Nel corso del congresso in corso a Innsbruch, sul trapianto delle cellule pancreatiche, è stata presentata una nuova molecola frutto di una ricerca italiana, Reparixin, che offre “una incoraggiante prospettiva” per bloccare fin dall’inizio il diabete di tipo 1, quello giovanile, oltre a consolidare la procedura per il trapianto di cellule pancreatiche. Il coordinatore del test clinico sulla nuova molecola, Lorenzo Piemonti, che è direttore del Programma Trapianto di Isole del San Raffaele Diabetes Research Institute di Milano, spiega: «I risultati ottenuti con la nuova molecola sono incoraggianti sul fronte del consolidamento del trapianto di isole pancreatiche, ma possono anche rappresentare una prospettiva per l’identificazione di una terapia in grado di prevenire la distruzione delle cellule che producono insulina, all’esordio del diabete giovanile». Il direttore del Diabetes Research Institute e del Centro Trapianti Cellulari dell’Università di Miami, in Florida, Camillo Ricordi, osserva: «Il trapianto di isole rappresenta una valida e concreta alternativa al trapianto di organo, e sono convinto del potenziale della nuova molecola per l’ottimizzazione dei risultati nel trapianti di isole. Con interesse guardo però anche alla possibilità offerta da questa nuova molecola di contribuire a strategie terapeutiche mirate a bloccare il diabete fin dalla fase di esordio». Ricordi è anche uno dei massimi esperti al mondo nelle tecniche di isolamento e trapianto di isole pancreatiche.
Fonte: Sanità News, 31 gennaio 2012