Il team diabetologico

Considerando il rischio di complicanze a cui va incontro il soggetto diabetico, e riflettendo sul fatto che spesso il diabete si associa ad altre malattie (insufficienza renale, malattie cardiovascolari, retinopatia etc) e fattori di rischio cardiovascolare (per es. obesità, ipertensione, ipercolesterolemia, etc), l’approccio terapeutico dovrebbe essere integrato, ovvero dovrebbe prevedere la creazione di un vero e proprio team diabetologico, almeno nei casi più complessi o di maggiore difficoltà nel raggiungere un buon controllo della malattia.
Un tale approccio implica il coinvolgimento di molti operatori sanitari che operano ciascuno in ambienti diversi in modo da prendersi cura del soggetto diabetico nella sua globalità.

Un approccio di questo genere si è andato progressivamente confermando in questi anni come il percorso più valido per fornire al soggetto diabetico un’educazione mirata sulla propria salute, un adeguato programma alimentare e di attività fisica e, non meno importante, un sostegno psicologico efficace. Questi concetti sono stati anche ribaditi nelle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e di autorevoli organismi istituzionali italiani (AMD, Associazione Medici Diabetologi, SID, Società Italiana di Diabetologia, SIMG, Società Italiana di Medicina Generale).

L’obiettivo finale del team è quello di aiutare nel modo più completo possibile il soggetto diabetico a conoscere la propria malattia e a riuscire ad autogestirla, in maniera consapevole ed autonoma, fornendo in ogni momento un supporto di riferimento specifico per il diabetico e per i suoi familiari.

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