Il diabete in Italia ha raggiunto livelli drammatici: i malati hanno superato i quattro milioni e sono in aumento, come è in aumento la spesa che ha superato gli 11 miliardi di euro all’anno, raddoppiata da vent’anni a oggi; ogni anno 75mila diabetici hanno un infarto, 18mila un ictus, a 5mila viene amputato un arto e 18mila muoiono.
Dal congresso dell’European Association for the Study of Diabetes di Stoccolma l’Amd (Associazione Medici Diabetologi) ha lanciato il grande progetto ‘Subito’ volto a migliorare il compenso metabolico il più tempestivamente possibile, fin dall’esordio, per ridurre le complicanze nei successivi cinque anni. Carlo Giorda, vicepresidente dell’Amd sottolinea che «È necessario cambiare atteggiamento, per esempio non si può più tollerare una glicemia di 140/150 ma bisogna curarla subito.
Per un vero cambiamento è necessario il coinvolgimento non solo dei diabetologi ma anche dei medici di medicina generale, degli altri specialisti, delle associazioni di volontariato, delle istituzioni, dell’industria, in un lavoro organico di formazione e di educazione». Il dottor Giorda aggiunge: «L’intervento tempestivo sulla glicemia giova non solo al malato ma anche alle finanze pubbliche; se riuscissimo ad anticipare almeno di cinque anni le cure rigorose, potremmo ridurre di oltre il 40% le complicanze vascolari».
Fonte: 20 – 24 settembre 2010, easd.org