Milano, Palazzo Marino, uno dei simboli della città, il suo cuore amministrativo. E’ il giorno della presentazione alla stampa del Team Novo Nordisk, l’unica squadra di ciclismo professionistico al mondo composta esclusivamente da atleti con diabete (diabete di tipo 1). Domani prenderanno il via per il quarto anno consecutivo alla Milano-Sanremo, una delle corse più lunghe del calendario internazionale, una delle più suggestive, una delle più antiche, ben radicata nella storia di Milano.
Sulle divise dei corridori non campeggia grande il marchio dell’azienda sponsor, c’è scritto “Changing diabetes®”: è il progetto che punta a cambiare la visione collettiva sul diabete, una condizione considerata fino a pochi anni fa come invalidante. La missione dei ragazzi del Team Novo Nordisk, pedalata dopo pedalata, è proprio questa, dimostrare al mondo – innanzitutto alle altre persone malate – che la patologia non deve essere un freno, non deve neutralizzare le ambizioni e non impedisce di realizzare i propri obiettivi.
Andrea Peron e Umberto Poli saranno i portacolori italiani della squadra lungo i 290 chilometri della Classicissima Milano-Sanremo. Andrea, classe ’88, corre col Team Novo Nordisk dal 2013 e domani sarà alla partenza della Sanremo per il quarto anno consecutivo. Leggendaria la sua fuga di oltre 250 km nell’edizione 2015. Umberto, classe ‘96, ha debuttato lo scorso anno sia nella squadra professionistica del Team sia alla Milano-Sanremo, prendendo il via come corridore più giovane del gruppo. Ad entrambi il diabete di tipo 1 è stato diagnosticato a 16 anni, ma questo non ha impedito loro di realizzare i propri sogni.
La Milano-Sanremo, ormai, proprio grazie al Team Novo Nordisk, è diventata l’occasione per parlare di sport e diabete. E quest’anno il focus è sulle città: l’urbanizzazione cresce a dismisura, con essa mutano gli stili di vita, le persone fanno sempre meno attività fisica e l’alimentazione difficilmente è quella corretta. Tutto ciò porta a un aumento delle malattie croniche non trasmissibili, tra cui il diabete. Solo a Milano, ad esempio, si contano 144 mila persone affette da questa patologia, mentre, se si sommano le persone con diabete nelle 14 città metropolitane d’Italia, si scopre che in queste risiede oltre la metà (il 52%) dei diabetici di tutto il Paese.
Il Comune di Milano è determinato a mettersi in gioco per affrontare quest’emergenza: l’assessore Maiorino, nel suo benvenuto durante la conferenza stampa di oggi, ha ricordato come la salute sia una delle priorità per la città. Mettere al centro della scena il benessere della persona è uno dei punti di forza di Milano, una risposta alle sfide culturali e sanitarie che la riguardano. La sfida al diabete, in particolare, non coinvolge solo i professionisti della salute, ma ogni singolo cittadino, chiamato a fare prevenzione per vivere in buona salute più a lungo.
Uno degli elementi che gioca un ruolo fondamentale proprio nella prevenzione è l’attività fisica. Giorgio Sesti, presidente SID, Società italiana di Diabetologia, ha incoraggiato a insegnare ai bambini l’importanza di muoversi: almeno 150 minuti di attività fisica alla settimana sono fondamentali per una buona salute. A Sesti ha fatto eco Ivana Rabbone, presidente della Società di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP/ISPED), che all’esercizio fisico ha affiancato l’importanza di una dieta sana, che aiuta sensibilmente a migliorare la gestione quotidiana del diabete nei bambini con diabete di tipo 1. Angela Girelli, poi, dell’ Associazione Medici Diabetologi (AMD), è tornata sullo sport, soprattutto su quello praticato a livello agonistico: non è solo una terapia, ma un’esperienza che arricchisce e realizza le ambizioni degli atleti.
Proprio come i corridori del Team Novo Nordisk, il cui esempio riveste un ruolo psicologico molto importante per tutte le persone con diabete. Sarà anche per questo che il Team ha un grande seguito, soprattutto tra i più giovani e in particolar modo sui canali social: sette milioni di followers, tra Facebook, Twitter e Instagram. Sette milioni di persone che domani li sosterranno nei loro 290 chilometri contro il diabete, lungo la storia della Milano-Sanremo. Forza, ragazzi!