La fuga di Charles Planet che, insieme ad altri otto corridori, ha caratterizzato l’edizione 109 della Milano-Sanremo ha permesso al Team Novo Nordisk di mettere in luce la propria missione.
Nel corso della lunga diretta Rai, infatti, mentre i 9 fuggitivi transitavano a Laigueglia e la corsa stava per entrare nel vivo, il telecronista Francesco Pancani ha dedicato qualche minuto alla squadra: “importante il messaggio che arriva dalla corsa ed è quello della Novo Nordisk, che anche oggi è riuscita a piazzare un proprio uomo nella fuga” – ha esordito Pancani – “si tratta di una formazione composta da corridori che soffrono di diabete. E’ un messaggio di sensibilizzazione importante per far capire che anche col diabete di tipo 1, se debitamente seguiti e preparati, si può fare sport ad alto livello, anche uno sport faticoso come il ciclismo”.
“Questo è un gran bel messaggio” – gli ha fatto eco il commentatore Silvio Martinello, ex corridore e campione olimpico su pista ad Atlanta ’96 – “è una formazione statunitense e ci sono anche due giovani atleti italiani: Umberto Poli e Andrea Peron, che è quello con le qualità migliori”.
Obiettivo raggiunto, dunque, per il Team Novo Nordisk
Piazzare un uomo in fuga alla Milano-Sanremo ha permesso ai milioni di italiani che erano incollati davanti al teleschermo di scoprire che il diabete non ostacola i grandi sogni. “Questo è il secondo anno che tutta la squadra finisce la corsa” – ha sottolineato orgoglioso a fine gara l’eroe di giornata, Charles Planet – “abbiamo un team molto forte, più forte che mai”. Un entusiasmo più che giustificato quello del 24enne francese, non solo per il risultato sportivo personale e della squadra, ma soprattutto per ciò che significa portare a termine la competizione ciclistica più lunga del panorama mondiale, coi suoi 291 chilometri. Un’impresa straordinaria, che i corridori del Team Novo Nordisk hanno dimostrato essere possibile anche se si soffre di diabete. “E’ un grande giorno quello in cui raggiungi i tuoi obiettivi e non hai rimpianti” – ha commentato ancora Charles Planet.
Per la cronaca, il migliore del Team al traguardo è stato lo spagnolo David Lozano, classe ’88 e con diagnosi di diabete a 22 anni. Si è piazzato 65° (su 174) a soli 2 minuti e 23 secondi dal vincitore Vincenzo Nibali.