISICA. È sufficiente poco esercizio fisico ma regolare, quotidiano. Una costante attività fisica insieme a una dieta sana sono le prime medicine per tenere sotto controllo il diabete. Di attività fisica ne basta davvero poca, quella che quasi tutti possono fare senza difficoltà particolari e in modo economico: camminare mezz’ora, un’ora al giorno, meglio a passo un po’ rapido. Ma se non si riesce a camminare veloci, va bene lo stesso. Basta camminare. Tutti i giorni.

5 PIEDE DEL DIABETICO. Il piede rappresenta il ‘tallone d’Achille‘ della persona con diabete. Può essere fonte di problemi molto grandi. Per questo bisogna avere molta cura dei piedi e se compaiono lesioni, anche minime, è bene rivolgersi subito a personale sanitario (medico, infermiere, podologo) con specifica competenza per questi problemi. Il ‘fai da tè con i disturbi dei piedi è pericolosissimo. Il minimo segno non va sottovalutato, anche quelli che possono sembrare banali, meglio non aspettare, farsi vedere e chiedere consiglio subito.

6 FARMACI. I farmaci vanno assunti con regolarità e al momento giusto secondo le indicazioni ricevute dal medico di riferimento. Saltarli, ridurne/modificarne la dose o prenderli nei modi e nei tempi sbagliati, di propria iniziativa, significa darla vinta al diabete.

7AUTOCONTROLLO DELLA GLICEMIA. Tutte le persone che soffrono di diabete devono imparare a controllarsi la glicemia. Questo controllo rappresenta davvero un’arma strategica per il diabetico. I controlli vanno eseguiti in momenti diversi nell’arco della giornata – a casa o fuori – secondo quanto consigliato e stabilito con il proprio medico, vanno registrati e portati con sé durante le periodiche visite mediche di controllo del diabete.

8ESAMI. I controlli non vanno trascurati, anche se in apparenza non si hanno sintomi (il diabete può decorrere per anni senza dare alcun segno o sintomo). Se si saltano possono insorgere problemi, anche molto gravi. Per tenere sotto controllo il diabete e le sue complicanze è bene eseguire periodicamente gli esami di laboratorio (es. emoglobina glicata) e quelli strumentali (es. elettrocardiogramma) indicati dal proprio medico nel piano di cura.

9 LAVORO DI TEAM. l diabete ha molte facce e la sua cura non può essere affrontata da un solo medico ma richiede il lavoro di un team competente. Al centro del team, come capitano, c’è la persona con il diabete e la sua determinazione a non dargliela vinta alla malattia.

10 VISITE MEDICHE. Anche se il capitano del team è la persona con diabete, da soli non si può vincere la partita. È importante instaurare un buon dialogo con il medico di famiglia e consultarlo spesso e quando serve fare riferimento al proprio team diabetologico di cura (diabetologo, infermiere, dietista, ecc.). Le visite dedicate al diabete, comprese quelle dal medico curante, possono andare da un minimo di 3-4 visite all’anno fino a un massimo di 8-10 ma al giorno d’oggi – grazie ai progressi della tecnologia – possono essere integrate con contatti telematici. Il team di cura può essere anche più allargato in base al centro di riferimento e comprendere altri specialisti (es. cardiologo, oculista, nefrologo, neurologo, ecc.).

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