Nel 2020, per la Giornata mondiale della Salute (World Health Day – 7th April 2020), l’OMS intende dare particolare risalto al ruolo di infermieri ed ostetriche, che al loro interno accolgono la più grande forza lavoro femminile al mondo. Tali figure appaiono fondamentali per il conseguimento ed il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile a livello globale e locale, oltre che per la assicurazione di una copertura sanitaria universale.
Quanto cruciale sia il ruolo prezioso degli infermieri è emerso con innegabile chiarezza in questo drammatico periodo di pandemia COVID-19.
La giornata mondiale della salute 2020 …
Dal 1950 la Giornata Mondiale della Salute si celebra il 7 aprile di ogni anno, per ricordare la fondazione dell’Oms avvenuta il 7 aprile 1948. Ogni anno viene scelto per la giornata un tema specifico, che evidenzia un’area di particolare interesse per l’OMS.
La giornata è quindi un’occasione per promuovere a livello globale la sensibilizzazione su argomenti cruciali di salute pubblica, di interesse della comunità internazionale, e lanciare programmi a lungo termine sugli argomenti al centro dell’attenzione. La Giornata Mondiale della Salute non è quindi un evento che si riduce ai lavori di un giorno, ma è ogni volta il punto di partenza di un percorso mirato a migliorare le condizioni di salute in tutto il mondo, tanto più al tempo del Coronavirus; per sottolineare che il diritto alla salute è di tutti.
… è dedicata a infermieri e ostetriche
In Italia, infermiere, infermieri e ostetriche sono impegnati nell’assistenza e nella clinica, nell’organizzazione dei servizi sanitari, nella ricerca e nella formazione, promuovendo una cultura centrata sul rispetto della persona e del contesto sociale e ambientale in cui vive e sul valore dell’integrazione e della collaborazione multi-professionale.
In particolare, nell’area del diabete, opera l’Associazione degli Operatori Sanitari di Diabetologia Italiani, OSDI, nata nel 1989, che ha diverse finalità per migliorare la cultura e la preparazione dell’infermiere che si occupa dell’assistenza e dell’educazione terapeutica del paziente con diabete.
L’associazione OSDI opera su tutto il territorio nazionale ed è divisa in 16 sezioni regionali: Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia-Giulia, Lazio, Liguria-Piemonte, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino-Alto Adige, Umbria, Veneto.
Nel corso degli anni l’associazione OSDI si è impegnata nell’organizzazione di numerosi eventi formativi finalizzati all’accrescimento culturale e professionale sia degli associati sia di infermieri che, pur non essendo iscritti all’associazione, hanno manifestato la volontà di partecipare.
La formazione offerta da OSDI è attestata in diversi campi di applicazione: dalla clinica alla pratica professionale, fino agli aspetti organizzativi e legislativi della professione infermieristica.
OSDI ritiene che sia necessario dare ai pazienti un’ assistenza e un’educazione terapeutica di alto profilo che può essere fornita solo da un professionista preparato e capace. Dall’esigenza di progettare ed erogare eventi formativi di qualità è nata, nel 2005, la “Scuola di Formazione Permanente OSDI” (S.F.O.) Al fine di garantire a tutti i soci percorsi di formazione che rispondano a criteri di coerenza e di efficacia, misurabili e in continuo miglioramento, la SFO ha scelto di certificarsi secondo le norme UNI EN ISO 9000.
L’Associazione OSDI collabora con Ministero della Salute, Regioni, Aziende Sanitarie, Istituzioni, nella promozione e nello sviluppo di iniziative atte a migliorare gli interventi a favore delle persone affette da diabete. Gestisce percorsi integrati di cura per assicurare alla persona con diabete la migliore qualità di cura possibile dal momento del ricovero ospedaliero, al servizio di diabetologia, al territorio. Collabora nella gestione del diabete gestazionale durante la gravidanza delle donne con diabete e nella delicata fase di transizione dell’adolescente con diabete al servizio di diabetologia dell’adulto.
Troppo spesso il loro lavoro non è valorizzato abbastanza e quanto cruciale sia il ruolo prezioso degli infermieri è emerso con innegabile chiarezza in questo drammatico periodo di pandemia da nuovo Coronavirus.
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