11th Italian Diabetes & Obesity Barometer Report

11th Italian Diabetes & Obesity Barometer Report

Presentato a Roma il 17 aprile 2018, il Rapporto Annuale della Fondazione IBDO fotografa la situazione italiana, con un focus particolare sulle singole regioni, di diabete tipo 2 e obesità (diabesità), due patologie in crescita che molto spesso si associano nella stessa persona, aumentando notevolmente i rischi di ulteriori comorbidità, riduzione della qualità e dell’aspettativa di vita, con notevoli ricadute socio-economiche.

I dati osservati derivano per il secondo anno da una collaborazione sinergica con l’ISTAT, Istituto Nazionale di Statistica che ha come obiettivo primario quello di sollecitare l’attenzione specifica da parte dei decisori politici affinché considerino con l’attenzione dovuta quella che sta diventando una vera e propria emergenza sanitaria e possano – con strategie adeguate e tempestive – ridurre il peso clinico, sociale ed economico che queste malattie rappresentano oggi o potranno rappresentare domani per le generazioni future.

Secondo il Report, in Italia ci sono circa 2 milioni di persone obese che hanno il diabete. L’obesità oltre ad essere una malattia cronica di per sé, rappresenta uno dei principali fattori di rischio per il diabete di tipo 2, motivo per cui si parla anche di lotta alla “diabesità” (termine coniato dall’OMS per definire l’associazione tra le due patologie). Si stima infatti che almeno il 44 per cento dei casi di diabete tipo 2 (secondo altre fonti sarebbero superiori a questa stima) siano attribuibili all’obesità/sovrappeso; tra i 45-64enni, la percentuale di persone obese che soffrono di diabete è al 28,9 per cento per gli uomini e al 32,8 per cento per le donne, portando complessivamente a un totale di circa 2 milioni di persone con “diabesità”. Questo dato è molto preoccupante se si considera che il rischio complessivo di morte prematura a 10 anni raddoppia ogni 5 punti di crescita dellIndice di Massa Corporea (IMC o BMI).

11th Italian Diabetes & Obesity Barometer Report

Il diabete di tipo 2 e l’obesità nelle Regioni Italiane

“Parlando di caratterizzazione regionale del diabete di tipo 2, valori più elevati della media Italia si evidenziano in Calabria, Basilicata, Sicilia, Campania, Puglia, Abruzzo, ma anche in alcune regioni del Centro come il Lazio; quelli più bassi nelle province autonome di Trento e Bolzano e Liguria” afferma Roberta Crialesi, Dirigente Servizio Sistema integrato salute, assistenza, previdenza e giustizia, Istat.
Nelle regioni del Mezzogiorno peraltro si riscontrano anche livelli più elevati di obesità. Un’attenzione particolare merita l’obesità infantile, che presenta marcate differenze territoriali a svantaggio delle Regioni del Sud, dove un minore su tre è in eccesso di peso: le percentuali più elevate in Campania (36,1 per cento), Molise (31,9 per cento), Puglia (31,4 per cento), Basilicata (30,3 per cento) e Calabria (30 per cento) a fronte del valore minimo osservato nelle province autonome di Trento e Bolzano (15,4 per cento)”. Nelle infografiche sotto sono messe a confronto la Regione Campania con la Regione Trentino.

11th Italian Diabetes & Obesity Barometer Report

Diabesità: un quadro eterogeneo tra Regione e Regione …

“Il quadro nazionale ci fornisce una fotografia estremamente eterogenea a livello delle varie regioni italiane, evidenziando la differenza di prevalenza tra nord, centro e sud del nostro Paese”, dice Domenico Cucinotta, Coordinatore Italian Barometer Diabetes Report e Direttore del dipartimento di medicina clinica e sperimentale dell’Università di Messina. “Un’analisi che abbiamo ritenuto di sviluppare in maniera puntale in ogni singola regione, per consentire ai decisori istituzionali e a chi si occupa di governance sanitaria a livello regionale e nazionale di avere dati di riferimento con i quali confrontarsi nella ricerca di soluzioni in grado di ridurre questa evidente eterogeneità presente in Italia” conclude.

… ma anche tra zone rurali e metropolitane

Oltre alla differenza di diffusione del diabete tra Nord e Sud Italia, si riscontra un divario anche tra zone rurali e centri urbani: “In Italia il 36 per cento della popolazione del Paese, di cui circa 1,2 milioni con diabete, risiede nelle 14 Città Metropolitane”, dice Andrea Lenzi, Coordinatore di Health City Institute e Presidente del Comitato per la biosicurezza e le biotecnologie della Presidenza del consiglio dei ministri, che aggiungel’urban diabetes è un problema emergente di sanità pubblica. Nel mondo, oggi due terzi delle persone affette da diabete vivono nelle grandi città. Infatti, secondo i dati dell’International Diabetes Federation (IDF), sono 246 milioni (65%) coloro che hanno ricevuto una diagnosi di diabete di tipo 2 e abitano nei centri urbani, rispetto ai 136 milioni delle aree rurali. I cambiamenti demografici in corso, che includono l’urbanizzazione, il peggioramento degli stili di vita, l’invecchiamento della popolazione e l’isolamento sociale si riflettono in una crescita costante della prevalenza di diabete. Questi fattori influenzano anche la maggior diffusione di obesità che, oltre che dell’aumentato rischio di diabete, è causa di malattie cardiovascolari e di alcune forme di tumore e compromette gravemente la qualità di vita.

European Obesity Day: 19 maggio 2018

Per far fronte a questo problema di rilevanza clinica, sociale, ma anche economico e politico-sanitario, il 19 maggio 2018 in tutta Europa si celebrerà l’European Obesity Day per sensibilizzare riguardo una piaga sociale in costante e preoccupante aumento non solo nei Paesi occidentali ma anche in quelli a basso-medio reddito”.

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