Tumore della prostata e Diabete
A differenza di altre neoplasie, il diabete di tipo 2 sembra avere un effetto antitumorale sulla prognosi del tumore alla prostata, anche se la sindrome metabolica sembra avere l’effetto opposto.
Specialista Urologo e Andrologo si occupa di problemi sessuali maschili, come l’impotenza, l’eiaculazione, le dimensioni del pene, la falloplastica e delle varie terapie mediche, chirurgiche e rigenerative attualmente disponibili. Si occupa anche di ingrossamento della prostata, eiaculazione retrograda, cistoscopia, Ipertrofia Prostatica Benigna (IPB), Adenocarcinoma Prostatico, Tumore della prostata, TURP, ATV, Laser Prostata Laser.
Attualmente è Ricercatore e Professore aggregato nel settore scientifico disciplinare Urologia (MED/24) presso il Dipartimento di Scienze Ginecologiche, Ostetriche e Scienze Urologiche della Sapienza – Università di Roma.
Coordinatore scientifico del Master Universitario di II° livello in “Andrologia Chirurgica Ricostruttiva ed Implantologia Protesica” presso l’Università di Roma “La Sapienza” diretto dal Prof. V. Gentile.
Coordinatore scientifico del primo Cadaver Lab Italiano per implantologia protesica Peniena presso l’Università di Padova.
Organizza ed è coordinatore di numerosi workshop di chirurgia protesica peniena in live surgery con ospiti nazionali ed internazionali presso il Dipartimento di urologia “U. Bracci” del Policlinico Umberto I° Università di Roma “La Sapienza”.
Perfezionato nell’Impianto Protesico Penieno con tecnica Mini-Invasiva presso il Coral Gables Hospital diretto dal Prof. P.E. Perito (Coral Gables, Forida,USA) e primo chirurgo ad effettuarlo in Italia.
È Autore di pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali.
E’ socio della Società Italiana di Urologia (SIU), della Società Italiana di Andrologia (SIA), della Società Europea di Urologia (EAU) e della Società Europea di Sessuologia Medica (ESSM).
Membro della Commissione di Chirurgia Ricostruttiva della Società Italiana di Andrologia.
Per ulteriori informazioni, si consiglia di visitare il sito https://www.antoniniurology.com/
A differenza di altre neoplasie, il diabete di tipo 2 sembra avere un effetto antitumorale sulla prognosi del tumore alla prostata, anche se la sindrome metabolica sembra avere l’effetto opposto.
Il diabete tende a diminuire l’elasticità delle arterie del pene e determina una cattiva vascolarizzazione peniena con conseguente deficit erettile.
L’ipertrofia prostatica benigna (IPB) è una condizione fisiologica dell’età: progressivo ingrandimento della porzione centrale della ghiandola prostatica. I pazienti con diabete hanno spesso valori di glicosuria più elevati.
La prostatite è una condizione di infiammazione della prostata non associata a formazioni tumorali che interessa soprattutto gli uomini sotto i cinquant’anni di età, sessualmente attivi.
Balanite, più comune infiammazione del pene. Il paziente con diabete è più a rischio per l’accumulo locale di zuccheri che richiama batteri e microrganismi al di sotto della cute prepuziale che contribuiscono all’infiammazione dei tessuti.
L’impianto di una protesi peniena è indicato in tutti i casi di disfunzione erettile che non rispondano ad altri presidi terapeutici o nei pazienti in cui le terapie a disposizione siano controindicate o abbiano provocato la comparsa di effetti collaterali importanti per il paziente.