In occasione dei 100 anni dalla scoperta dell’insulina (1921-2021) e delle Olimpiadi di Tokyo 2020 (rimandate a causa dell’emergenza Covid19), “Olimpiadi della salute 2.0” è il progetto vincitore dell’hackaton “Hack to the Future”, un’iniziativa volta a promuovere, attraverso una piattaforma digitale, l’adozione di comportamenti virtuosi e stili di vita sani da parte degli adolescenti per insegnare loro il valore della prevenzione e contribuire ad arrestare la progressiva crescita del diabete.
Che cos’è l’hackaton “Hack to the Future”?
L’hackathon “Hack to the Future” è un evento, di durata variabile da 1-2 giorni a una settimana, a cui partecipano, a vario titolo, persone con competenze e profili diversi che si sfidano per trovare soluzioni innovative alle sfide assegnate. Un hackathon può avere finalità lavorative, didattiche, sociali. È caratterizzato da un modo di lavorare snello, rapido, smart, orizzontale e collaborativo.
Hack to the Future: quando si è svolto e con quale modalità?
L’evento è stato organizzato da remoto. Un gruppo scelto di esperti, divisi in team eterogenei, ha risposto alle sfide proposte per migliorare la vita dei pazienti con diabete. Per questo sono stati selezionati esperti tra medici diabetologi, psicologi, ricercatori, infermieri e rappresentanti di associazioni pazienti. L’eterogeneità dei partecipanti e la loro esperienza complementare ha permesso a ciascun team di percepire e di analizzare ogni situazione da una molteplicità di punti di vista, così da elaborare con maggior attenzione e consapevolezza le informazioni e generare una pluralità di idee e di proposte innovative.
I partecipanti hanno lavorato insieme nei pomeriggi del 14 e 15 giugno 2021. Il 17 giugno 2021 una giuria d’eccellenza ha valutato le idee e ha premiato il team vincitore con l’iniziativa “Olimpiadi della salute 2.0”.
Vince un progetto di educazione alla salute per arrestare il diabete
“Olimpiadi della salute 2.0”, è un progetto di educazione alla salute rivolto agli adolescenti e alle loro famiglie, con lo scopo di arrestare la curva in continua crescita del diabete. È stato ideato da Fabrizia Citro, specializzanda in endocrinologia e malattie del metabolismo, Luca Giudice, specializzando in endocrinologia e malattie del metabolismo, Alessandra Mauri, psicologa psicoterapeuta, Sara Pozzati, presidente Associazione Diabete Ferrara e Riccardo Trentin, presidente della Federazione Rete Sarda Diabete Ets-Odv.
- Attraverso una piattaforma digitale, il progetto vuole promuovere l’adozione di comportamenti e stili di vita salutari attraverso dinamiche di gioco e competizione tra studenti di diverse classi, con iniziative che favoriscano la socializzazione tra ragazzi (sport, esperienze, peer education) e coinvolgano attivamente le famiglie.
- La convinzione degli ideatori dell’iniziativa, che vuole inserirsi all’interno dei progetti di educazione alimentare già presenti nelle scuole e promossi dal Ministero dell’istruzione nell’ambito dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, è che “informare non basta: le iniziative di comunicazione e informazione risultano infatti fallimentari se non riescono a mettere in pratica comportamenti sani e abitudini salutari.”
- Il progetto punta allo sviluppo di una nuova salute digitale per rendere i giovani adolescenti sempre più protagonisti e responsabili della loro salute futura, coinvolgendoli con linguaggi a loro familiari.
“La diabetologia moderna è nata 100 anni fa con un evento epocale – non solo per la cura del diabete, ma per tutta la medicina – la scoperta dell’insulina”, ha sottolineato Stefano Del Prato, Professore di Endocrinologia presso l’Università di Pisa. “Ha rappresentato un fondamentale cambio di rotta, si è passati da una condizione di incapacità di curare alla possibilità di salvare milioni di vite umane. Oggi dobbiamo indagare come migliorare ulteriormente la terapia del diabete; 100 anni di storia dell’insulina sono 100 anni di insegnamento, dobbiamo collaborare e guardare avanti per poter offrire soluzioni sempre più personalizzate ed efficaci che puntino a migliorare la qualità di vita delle persone con diabete”.
Un grande futuro dietro alle spalle
“Hack to the Future è il primo passo nella costruzione di un percorso progettuale volto all’innovazione; parte dagli insegnamenti del passato ma guarda al futuro: un percorso in cui tutti gli attori che ruotano attorno alla patologia sono protagonisti nell’offrire proposte innovative per un cambiamento progressivo”, ha detto Antonio Gaudioso, Presidente di Cittadinanzattiva. “Oggi risulta fondamentale costruire ponti che rafforzino il rapporto tra il cittadino e il servizio sanitario nazionale per avere un rapporto paritario con i professionisti sanitari per superare le asimmetrie informative presenti”.
Il settore farmaceutico sta subendo una trasformazione in digitale in cui il paziente e le sue esigenze sono poste al centro dell’evoluzione, l’assistenza sanitaria si sta adattando per sostenere le persone nella gestione delle malattie croniche nel quotidiano, risulta però necessario progettare servizi sempre più personalizzati e accessibili a tutti. Le persone, infatti, si aspettano una assistenza sanitaria costante, per questo è importante sfruttare le nuove tecnologie digitali per sviluppare nuovi prodotti che si adattino meglio alle diverse esigenze delle varie realtà territoriali.